Vuelta: Marcato costretto al ritiro

| 10/09/2009 | 23:42
Dopo il podio di martedì il venticinquenne ciclista padovano, deve rassegnarsi ad abbandonare la Vuelta di Spagna per i postumi della rovinosa caduta della quarta tappa. Oggi (11.09) non prenderà il via da Almeira.

Marco, in forza alla formazione olandese Vacansoleil, si era presentato al via della Vuelta con grandi ambizioni e già nella terza tappa si era messo in luce ma, il giorno dopo, è stato coinvolto in una caduta che gli ha procurato un forte trauma alla schiena e, nonostante abbia proseguito la sua gara, oggi non partirà per non aggravare la situazione.

“E’ stata una scelta molto sofferta ma, in accordo con la società e lo staff medico, ho deciso di fermarmi qui perché continuare in queste condizioni  non avrebbe senso, anzi rischierei  di compromettere il finale di stagione o addirittura la prossima. La caduta è avvenuta nella tappa di Liegi, in una rotonda a due km dal traguardo, complice l’asfalto bagnato, è finito a terra quasi tutto il gruppo e io ho picchiato violentemente la schiena proprio sullo spigolo del marciapiede.”
 
Gli esami clinici avevano escluso fratture però per Marco è iniziato un calvario: il trauma interessava l’osso sacro e il nervo sciatico ed il dolore era davvero forte, ciononostante aveva deciso di continuare sperando che, con il passare dei giorni, la situazione sarebbe migliorata. Purtroppo così non è stato.

“Il giorno dopo la caduta faticavo perfino a camminare, figuratevi la sofferenza nello stare cinque-sei ore in bici, ma mi ero promesso che non avrei mollato tanto facilmente, pedalavo più con il cuore che con le gambe e ogni giorno riuscivo a tenere duro fino ad arrivare al traguardo. Mercoledì, spinto dalla rabbia sono anche riuscito a disputare la volata ed ho ottenuto un terzo posto alle spalle di Farrar e Gilbert. Ieri però, sfruttando il giorno di riposo, mi sono sottoposto ad ulteriori accertamenti clinici che mi hanno convinto a fermarmi qui: l’unica soluzione per stare meglio è il riposo.”

Una Vuelta davvero sfortunata, che però ha regalato anche qualche spunto positivo.

“Gli infortuni fanno parte della carriera di un atleta, mi ritiro con l’amaro in bocca ma con la consapevolezza di poter tornare per essere protagonista: avevo una condizione davvero invidiabile, conferma dell’ottimo lavoro svolto quest’anno. Il morale dovrebbe essere a terra ma il podio di mercoledì mi ha dato la carica per pensare già al futuro positivamente. Un ultimo pensiero va a tutti quei tifosi che mi hanno sostenuto ed incoraggiato tramite il mio blog in questi giorni difficili: grazie davvero.”

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