
Ultimi spiccioli di ritiro per l’Uc Bergamasca Colpack De Nardi che oggi lascia Bolgheri (Costa degli Etruschi) e farà ritorno alla base. A parte i due sfortunati protagonisti del ritiro, Alessandro Mazzi e Davide Orrico, tutto procede bene in casa ucibina. Il direttore sportivo Gianluca Valoti fa il punto sui due sfortunati corridori. “Mazzi sarà operato lunedì dal professor Flavio Terragnoli di Brescia. Ha una frattura composta della clavicola sinistra, sembrava che non fosse da operare invece l’intervento si è reso necessario: almeno per un mesetto non lo potremo vedere in corsa. Per Orrico la situazione è diversa: a Davide dopo gli accertamenti del caso gli hanno riscontrato la disfunzione del movimento dell’anca che gli porta anche l’infiammazione. Deve solo riposare e far passare l’infiammazione, poi pian piano può riprendere gli allenamenti. Anche per lui penso che ci vorrà un mesetto prima di poterlo schierare in gara”. Hai perso due buone frecce del tuo arco, ma gli altri come stanno? Chi sono i più pimpanti? Gli ex juniores si sono inseriti? Valoti ha le idee chiare al riguardo. “Paolo Locatelli, Villella e Di Corrado sono tra quelli che hanno già una condizione interessante. Per quel che riguarda i neo dilettanti Vanotti, Perego e Mauro Locatelli si sono ben inseriti e sono a buon punto; leggermente indietro come condizione fisica ci sono Mossali e Crema che avendo la scuola da frequentare non si possono allenare come gli altri. Qui a Bolgheri abbiamo fatto un buon lavoro, puntando sulla qualità (ritmi di gara, volate, dietro machina ecc. ecc.), abbiamo trovato giorni con pioggia e giorni con il sole dove ci sono stati anche 17 gradi: praticamente gli allenamenti li ha decisi il tempo in quanto non abbiamo mai rischiato di allenarci sotto la pioggia per evitare qualsiasi malanno”. Concluso il ritiro cosa hai programmato in questa settimana che separa l’esordio alla Coppa San Geo sabato 27 febbraio? “Domenica giorno di riposo per tutti. Poi si ricomincia e a metà settimana andremo a provare il percorso della San Geo, hanno inserito una salita nel finale e personalmente l’ho vista una decina di anni fa, meglio rinfrescare la memoria”.
Valerio Zeccato
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