Valv-Piti, orgoglio italiano

| 30/03/2009 | 14:00
Ho sempre pensato che il ciclismo non avrebbe mai potuto ripartire, voltando pagina, cambiando davvero, fino a quando si fosse portato dietro il terribile peccato originale dell’Ope­ra­cion Puerto. Meglio: dell’o­dio­sa e insopportabile ingiustizia seguita al fragoroso scandalo spagnolo.

Tutti, nel ciclismo, han­no fatto finta che ba­stasse buttare fuori un Basso e un Ullrich per eliminare le scorie e ripartire di slancio. In sostanza, tutti han­no pensato di scopare sbrigativamente la polvere sotto al tappeto, per fingere che il lo­cale fosse ripulito. Ma non esi­ste possibilità di riscatto senza che prima sia applicata una giustizia vera, equa, giusta. Cioè senza che le regole siano applicate nello stesso mo­do ovunque e su chiunque. Così, sin dall’inizio, nell’Ope­ra­cion Puerto non è stato: mentre alcuni Paesi ci andavano giù duri, altri, soprattutto il Paese teatro delle porcherie, ineffabilmente passavano oltre. Sotto gli occhi di un am­biente codardo, pusillanime, pilatesco.

Il risultato, in questi anni, l’abbiamo visto tutti. Al­cuni distrutti, altri tranquillamente in giro a vincere corse. Ovvio che questo di­scor­so mi serve per arrivare al punto di sempre, quello che sin dall’inizio non ho mai di­gerito: Valverde, meglio noto come “Valv-Piti”, sacca numero 18, corretta Epo. In tutti questi anni, mi sono sempre rifiutato di prendere sul serio il rinnovamento del ciclismo per il solo fatto che costui, il fenomeno di Spagna, era in gruppo senza alcun fastidio. Mi sembrava un orrore indicibile: Basso e Ullrich massacrati, lui che vince la Liegi-Bastogne-Liegi. Mezzo mondo sottosopra, e lui che veste la maglia gialla al Tour. Una vergogna. E tutto questo tra gli applausi della stampa mon­diale, sotto gli sguardi ebeti delle squadre avversarie, nel silenzio e nell’ignavia ge­nerale. Com’è possibile, mi di­cevo, che nessuno avverta una rabbia minima per una simile ingiustizia? Tutti a scaricare il barile su qualcun al­tro. Tocca alla federazione spa­gnola, no tocca alla giustizia spagnola, no tocca all’Uci, no tocca alla Wada. Ma era solo un modo per scantonare le proprie responsabilità. Di fronte a un simile scandalo, ciascuno avrebbe potuto fare la propria parte. Per esempio, come tuttoBICI ha proposto sin dall’inizio, le squadre avreb­bero potuto boicottare le corse dove c’erano gli spagnoli. In Spagna e fuori dalla Spa­gna. Quanto ai giornali, avreb­bero potuto come minimo evitare i toni celebrativi per le gesta di simili impuniti. Invece niente. Sempre lo stesso disco: se la Spagna non fa niente, se l’Uci non fa niente, se la Wada non fa niente, io che ci posso fare? Mica posso risolvere io il problema Val­verde… Invece no, amico ca­ro: forse tu non puoi risolverlo, ma almeno puoi evitarlo. Girargli al largo. Prendere le dovute distanze. Anche solo per non uscirne sempre da beoti.

Sono stati anni molto brutti. Gente che invocava regole, che scriveva codici etici, e intanto bellamente accettava di avere in gruppo Valverde e la sua band, quella congrega spagnola uscita bella come il sole dal più grande scandalo della storia sportiva, capitato casualmente proprio in casa propria. Mi ricordo che spesso, a forza di parlare del popolare Val­verde, incontravo gente dell’ambiente che mi guardava un po’ così, con sorriso beffardo, sparando domande del tipo “ma che ti ha fatto questo Valverde, c’è qualcosa di personale?”.

