Ciclista investito si vede elevare una doppia contravvenzione per mancanza di campanello e luci. La ragione piena - l’automobilista l’aveva investito in pieno giorno mentre lo stava sorpassando - non dissuade il vigile zelante, il quale nel raccogliere ciò che rimaneva del “velocipede” constatava che tra i pezzi mancavano all’appello luci e campanello.
Il campanello pare fosse volato e mai più trovato al momento dell’impatto, quindi il ciclista farà ricorso, mentre sulle luci in effetti non erano applicate alla bicicletta, seppur in pieno giorno non ci sia obbligo di tenerle accese, pertanto nessuna rilevanza sull’incidente.
Premesso che una delle cause più frequenti di incidenti stradali con vittime ciclisti è proprio la distrazione degli automobilisti, e che la frase più ricorrente dell’automobilista è “non l’ho visto”, possiamo affermare con cognizione di causa che in bici non si è mai troppo visibili, anche se talvolta vi è davvero poca rilevanza tra incidente e mancato utilizzo.
In casi come questo, infatti non c’è luce o campanello che tenga, o altro dispositivo che avrebbe potuto salvare il ciclista, investito in pieno da un’automobilista che del tutto distrattamente, sopraggiungendo da dietro e senza alcun cenno di frenata l’aveva travolto. Il nesso di causalità pertanto non è certo interrotto, in questo caso, dall’assenza di luci o campanello, poiché non vi è alcuna attinenza tra la loro assenza e l’incidente, che vedeva appunto una piena e totale esclusiva colpa dell’automobilista.
Ciò premesso, poche scuse e per la nostra sicurezza vale sempre la pena utilizzare qualsiasi strumento, anche apparentemente inutile, poichè potrebbe rilevarsi invece utile e determinante per salvarci la vita.
OBBLIGO DI CAMPANELLO, ART. 68 CDS
Sull’utilità del campanello vale qualche riflessione: certamente sulla ciclopedonale di corso Buenos Aires, a Milano, ha la sua utilità, perché in certe situazioni, di promiscuità e ingombro, o invasione da parte di pedoni, cani, passeggini, può salvarci dal botto tra questi utenti… Vediamo certamente meno utile un campanello sulla bici da corsa di un amatore o professionista che si allena, poiché davvero di minimo impatto sull’automobilista che sopraggiunge a forte velocità nel suo abitacolo.
In ogni caso, ben vengano tutti i dispositivi che rendono il viaggio su due ruote più sicuro, sempre che non sia un modo per spostare l’attenzione dal carnefice alla vittima!
LUCI ANCHE DI GIORNO? ART. 80 CDS
No. Le luci devono essere applicate sulla bici, ma accese solo dopo il tramonto. Questa è la regola ed anche in questo caso dobbiamo contraddirla, seppur in positivo: le luci infatti andrebbero accese anche di giorno, e non solo se ci sono condizioni avverse o nebbia o scarsa visibilità (come imporrebbe la legge) ma anche in pieno sole e visibilità.
Diverse case produttrici hanno prodotti altamente performanti, che rendono il ciclista visibile anche a centinaia di metri, anche se illuminato dal sole, così che l’automobilista anche distratto venga prima o poi attratto dalla luce posteriore e possa per un attimo posare il cellulare prima del sorpasso.
Quelle anteriori devono essere bianche o gialle mentre quelle posteriori, che possono essere luci o catadiottri, di colore rosso.
Sui catadiottri, gialli, un inciso: andrebbero sui pedali e lateralmente, questi ultimi in genere inseriti sulle ruote, ad eccezione per le bici da corsa.
IN GALLERIA ART 182 comma 9 bis CDS
Il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, di cui al comma 4-ter dell'articolo 162.
In tutti i casi, la multa può andare da 26 euro a 102 euro.
INVISIBILI
I ciclisti, a quanto pare, sono invisibili, nessuno li vede se non dopo che li hanno urtati, per questo ogni accorgimento, compresi i catarifrangenti sui taschini, sui lati, nelle scarpe, sul casco, ben venga, perché talvolta basta un bagliore per destare l’automobilista distratto dai propri pensieri o distoglierlo dal cellulare.
In commercio, poi, ci sono luci intelligenti, che si intensificano con l’avvicinarsi del mezzo alle proprie spalle e suonano, ti segnalano, alcune con telecamera annessa filmano, memorizzando materiale importantissimo in caso di incidente.