Ucraina uber alles: tappa a Gonchar, rosa a Popovych

| 22/05/2004 | 00:00
Il Giro dei volti nuovi continua. E soprattutto entusiasma. Alla cronometro di Trieste chiedevamo verdetti e verdetti abbiamo avuto: vittoria di Sergey Gonchar, maglia rosa a Yaroslaw Popovych, Simoni e Garzelli separarti da un secondo e accomunati dalla sfortuna, Damiano Cunego vittima rassegnata del tempo, Franco Pellizotti bravo a difendersi. Percorso difficile con la pioggia che è arrivata proprio quando sulla strada sono scesi i grandi protagonisti. La vetta del Giro d’I’Italia da oggi parla ucraino: la maglia rosa è sulle spalle dell’ucraino Yaroslaw Popovych, ventiquattrenne talento cresciuto alla scuola di Ernesto Colnago e ormai italiano d’adozione. A tre secondi da lui, l’esperto Sergey Gonchar, tornato al successo dopo un anno e per la prima volta arrivato ad occupare le primissime posizioni di un grande Giro. Guai per Simoni e Garzelli: il primo è scivolato in una cuirva, il secondo ha rotto il cambio ed è stato costretto a cambiare la bicicletta. «Il cambio mi è costato parecchio, non sono più riscito ad esprimermi come volevo» ha detto il varesino. «Il bilancio non è certamente buono - ha detto Simoni - ma sicuramente ci sarà spazio per divertirsi nell’ultima settimana». Anche perché Popovych ha il problema di non avere accanto a sè una formazione in grado di respingere gli attacchi della Saeco. «Per me è già una vittoria indossare per almeno un giorno la maglia rosa, per il resto vedremo. La tappa che temo di più? Quella del Gavia e di Bormio 2000, che mi sembra veramente dura. Colgo questa occasione per ringraziare una volta di più Ernesto Colnago, che mi ha colto come un padre. E poi tutti gli italiani, perché da voi sto davvero molto bene». Da parte sua Sergei Gonchar non è proprio felice: «Avrei potuto fare di più, ma la pioggia mi ha un po’ frenato. Peccato perché arrivare a soli tre secondi dalla maglia rosa è davvero un peccato». Gonchar ha vinto la tappa con 18 secondi di vantaggio su McGee, 34 su Popovych, 44 su Bruseghin, 1’32” su Bertogliati. Garzelli ha finito con un ritardo di 2’30”, un secondo in più ha impiegato Simoni, mentre Cunego ha chiuso a 3’02”. In classifica generale, Popovich ha 3 secondi di vantaggio su Gonchar, 1’02” su McGee, 1’27” su Simoni, 1’32” su Pellizotti, 1’48” su Cunego, 2’30” su Figueras e 2’31” su Garzelli. Domani il Giro lascia l’Italia: da Trieste si va a Pola, in Croazia, percorrendo 175 chilometri su un percorso impegnativo che nel finale diventa più semplice e potrebbe lasciare spazio ai velocisti. Con Petacchi che punta a nuovi record.
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