Capodacqua e il caso Cannavaro: meditate gente, meditate

| 09/10/2009 | 12:52
Quando si tratta del calcio la spiegazione c'è sempre. In questo caso, l'assunzione (dichiarata, ma priva, a quanto si sa, di un documento indispensabile) di un farmaco a base di cortisone (betametasone) in condizioni di emergenza. Fabio Cannavaro è risultato positivo ad un "antiallergico", assunto in emergenza per la puntura di una vespa. L'azzurro, uno degli protagonisti dei mondiali vinti dall'Italia in Germania, avrebbe chiesto l'esenzione, come si fa in questi casi che riguardano sostanze non vietate, ma "a restrizione d'uso". Nella richiesta, però, sarebbe mancato un documento e, in attesa di chiarimenti, il giocatore è risultato positivo ad un controllo del 30 agosto scorso, in occasione di Roma-Juventus. Una puntura di vespa dunque e poi il sorteggio con la immancabile positività, perché il betametasone resta nel fisico a lungo.
Ma nella vicenda c'è una lunga lista di punti oscuri e di comportamenti irrituali, per spiegare la quale basterebbero tre sole parole: calcio, nazionale, Juventus. Cioè lo sport numero uno nel Bel Paese, un atleta di peso, che è anche capitano della nazionale campione del mondo e la squadra da sempre in cima agli interessi dei tifosi italiani. I conti non tornano e quel poco che si riesce a sapere pone forti dubbi sul fatto che di fronte all’antidoping tutti (atleti e società) siano uguali.
Innanzitutto la positività al betametasone (cortisone). La data sarebbe quella del 30 agosto. Cannavaro fu sorteggiato nel match fra Roma e Juve. Secondo alcune fonti la notizia della positività sarebbe arrivata mercoledì 7. Ma nel pomeriggio è circolata una imbarazzante girandola di date. Segno che non era ancora arrivata la versione "ufficiale". In ogni caso 40 giorni, cioè più di un mese e mezzo dal prelievo non sono pochi. Anche questo un particolare non usuale, trattandosi non di ormoni difficili da analizzare, ma di cortisone, un test di rapida esecuzione. Ma, ovviamente c’è da fare i conti con gli impegni (spesso onerosi) del laboratorio.
Ciò che è più allarmante, però, è che a tutto ieri non risultava alcuna posizione ufficiale del Coni e della sua Procura, che, in questi casi hanno l’obbligo di sospendere immediatamente l’atleta positivo. Si sarebbe ancora in una fase di accertamento, di verifica delle carte; solo se la documentazione richiesta non risulterà adeguata la positività verrà dichiarata. Non basta: c’è qualcosa di particolare che sottolinea la “disuguaglianza” di questo caso rispetto alla normalità. Appresa la notizia della positività di Cannavaro, la Procura Coni cosa fa? Spedisce il suo capo, Ettore Torri, a Torino per sentire il giocatore. Una prassi davvero inusuale e tutta da spiegare, perché solitamente sono gli atleti trovati positivi a doversi recare a Roma alla Procura. E’ capitato a tanti personaggi di nome, specie nel ciclismo (Di Luca, Basso, Sella, ecc,), ma pochi nel calcio e sempre tenuti “coperti” dall’interesse dei media. Perché questa diversità? Di un ritardo (giustificato) a presentarsi ai test di Totti, ad esempio, si è saputo solo dopo che la vicenda si era conclusa. Cioè: per il calcio c’è sempre un occhio di riguardo.
Altro punto da chiarire è la richiesta della documentazione giustificativa alla società dell’atleta da parte del Ceft, la commissione per le esenzioni terapeutiche del Coni. La commissione avrebbe inviato la richiesta, avrebbe ricevuto il contrassegno di avvenuta consegna (ricevuta di ritorno), ma alla società dicono di non aver visto nulla, salvo poi far rispuntare la raccomandata ancora con i sigilli del Coni davanti a Torri. Cannavaro non rischia nulla: e Torri potrebbe archiviare direttamente il caso. Diversa la posizione del medico della società dalla cui incuria nello spedire la documentazione, nella migliore delle ipotesi, è nato il caso. La società ribadisce di aver svolto tutte le pratiche nel rispetto delle norme. Intanto alla Procura di Torino stanno valutando la possibilità di accertamenti sul caso.

da www.sportpro.it, a firma Eugenio Capodacqua
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COMMENTI
La gente deve sapere
9 ottobre 2009 13:41 Ruggero
Mi fa piacere che queste cose vengano riportate su tuttobiciweb e su sportpro,solamente che così facendo non si fa altro che far montare la rabbia e il disgusto ai ciclisti.
Queste notizie spero vengano riportate anche sui giornali e i siti non prettamente ciclistici,la GENTE DEVE SAPERE come funzionano le cose,noi siamo sporchi è inutile nasconderlo,ma rimango convinto che se gli stessi controlli avvenissero anche negli altri sport ..........

x ale63
9 ottobre 2009 13:47 lella
non commenti questa notizia.... il tuo grande torri si è dovuto inchinare.... è facile fare i fenomeni con i ciclisti.... è in casi come questi che deve dimostrare quanto torri conta.... invece il buon cannavaro se la cava con un nulla... bravo torri continua così....

UN ARTICOLO SERIO PER UNA VICENDA CHE COMUNQUE INQUIETA
9 ottobre 2009 14:26 renzobarde
L'articolo di Capodacqua è un esempio di grande ed oculato giornalismo sportivo. I contenuti inquietano perchè COMUNQUE denotano un fatto che mi pare CERTO : il riguardo formale e sostanziale per l'atleta che conta, per il calciatore famoso verso cui si usano tutte le cautele del caso. Ma,appunto, di fronte alla legge e, soprattutto, di fronte alla normativa antidoping LE REGOLE E LE PROCEDURE DEVONO ASSOLUTAMENTE ESSERE EGUALI PER TUTTI. Ed allora che sia lo stesso Cannavaro, da subito, a "discolparsi" se ha argomenti probatori; siano la Juventus ed il Coni a non avere remore. E' una questione che non può prevedere altre procedure comunque inammissibili per ovvie ragioni DI PRINCIPIO. Renzo Bardelli www.renzobardelli.it

daccordissimo
9 ottobre 2009 16:10 ciba
sono perfettamente daccordo con il sig. Capodacqua e con i commenti fatti, (soprattutto del dott. Renzo Bardelli) ma vorrei porre una domanda:
sapete che TUTTI QUANTI chiamati a giudicare lavorano(si fa per dire)
G R A T U I T A M E N T E ????????????
questo perchè debbano essere IMPARZIALI!!!!( secondo me è perchè sono quasi tutti in pensione e non sanno cosa fare....................................!!)
avete mai parlato con "QUESTI SIGNORI?"
no???
TANTO DI GUADAGNATO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
allora capireste...................................................!

9 ottobre 2009 16:10 serbis69
Capodacqua è un grande perchè dice le cose come stanno, senza tante storie. Proprio come Fanini. Meriterebbero entrambi il premio nobel.

9 ottobre 2009 18:12 castellano
Complimenti Eugenio . Perfetto. Qualche volta ho sentito il peso delle tue critiche , ma come sempre riconosco l' onestà del tuo comportamento. Comunque non si può essere allegri . E non dimentichiamo che alcuni anni or sono il laboratorio dell' Acquacetosa fu chiuso a causa del calcio, non del ciclismo.
Castellano

x LELLA
9 ottobre 2009 23:28 ale63
E CHE DEVO DIRE..... IL POVERO DOTT. TORRI FARA' QUELLO CHE PUO'.. ALE

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