
Alfredo Binda è uno degli uomini più importanti nella storia del ciclismo italiano ed europeo. Atleta formidabile, Commissario Tecnico, Dirigente illuminato. Su di lui sono state scritte decine di libri e articoli. Sono state organizzate frequenti rassegne, mostre, rievocazioni e feste per svariate ricorrenze. Una su tutte, la ricordiamo molto bene, in occasione del centenario della nascita, fu il Binda Day del 26 ottobre 2002 a villa Ponti dove, grazie a una straordinaria comunione di intenti, il ciclismo per intero si strinse attorno a i tutti i Campioni del Mondo allora viventi. Da Darrigade a Saronni e da Merckx a Baldini, ritrovandosi allora in quel di Varese, onorarono la memoria di chi, della gloriosa maglia iridata, aveva fatto quasi una propria seconda pelle.
Il 26 e 27 aprile nella sua Cittiglio si rievocherà, ancora una volta, grazie al Comune e alla Nova Unione Velocipedistica Italiana la sua indimenticabile figura. La particolarità dell’evento consisterà però nel focalizzare l’attenzione sul primo Giro d’Italia (1925) disputato da neofita e vinto al cospetto di “vecchie volpi” del pedale come Girardengo, Brunero e Belloni. Ricorre infatti il centenario della prima grande impresa e l’Associazione di appassionati velocipedisti di cui sopra, ha pensato di coinvolgere la figlia Lauretta e uno stuolo di collezionisti e cultori del “bel ciclismo” per parlare di quel magico maggio 1925 quando, l’ outsider Alfredo Binda partì per la corsa della Gazzetta, inquadrato nella Legnano del DS Pavesi che lo aveva fortemente voluto in squadra. Quindi sarà un evento focalizzato sul suo primo anno di attività in Italia dopo essersi messo in luce, da giovanissimo, sui saliscendi della Costa Azzurra.
Il programma delle due giornate prevede sabato 26 l’apertura in Sala Consigliare di una esposizione di materiale cartaceo rarissimo e mai visto, tutto relativo al Giro 1925, maglie e biciclette del periodo tra le quali anche la particolare “La Francaise-Diamant” del 1924 che binda montava a Nizza. Si potrà anche visitare il Museo per una apertura straordinaria. Alle ore 15, al suono della banda, in tenuta rigorosamente d’epoca, prenderà il via la sfilata, verso le spoglie cimiteriali dove sarà deposta una corona. A pomeriggio inoltrato assisteremo a un momento culturale per approfondire, come non mai, quel magico Giro d’Italia del 1925.
Per domenica mattina è prevista una pedalata rievocativa d’epoca sulle strade del Binda toccando Brenna, Cuvio, Brinzio, e Gavirate mentre nel pomeriggio i più audaci affronteranno, esclusivamente col giro ruota, il temibile Cuvignone, la salita bindiana per eccellenza.
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