La confessione: mi sono dopato per guadagnare di più

| 22/09/2009 | 13:20
Ha ventidue anni, vive in Francia per ragioni ciclistiche, ma è nato in Ucraina. E pochi giorni fa è stato arrestato dalla Gendarmerie al Tour de l’Avenir per utilizzo di sostanze dopanti. Con lui, altri due ciclisti della nazionale fermati (e rilasciati dopo la confessione, con l’obbligo di non lasciare la Francia), un kinesioterapista e il padre di uno dei ragazzi stessi arrestati per contrabbando e istigazione all’uso di sostanze dopanti.
«Perché mi sono dopato? Semplice - ammette il ragazzo ai cronisti di Le Monde, che ne celano l’identità così come hanno fatto finora gli inquirenti - per vincere e per guadagnare di più, per migliorare il mio status, per approdare in una squadra più importante. Il professionismo? Avevo già un contratto per passare, ma speravo di trovare qualcosa di ancor più sostanzioso. Così la mia famiglia mi ha dato i soldi per comprare le medicine. Cosa prendevo? L’Epo, che va presa dieci giorni prima delle corse perché non ne trovino traccia, il Gh che non sapevo fosse rintracciabile e la somatropina, per la quale invece sapevo di rischiare».

da Le Monde
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COMMENTI
CANDORE!!!
22 settembre 2009 13:42 lele
Finalmente uno che ammette candidamente come stanno le cose!!!
Senza tante scuse di malattie varie, complotti e quant'altro che scade sempre nel grottesco.
Peccato sia un parente stretto di Carneade, quindi nessuno se lo filerà!
Comunque lo ringrazio perchè credevo che Babbo Natale esistesse veramente, che la cicogna portasse i bambini e che per andare forte in bici si dovesse essere un pò ammalati o allergici a qualsiasi cosa!

...
22 settembre 2009 14:22 Legend
ma ti pare che abbia detto che il doping è fondamentale per andare forte? Magari questo è uno scarsone pazzesco... ti ricordo che lo stesso Kohl ammise che alla Rabobank Continental non fece alcun uso di doping, e stiamo parlando di uno dei vivai ciclistici più importanti al mondo!

22 settembre 2009 18:34 lele
Non è fondamentale ma per qualcuno è necessario. infatti gli asini e i cavalli ci sono anche nel mondo del ciclismo.
Tuttavia sono convinto che esistano seri professionisti che fanno il loro lavoro in maniera corretta, che ci siano ciclisti con problemi reali di allergia,molti che millantano!

22 settembre 2009 19:27 diabollyk
spero per lui che l'abbia fatto per guadagnare di più in maniera tale da aiutare i suoi....non come qualcuno da noi che se ne va in giro in ferrari e x6...

evidente....
22 settembre 2009 19:58 Dmz
che la confessione è realtà......il problema che i dirigenti di squadra o team menager come li vogliamo chiamare,vanno alla ricerca degli atleti che sono vincenti ed allora è questio il problema principale,sarebbe bene che venisse fatto una scelta di ragazzi seri, onesti e che si impegnano a fare questo sport.
purtroppo non è cosi.......complimenti a questo atleta per aver detto la VERITA'....
DMZ

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