Sono tre i progetti che sono stati sottoposti all’attenzione di Angelo
Zomegnan, il patron della corsa, e sui quali si deciderà al termine del
sopralluogo che la Rcs effettuerà la prossima settimana per dare l’ok
definitivo. «Sarà una tappa importante e lunga» si limita a dire un
abbottonatissimo Cainero che sa quanto le fughe di notizie siano mal sopportate
in “Gazzetta”.
Sicurezza. Per motivi di sicurezza è stata scartata la possibilità di
abbinare il Crostis e lo Zoncolan. Nelle condizioni attuali c’erano troppi
rischi sul tratto sterrato in quota di sei chilometri e mezzo, la famosa
“Panoramica delle vette”, senza contare la pericolosità della discesa su
Ravascletto. L’idea piaceva molto a quelli della “rosea”, ma per il momento
resterà nel cassetto, pronta ad essere riproposta in futuro poichè lo Zoncolan
è ormai entrato a pieno diritto nel club delle grandi montagne del Giro
d’Italia. E lo potrà diventare ancora di più con la tappa del 2010, che Cainero
vuole avere al termine della seconda settimana di corsa (23 maggio) alla quale
dovrebbe seguire il secondo giorno di riposo (in questo caso non si ripartirà
dal Friuli). In alternativa potrebbe essere inserita a metà della terza e
ultima settimana, il mercoledì o il giovedì. Dipenderà da dove la corsa si
concluderà, se a Milano o altrove.
Promessa. La promessa alla Rcs è di portare una marea di persone sulla cima
carnica: se due anni fa furono centomila (con tutti gli alberghi della zona
esauriti) tanto da far parlare di un “Maracanà” ciclistico, figurarsi cosa
potrebbe accadere con una migliore collocazione nel calendario e soprattutto,
concluso il 16 maggio il campionato di serie A, senza la concorrenza del
calcio. Un impegno che in “Gazzetta” sanno che sarà rispettato: parlano i
precedenti e non ultimo l’impegno che Cainero, togliendo le castagne dal fuoco
alla Rcs, si è preso per organizzare il test match di rugby tra l’Italia e il
Sudafrica campione del mondo del prossimo 21 novembre al quale Firenze ha
dovuto rinunciare soltanto due settimane fa.
Difficoltà. Tuttavia mai come quest’anno è stato difficile stringere
l’accordo per la tappa a causa della grande rivalità tra le località che
vogliono il Giro d’Italia. Come Mestre, per esempio, che ha rappresentato un
bel vincolo per chi ha dovuto disegnare la tappa che non sarà breve, non
inferiore ai 200 chilometri, mentre, come si ricorderà, quella del 2007, che
partì da Lienz, in Austria, e si concluse sullo Zoncolan, fu di soli 142
chilometri.
Anticipo. Per conoscere la nuova edizione della corsa, che partirà dall’Olanda l’8 maggio, non bisognerà aspettare, come al solito, fino a dicembre perchè la Rcs sembra intenzionata ad anticipare i tempi: forse già il 24 ottobre, 10 giorni dopo quella del Tour. Con lo Zoncolan incastonato nella fase “calda” quando si scriverà la classifica finale.
Da il Messaggero Veneto a firma di Roberto Calvetti