Sì, ho qualcosa di molto personale: non posso proprio accettare l’in­giu­stizia. E non sopporto la sciatteria della gente, che cre­de i problemi siano risolti soltanto dal passare del tempo. Cosa vuoi, ormai è passato tanto tempo: così dicono. Val­verde l’ha sfangata, ormai so­no passati tre anni: così subiscono. Proprio un altissimo senso della giustizia. E come no: ti hanno svaligiato la ca­sa, picchiato la moglie, ucciso il cane, e tu risolvi tutto la­sciando passare qualche mese. Certo, il tempo medica tut­to…

Il tempo non medica un corno. Almeno per me. Passassero cent’anni, l’Operacion Puerto continua a restare quello che è: una vergogna. Con pochi capri espiatori e certi signorini salvati da manovre nazionaliste. Ma passassero anche cent’anni, i conti devono tornare. Il senso di giustizia non cade in prescrizione. Non ha una scadenza come le medicine e gli yogurt. Il senso di giustizia sanguina anche cent’anni do­po, fino a quando non viene appagato e sanato. Per questo, comunque vada a finire, devo dire un colossale grazie alla procura antidoping del Coni. Ha condotto un grande lavoro, ma soprattutto non l’ha lasciata cadere, accodandosi al lassismo codardo e accidioso di chi lasciava fare al tempo. Per una volta, mi sento molto fiero d’essere italiano. Persino più di quando Cipollini e Ballan vincono il Mondiale. Ci sono corse che valgono più di qualunque trofeo. Io farei partire pure l’Inno.

Cristiano Gatti

da tuttoBICI, numero di marzo 2009
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COMMENTI
BRAVO DIRETTORE!!!
30 marzo 2009 14:20 The rider
Complimenti, finalmente qualcuno che non ha paura a scrivere quello che pensa.
Personalmente queste vicende mi hanno schifato e i sto allontanando sempre di più dal Ciclismo professionistico.
Fortunatamente ho la mia onesta bici, che mi porta in giro con tanta passione e tanta fatica, ....pulita!
Maurizio Ponti.

VALV
30 marzo 2009 14:44 ale63
COMPLIMENTI DAVVERO PER L'OTTIMO ARTICOLO! PURTROPPO CARO SIG. GATTI, NON CAMBIERA' NULLA... QUESTO E' PROTETTO FORTE A CASA SUA E NON SOLO... CORRE PER UNA POTENTE BANCA FRANCESE E... VOLETE CHE I FRANCEESI SI METTANO CONTRO DI LUI??? NON LO FARANNO MAI!! VEDETE, ANCHE IL BUON MARC MADIOT, SEMPRE IL PRIMO A SCAGLIARSI CONTRO I NS. CORRIDORI CHE SBAGLIANO, CONTRO IL "VALV" NON OSA PROFERIRE UNA PAROLA.. NON PARLIAMO DELLA PURITANA ASO. CHE LO INVITERA' SICURAMENTE IN POMPA MAGNA AL TOUR DE FRANCE, DELL' UCI CON A CAPO UN MC QUAID CHE NON HA MOLTA SIMPATIA PER NOI ITALIANI... L'UNICA SPERANZA RESTA IL DOTT. TORRI DEL CONI. L'UNICA PERSONA CHE HA AVUTO IL CORAGGIO DI SCONTRARSI CONTRO QUESTO MURO DI CEMENTO ARMATO!! SPERO DAVVERO CHE QUALCUNO FERMI VALV.. E' UNA VERGOGNA!! FORZA DOTT. TORRI!!!! ALE

caso valverde
30 marzo 2009 15:18 Mikko
e' importante che non si dimentichi e che la stampa faccia pressione...sperando che qualcosa si muova. Pretendiamo giustizia, altrimenti i successi spagnoli non possono che perdere credibilita'.

operacion puerto
30 marzo 2009 16:24 balaverde
ma perché anche gli altri sportivi, calciatori in primis non hanno pagato per questo? sempre e solo il ciclismo, questo é il vero scandalo

Valverde fermato
30 marzo 2009 16:36 lucln
Speriamo solo che non interrompano Torri perchè se Valverde viene deferito non può correre qui, e visto che il TOUR sconfina in Valle d'Aosta, se qualora il corridore fosse in gruppo quel giorno una volta passato il confine le autorità dovrebbero fermare la carovana e arrestare Valverde, sotto gl'occhi degli organizzatori, senza però annunciarlo prima se non quelli sono così subdoli, sono francesi, che troverebbero un percorso alternativo.
Luca

Doble moral
30 marzo 2009 17:36 fontania
Perdonad por no escribir en italiano.

