CONSONNI. «OGNI VITTORIA AL GIRO REGALA EMOZIONI BELLISSIME E ORA... PARIGI!»

DONNE | 08/07/2024 | 16:59
di Giorgia Monguzzi

Negli ultimi due anni ci ha abituato a vincere alla fine, a farci penare tutto il Giro prima di vederla alzare le braccia al cielo, ma questa volta Chiara Consonni ha anticipato i tempi e ha messo la sua firma sulla seconda frazione della corsa rosa, ad esattamente 365 giorni di distanza dall’ultima volta. «Quest’anno ho preferito portarmi avanti, chissà poi se ci arriva alla fine del Giro» ci dice immediatamente Chiara inaugurando la conferenza stampa e facendoci scoppiare tutti, lei compresa, in una grande risata.


A Volta Mantovana la bergamasca del Uae Team Adq ha vinto di potenza, si è messa alle spalle Lotte Kopecky in una volata che sembrava tutt’altro che scontata. «E’ stata una corsa non facile, devo ammetterlo, sulla carta era un percorso perfetto per un arrivo allo sprint, ma c’era anche il rischio che prendesse il largo una fuga e alla fine è andata proprio così - spiega Chiara Consonni a tuttobiciweb - forse con il senno di poi avremmo dovuto iniziare a lavorare prima, negli ultimi 3 km avevamo ancora 40” di ritardo e siamo arrivate veramente al limite, ma le mie compagne hanno fatto un lavoro incredibile. Ci hanno creduto fin dalla prima pedalata, non si sono mai arrese e mi hanno portato fino alla volata. Ho spinto tutto quello che avevo, quando ho visto che ero davanti ha Lotte ho iniziato a capire che potevo vincere, dovevo solo crederci e non mollare. Ho dato veramente tutto, tant’è che all’arrivo non avevo nemmeno il fiato per urlare. La vittoria è tutta per la squadra, è solo merito delle mie compagne se sono riuscita a vincere.»


Quello che colpisce di Chiara è soprattutto la dedizione che mette in ogni corsa e l’emozione che scaturisce da ogni successo. L’avevamo vista vincere a Padova e ad Olbia e tutte le volte era stata come una liberazione, dopo il traguardo aveva lanciato un urlo al cielo, lo stesso di oggi, un po’ come se fosse la prima volta. «Vincere al Giro è qualcosa di indescrivibile, a Padova non avevo le parole giuste per dire come mi sentissi, lo stesso è successo ad Olbia e lo stesso vale per oggi. Il Giro è speciale, ogni vittoria è come se fosse la prima, è un mix di emozioni incredibile. Per me è stata anche una liberazione, partivo da favorita e di solito se hai gli occhi puntati addosso è più facile fallire che fare le cose giuste, la pressione è sempre tanta, ma oggi ho cercato di godermela, di fare il mio e di dare il tutto e per tutto. Il Giro quest’anno non dà molte possibilità per le velociste e quindi ho voluto prendermi questa vittoria con tutta me stessa, quell’urlo dopo il traguardo è stata una liberazione, la consapevolezza di essere più forte di pronostici e soprattutto di aver ripagato la squadra per un lavoro incredibile» prosegue Chiara che dopo il traguardo ha cercato tutte le compagne di squadra per ringraziarle una ad una e stringersi nel loro abbraccio.

Per Chiara è la terza vittoria al Giro e la quarta in una stagione in cui l’obiettivo sono i Giochi Olimpici di Parigi. Manca meno di un mese al grande appuntamento e il pensiero non può che andare lì, al velodromo e al sogno di una medaglia. «Le Olimpiadi sono il grande obiettivo e  sono un sogno che inseguiamo da anni. A Tokyo non è andata molto bene, è stata un’esperienza formativa che ci ha immediatamente proiettato verso Parigi. Molte delle ragazze della pista sono al Giro per completare la preparazione, io stessa sono qui con l’obiettivo di prendere tutto il possibile e poi, una volta terminato tutto, ritornare nel velodromo. Ancora non sappiamo chi farà cosa, ma cercheremo di farci trovare pronte, ormai viviamo insieme, ci supportiamo a vicenda, abbiamo un legame magico» ci spiega Chiara.

Ormai abbiamo imparato a conoscere la bergamasca coma una ragazza sempre di buon’umore a cui piace scherzare, ma i suoi occhi brillano quando parla dei giochi olimpici. I Giochi in pista inizieranno il 6 agosto e quasi tutte le sue compagne di nazionali sono qui per rifinire la lor preparazione. Dopo il traguardo Martina Alzini e Vittoria Guazzini si sono fiondate a congratularsi con lei, sono di squadre diverse, ma poco importa perché a tenerle unite c’è qualcosa in più. «Sono come la mia famiglia, ormai vedo più loro dei miei genitori» ci dice Chiara. Il Giro è solo alla seconda tappa, mentre Parigi sembra dietro l’angolo. Chiara si farà trovare pronta. Ne siamo sicuri.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Nel 2028 la KNWU - Federazione olandese di ciclismo - festeggerà i suoi primi 100 anni e lo farà organizzando competizioni di altissimo livello.  L'unione celebra questo anniversario con il Dutch Cycling Festival: un programma lungo un anno che renderà...


Un gravissimo lutto ha colpito il nostro collega Pietro Illarietti: si è spento all’età di 75 anni, dopo una lunga malattia, papà Franco. A Pietro e a suo fratello Mauro, a mamma Rina e a tutta la famiglia Illarietti giunga...


Avete bevuto già il caffè questa mattina? La risposta probabilmente sarà sì e, nel caso sia no, siamo sicuri diventerà sì nell'arco della giornata, soprattutto se avete in programma un'uscita in bici con gli amici. La coffee ride è un classico per...


L’olandese Yoeri Havik e il portoghese Iuri Leitão sono i primi leader della Sei Giorni di Rotterdam e guidano davanti ai campioni del mondo della madison Fabio Van den Bossche e Lindsay De Vylder e ai vincitori del Campionato Europeo...


La CANYON//SRAM zondacrypto ha ufficializzato nelle scorse ore l’ingaggio nella propria formazione di sviluppo di Erja Bianchi, 18enne lombarda di Lonate Pozzolo.   Dopo aver difeso i colori della Ju Green di Gorla Minore, Erja è poi passata alla Biesse...


Lo sport è uno dei mezzi migliori per comunicare con i giovani e la bella iniziativa “Dialoghi di Sport” sono tre eventi voluti dall’Assessorato allo Sport del Comune di Luni per trasmettere ai giovani l’interesse per lo sport come scuola...


A 26 anni Mattia Gaffuri ha realizzato il sogno di passare ufficialmente professionista, con l'ingaggio da parte della Picnic PostNL in seguito al suo stage in Polti VisitMalta e soprattutto alla lunga esperienza tra Swatt Club e studi da preparatore:...


Novartiplast un nome evocativo che riporta agli albori degli anni Ottanta del celebrato e compianto Mario Cioli. Colui che mise in piedi uno squadrone diretto da Domenico Garbelli e Olivano Locatelli. Colui che al ciclismo ha dato molto da vero...


Che cos’è la crono? Una corsa contro il tempo. Da solo, in coppia, in quartetto, a squadre. Con e contro il cronometro. I vecchi dicevano: partire forte, continuare fortissimo, finire alla morte. Una corsa alla morte, dunque un suicidio. Una...


E’ forte, in sella e vivo, il ciclismo sulla Riviera di Ulisse. E’ forte su quegli Aurunca Litora, a cavallo del Garigliano che resta a buona memoria l’unico fiume che unisca e non divida le sue sponde, fra Lazio e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024