TOUR OF HOLLAND, LA SCOMMESSA VINTA DI RICHARD PLUGGE

PROFESSIONISTI | 16/10/2025 | 08:20
di Francesca Monzone

E’ tornato esattamente dopo 20 anni e il suo intento è quello di offrire una valida alternativa a quei corridori che vogliono finire la stagione ciclistica in Europa, senza dover attraversare l’oceano e raggiungere il Tour of Guangxi in Cina. Si tratta della Ronde van Nederland o Tour of Holland o più semplicemente per noi il Giro d’Olanda, nato da un’idea straordinaria di Richard Plugge il Ceo della Visma-Lease a Bike. Era già da tempo che Plugge si chiedeva: «Perché non organizzare una corsa a tappe nei Paesi Bassi? Il Renewi Tour esiste già, ma si svolge sempre più spesso in Belgio. E ho pensato che anche noi dovevamo tornare a da avere la nostra corsa a tappe».


L’Olanda che ha tanti campioni, può vantare un’importante corsa di un giorno come l’Amstel Gold Race, ma non poteva più bastare per Plugge, perché a suo avviso c’era la necessità di dare alla gente la possibilità di scendere in strada e seguire una corsa con i colori e simboli nazionali per più giorni in modo consecutivo.


Plugge c’è riuscito e martedì scorso Ethan Hayter della Soudal-Quick Step è stato il vincitore del prologo di 4 chilometri, indossando così la maglia arancione di leader della corsa. Ieri c’è stata una tappa dedicata ai velocisti con i mulini a vento che hanno fatto da sfondo alla corsa, mentre oggi ci saranno girasoli ovunque perché la terza tappa sarà un omaggio al pittore Vincent Van Gogh.

Oggi, ci sarà una cronometro con partenza e arrivo a Etten-Leur di 15 chilometri, nella regione in cui i genitori di Van Gogh avevano una casa e  lui stesso aveva soggiornato spesso. Il percorso della cronometro segue le strade che costituivano il percorso abituale del pittore.

Ci sarà poi una tappa nel Limburgo che ricorda il fiume Amstel, con  le colline olandesi. Sabato, i corridori dovranno scalare il VAM-berg tredici volte, concludendo domenica con una tappa sterrata ad Arnhem. Un’altra caratteristica della Ronde van Nederland, è che la scorta della polizia è quasi inesistente: infatti è noto che nei Paesi Bassi, non si è soliti utilizzare la scorta formata da polizia stradale o polizia municipale ed è quindi a totale carico degli organizzatori la sicurezza sulle strade, ma gli olandesi amano il ciclismo e per questo ci sono tantissimi motociclisti volontari che vigilano ad ogni incrocio.

Il periodo è perfetto, secondo Plugge e, con la partecipazione di tanti corridori di prestigio, è certo che la breve corsa a tappe olandese ritroverà lo stesso prestigio che l’aveva caratterizzata dal 1948, anno della prima edizione, al 2004.

«In questo modo è stata creata una corsa interessante che offre la possibilità a tanti corridori europei di rimanere vicino a casa – ha continuato Plugge – Era necessario restituire questa corsa e in questa prima edizione abbiamo già tanti nomi importanti».

La Visma -Lease a Bike si è presentata con corridori del calibro di Kooij e Laporte, mentre la Soudal – Quick Step ha portato Merlier e De Lie guida la Lotto.

C’è tanto entusiasmo da parte degli organizzatori e il nuovo Giro d’Olanda vuole puntare a essere una corsa moderna. Oltre a tappe brevi, ci saranno percorsi ad anello, in questo modo, gli spettatori vedono i corridori passare più volte.

«Siamo fortemente impegnati nel rendere importante l’esperienza dei tifosi - Ha affermato Knetemann direttrice della corsa - Stiamo organizzando tanti eventi collaterali attorno alle tappe, con eventi di ciclocross e gare riservate ai giovanissimi alla partenza e all’arrivo. Siamo certi che questo sia il modo migliore per far avvicinare più gente possibile alla nostra corsa».  

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COMMENTI
Altra testa
16 ottobre 2025 11:27 Giovanni c
Sapere che non serve quasi polizia, come citato nel testo, fa capire che cultura e rispetto hanno questi paesi. Da applausi

Giovanni c
16 ottobre 2025 21:16 apprendista passista
Concordo

@giovanni c
17 ottobre 2025 11:43 titanium79
Per non parlare della marea umana di volontari appassionati. Davvero il top del top

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