Puedo estar más o menos de acurdo con el artíXXXXXXXX pero nunca con su final.

Se siente orgulloso de ser italiano con los mundiales de Cipollini y Ballan?

Entiendo, por tanto, que estos ciclistas son ciclistas limpios. Entonces, usted no sabe nada de ciclismo

barcellona 92
30 marzo 2009 19:41 rufus
Ho letto un intervista alla moglie del dottor Fuentes, quello della OP, in cui la signora affermava che tutto sarebbe iniziato in occasione delle Olimpiadi di Barcellona 1992. Improvvisamente, la Spagna, da nazione tutto sommato modesta, si è trasformata in nazionale pigliatutto, anche e soprattutto in sport in cui mai era stata all'avanguardia. Maratoneti, tennisti, pallavolisti, cestisti, ginnasti, calciatori e, naturalmente, ciclisti...Tutti autentici fenomeni. Mi ricorda un po' la vecchia DDR...

bravissimo
30 marzo 2009 21:43 cippalippa
complimenti direttore un bel articolo ,ma ormai credo che valverde sia intoccabile ,quello che fa rabbia che il sig. prudomme che vuole fare il paladino della giustizia ,lo fa solo con i deboli ,il sig. valverde ha uno sponsor troppo importante.il problema che questa ingiustizia sta allontanando molti appassionati

Vorrei dire solo.....
30 marzo 2009 22:55 Attila
che adesso mi sento un pò meglio.

ipocriti!!!!
30 marzo 2009 23:15 trentiguido
IO MI SENTO ITALIANO HO PURE IL PASSAPORTO AMERICANO MA QUI NON SI PARLA DI ITALIA CONTRO SPAGNA MA VISTO CHE L'IGNORANZA HA RAGGIUNTO ANCHE CHI DOVREBBE PLACARLA IO MI CHIEDO SOLO UNA COSA?......CARO SIG. GATTI MA LEI SI RENDE CONTO CHE STA' PRENDENDO COME ESEMPIO DEI CORRIDORI CHE SE ANCHE HANNO SCONTATO LA LORO PENA SONO COLPEVOLI QUANTO TUTTI GLI ALTRI?......MA LO SA' CHE SE GLI ATLETI PER NON DIRE IMBROGLIONI AVESSERO CONFESSATO A SUO TEMPO LE LORO COLPE QUESTI SIGNORI E MAGARI ALTRI SPORT AVREBBERO' PAGATO?......SI LO SO' LEI SIG. GATTI LO SA' MA E' ENTRATO NELL'IPOCRISIA COME TUTTI NEL MONDO DEL CICLISMO E LA PREGO PARLI PER SE L'ITALIA E' UN'ALTRA COSA ALMENO SPERO!!!!!!!!!! TRENTI GUIDO EX PROFF. E PENSO CHE CERTE COSE A ME NON LE FA' DI CERTO BERE.....HA ESAGERATO MA TROPPO!!!!!! SDI VERGOGNI NEL NOME DEL CICLISMO!!!!!!!!!!

I Grandi Protetti
31 marzo 2009 06:51 maurizio57
Egregio Direttore, ha perfettamente ragione ma io mi chiedo anche quali protezioni ha il ritorno di Lance Amstrong, sul quale si è tanto parlato e scritto su i vecchi prelievi al Tour. Ho notato sul sito della Livestrong i suoi profili ematici che ha messo in rete, ma mi chiedo come fa allenandosi a passare da 39,4 di ematocrito in novembre a 45,6 all'ultimo controllo eseguito? Si è vero ancora il valore non supera i 50 ma solitamente dico da medico l'ematocrito che è un rapporto tra eritrociti e emoglobina se uno riesce a mantenere i livelli di emoglobina stabile gli eritrociti devono aumentare.
Purtroppo sono stato in USA in novembre e ci sono 3 nuove EPO che spero i laboratori prima o poi trovino, per incastrare coloro che possono permettersele economicamente , che sono solo i ciclisti che hanno dietro grandi sponsor

