L'ITALIA DI DOMANI, VIAGGIO TRA LE FORZE NUOVE: I NEOPROFESSIONISTI - 1

TUTTOBICI | 03/02/2025 | 08:10
di Paolo Broggi e Danilo Viganò

Le prime gare di stagione sono arrivate, l'Europa sta per indossare i panni tradizionali del continente di riferimento per il mondo delle due ruote e quindi non può esserci momento migliore per andare a scoprire le forze nuove del ciclismo italiano. Vi proponiamo un viaggio a tappe alla scoperta dei volti nuovi del nostro movimento: vi parleremo quindi dei neoprofessionisti, dei corridori approdati nelle formazioni Devo delle grandi squadre, dei team Continental italiani e dei nostri ragazzi che militano un po' in giro per il mondo. Siete pronti? Partiamo e... pedalate con noi!|


PRIMA PUNTATA - I NEOPROFESSIONISTI


È lo specchio dei tempi, il nuo­vo modo di intendere il ciclismo: stando alla definizione canonica, il movimento italiano plaude allo sbarco di 17 corridori tra i professionisti. Un numero che si colloca a metà strada fra i 23 del 2023 e i 13 del 2024.

Ma è un numero da leggere, interpretare, arricchire con dati e riflessioni che aiutano a mettere a fuoco ancora me­glio la fotografia del nostro ciclismo.
E allora scopriamo che almeno quattro dei nuovi professionisti hanno già cor­so - e parecchio - nella massima ca­te­goria nel 2024 avendo fatto parte dei team Devo di grandi formazioni.

Oppure possiamo facilmente evidenziare che tutti e quattro i neoprof della VF Group Bardiani CSF Faizané arrivano dalla categoria juniores e in questo 2025 li vedremo alle prese soprattutto con le più importanti gare internazionali della categoria Under 23, a cominciare dal Giro d’Italia Next Gen.

E il terzo dato su cui riflettere è che in questa stagione saranno ben 23 (al momento) i corridori italiani impegnati nelle Devo dei team professionistici: chi alla terza stagione, chi alla seconda, chi al debutto.

E allora, andiamo di somma: 17 neoprofessionisti e 22 ragazzi nei Devo Team sono l’immagine di un ciclismo italiano che è sì alla ricerca del campione assoluto ma continua evidentemente ad esprimersi ad alto livello e a sfornare giovani corridori di valore, prospetti sui quali le grandi squadre continuano ad investire.

Il discorso è semplice: le formazioni Devo sono diventate un vero e proprio serbatoio con duplice funzione. Una immediata, perché permette di pescare durante la stagione corridori che possono dar man forte al team principale - per tutti citiamo il caso della  XdS Asta­na Team che ha “retrocesso” Marukhin, Syritsa e Umba nella formazione Devo per far spazio ad altri atletiti allargando di fatto la rosa che sulla carta è limitata a 30 corridori - e una di prospettiva, con la possibilità di far crescere i giovani talenti e capire quale potrà essere il loro futuro.

QUESTIONE DI ETA’. Cominciamo il viaggio tra i neoprofessionisti con i quattro atleti scelti dalla VF Group Bardiani CSF Faizané: si tratta di Fi­lippo Cettolin, Santiago Ferraro, Andrea Mon­tagner e Mattia Stenico. Tra loro, Ferraro ha vinto quattro corse nel 2024 tra cui il Gp Liberazione a Roma e il Gp Loria Interna­zionale, Cettolin ha messo la firma sul Giro Primavera, Montagner è il plurivittorioso con ot­to successi tra cui due tappe della LVM Saar­land di Nations Cup e il Giro della Valdera, mentre Stenico ha vinto la Pic­cola Tre Valli Varesine laureandosi campione europeo (e bronzo mondiale) nella staffetta in mountain bike. Tutti e quattro entreranno a far parte del Progetto Giovani che il team Re­verberi ha affidato a Mir­ko Rossato e che ha già cominciato a dare i primi frutti.

Di contro, i neoprofessionisti più an­ziani sono Sergio Meris (classse 2001) e Tommaso Nencini (classe 2000, il più “vecchio”): il primo, che tra l’altro ha vinto l’Oscar tuttoBICI 2024 nella sua categoria, arriva alla massima categoria for­te di quattro successi prestigiosi - Giro del Medio Brenta, Firenze-Via­reggio e due tappe del Giro del Veneto - approdando alla Unibet Tietema Ro­ckets, mentre il se­condo dalla Zalf Désirée Euromobil Fior passerà al Team Solution Tech - Vini Fantini con due vittorie all’attivo.

FORZA DEVO. Militare nelle formazioni Devo significa, oltre che fare esperienza nelle squadre maggiori, avere anche la possibilità di compiere il salto nella massima categoria e quest’anno sono in sei ad aver centrato l’obiettivo. Il bresciano Giosué Epis en­tra a far parte della Arkea B&B Ho­tels, Andrea Raccagni Noviero (campione d’Italia del­la crono Under 23 e 3° alla Gand-We­velgem di categoria) passa con la Soudal Quick Step, Alessandro Romele (vincitore di due tappe al Giro di Rodi e secondo nella classifica finale del Giro di Istanbul di categoria 2.1) e Davide Toneatti, vincitore di una tappa alla Beograd BanjaLuka e ben piazzato nelle top ten delle classifiche finali del Giro di Rodi e del Giro del Friuli Ve­nezia Giulia, vengono promossi dalla XdS Astana Team.

C’è poi Gabriele Raccagni del Team Polti Visit Malta mentre a completare il gruppo è Jacopo Colladon che fa il salto di categoria nelle file della Novo Nordisk andando ad arricchire il folto gruppo di italiani del team statunitense che allinea solo corridori affetti da diabete di tipo 1.

L’AVENIR. Due dei nuovi professionisti hanno lasciato un segno nelle gare a tappe più importanti dell’anno: Lu­do­vico Crescioli ha vinto la seconda tappa del Tour de l’Avenir e chiuso il Giro della Valle d’Aosta al terzo posto mentre Florian Samuel Kajamini ha vinto la quinta tappa della corsa francese chiudendo al quinto posto della generale, si è piazzato settimo al Giro Next Gen e ha conquistato due internazionali come San Vendemiano e il Giro della Pro­vin­cia di Biella.

CHI VA VELOCE E CHI MENO. Tra i neoprofessionisti il primato del corridore più veloce spetta a Daniel Skerl, vincitore in campo internazionale della Po­polarissima di Treviso e di una tappa della Ronde de l’Oise, ma c’è chi arriva alla massima categoria senza aver ottenuto risultati di grande prestigio. È il caso di Andrea Piras e Luca Verrando, entrambi chiamati a difendere i colori della Team Solution Tech - Vini Fantini.

1 - continua


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