A ROUND OF TWEETS. MANY EAGLES IN ALBANIA BUT NO ALBANIAN

GIRO D'ITALIA | 09/05/2025 | 17:21
di Angelo Costa

Surprise at the Rai side programs broadcast from Lecce while the Giro is in Albania: the company denies that social distancing is still in effect after the covid years.


«This is a Giro to follow from the first to the last stage» (Stefano Garzelli, Rai commentator, wants to make it clear that following the stages in reverse order would not yield the same result).


It is noted that Albania is known as the Land of Eagles for the high number of birds of prey and not for the frequent presence of Italian government representatives.

Constructor Cristiano De Rosa explained the graphic choice of the frame used by Vf Group Bardiani Csf Faizanè: «We put in the letters, it's up to the riders to do the numbers».

The Giro management denies that the presence of the Iuman brand on the jersey is due to Pogacar's absence, without whom the race becomes more human again.

Perplexity about the government's choice to write «I love Italian cuisine» on the pink jersey: it would have been more effective to put it on the last rider's jersey, who is usually more cooked.

Bitterness in the Ef camp over questions about the decision not to line up Albanese at the start of the Giro: «We hoped no one would notice the absence of an Albanian in Durazzo».

«By launching the postcard, I fell into a series of rhyming words» (Tommaso Mecarozzi, Giro mattina host, suggests he could have gone further in Durazzo).


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