
Una condanna a diciassette mesi di carcere sospesi con la condizionale: questa la pena nei confronti di Rohan Dennis, condannato per aver causato la morte della moglie, Melissa Hoskins, alla fine del 2023, quando il veicolo che stava guidando l'aveva investita durante una lite fra i due. Il tribunale di Adelaide ha riconosciuto l'australiano colpevole di guida pericolosa, ma non penalmente responsabile dell'omicidio.
La Corte ha tenuto conto del fatto che Dennis si era dichiarato colpevole dell'accusa (aggravata) di aver "assunto un comportamento, che ha provocato un danno”, respingendo tuttavia quella di omicidio colposo. Ha inoltre preso in considerazione il rimorso mostrato dall'ex campione del mondo a cronometro (2014 e 2015) nonché della sua condizione di ormai unico genitore dei figli piccoli della coppia. Dennis non finirà in carcere, beneficiando appunto della sospensione condizionale per due anni e per cinque anni non potrà avere la patente.
In tribunale il giudice Ian Press ha descritto i “tragici eventi” del 30 dicembre 2023, occorsi durante una discussione fra i due coniugi per i lavori di ristrutturazione della loro casa. Secondo la ricostruzione dei fatti, Melissa Hoskins, anche lei ex campionessa del pedale, si "sarebbe aggrappata" al cofano dell'auto, mentre Dennis cercava di allontanarsi. L'uomo ha poi continuato a guidare a bassa velocità per dieci secondi, prima che la moglie cercasse di aprire una portiera per entrare nell'abitacolo. Un atto ritenuto intrinsecamente pericoloso, ma senza l'intento di fare del male alla moglie. L'accusa riconosce infatti che, "a sua insaputa", la moglie si è aggrappata "all'auto mentre questa procedeva". È stato allora che "è caduta, morendo in seguito a causa delle ferite riportate”, ha dichiarato il magistrato.
Durante il processo, la difesa ha dichiarato che Dennis "era stato imprudente, ma che non aveva intenzione di uccidere" la consorte. Una valutazione condivisa pure dalla madre della vittima, Amanda Hoskins, che nel corso della testimonianza in tribunale aveva deposto che sua figlia "amava Rohan: so che non le avresti mai fatto del male intenzionalmente” aggiungendo però, rivolgendosi al genero, che il suo carattere "è la tua rovina e deve essere affrontato".
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