Valverde sarà FERMATO!
31 marzo 2009 08:09 lorianoclubbasso
Elogi e complimenti a Cristiano Gatti,sono Loriano Gragnoli tifoso storico di Ivan Basso,l'ingiustizia non è solo quello che non stanno facendo a Valverde e ad altri,ma quello che continuamente fanno ad IVAN BASSO,con controlli continui come se fosse un avanzo di galera.Da parte sua IVAN dimostrerà che è un Campione tappando la bocca a molti maldicienti,per l'altro ( Valverde) sarà fermato al Tour nella tappa sconfinante in ITALIA.

Questa comunque è una magra consolazione perchè di Valverde in Circolazione ce ne sono ancora un po',vestiti da corridori e NON!

bravo
31 marzo 2009 08:26 marc
bravo gatti, hai ragione...peccato però che continui a scrivere articoli sul ciclismo quando di ciclismo non sai nulla....continua a scrivere su "il giornale" dal tuo impunito berlusca...altro che valv-piti!!!

spiegami un po' caro Trenti
31 marzo 2009 16:55 under23
Leggendo cosa scrive il signor Trenti mi sembra di capire che per lui il doping quasi non esiste o almeno ne facevano uso solo coloro che sono risultati positivi ai controlli. Vorrei crederci anche io ma purtroppo non sono dello stesso avviso. Lo sarò il giorno in cui verranno effettuati i test antidoping efficaci al 100% dei corridori e soprattutto nella mia categoria, i dilettanti, dove i controlli non si sa nemmeno cosa sono....

2 aprile 2009 00:41 trentiguido
X ander 23
GUARDA CARISIMO, CHE NON CI SIANO CONTROLLI NELLA TUA CATEGORIA O CHE SIANO RARI L’HO GIA’ FATTO PRESENTE CIRCA UN ANNO FA’, SEMPRE SU QUESTO SITO O NELLA RIVISTA, IN UNA COSA CONDIVIDO IL TUO INTERVENTO, TI DO’ DEL TU SPERANDO CHE ANCHE TU FACCIA LO STESSO, CMQ HAI SCRITTO BENE: MI SEMBRA DI CAPIRE!!!!!!….HAI DETTO BENE TI SEMBRA QUINDI RILEGGI BENE COSA HO SCRITTO, E LE TUE CONSIDERAZIONI, CHE TROVO GIUSTE, NON HANNO NULLA A CHE VEDERE CON IL MIO INTERVENTO. POI SE POSSO PERMETTERMI DI DARTI UN COSIGLIO, CERCA DI FARE BENE IL CORRIDORE, E TUTTI I SACRIFICI CHE QUESTO SPORT RICHIEDE, MA NON COMINCIARE A PENSARE CHE GLI ALTRI SIANO TUTTI DOPATI, MI SEMBRA CHE MOLTI ORMAI LA USANO COME SCUSA DEI PROPRI INSUCCESSI. SPERO NON SIA IL TUO CASO. MA SE PARTI GIA’ SCETTICO CERCA DI RIVALUTARE IL TUO APPROCCIO CON IL CICLISMO. NON VOGLIO CERTAMENTE DIRTI COSA DEVI FARE MA IO HO SEMPRE PENSATO CHE TUTTI I MIEI AVVERSARI HANNO, 2 GAMBE, 2 BRCCIA, 2 POLMONI E QUIDI ALLA FINE SONO COME TUTTI, MA NON E’ DETTO SIANO TUTTI DOPATI!!!! POI SEI LIBERO DI FARE O PENSARE QUALSIASI COSA, MA SE RILEGGI LA LETTERA HO DETTO TUTTA UN’ALTRA COSA. TRENTI GUIDO


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