BADILATTI. «QUI IN RUANDA STO COSTRUENDO LA MIA STAGIONE IN EUROPA»

PROFESSIONISTI | 25/02/2023 | 08:20
di Francesca Monzone

Al Tour du Rwanda uno dei corridori più esperti è lo svizzero Matteo Badilatti, che difende i colori della Q36.5 Pro Cycling Team. Badilatti questa corsa la conosce bene e nel 2019 è salito sul podio finale, con il terzo posto alle spalle di Rein Taramae e Kudus Merhawi vincitore di quell’edizione. Ieri nella sesta frazione, lo svizzero ha vinto tagliando il traguardo davanti al compagno di squadra Walter Calzoni e al sudafricano Kent Main.


«Sono felice del risultato che ho ottenuto. Questa vittoria di tappa è un risultato speciale per me ma anche per la squadra». Il Ruanda sta regalando tante emozioni al ciclismo, la corsa ogni anno aumenta la sua qualità e il pubblico si affolla sulle strade per seguire la corsa. «Ieri avevamo deciso che avremmo fatto la corsa e siamo partiti subito in fuga. Con me c’era il mio compagno Calzoni  e alla fine ho attaccato sulla penultima salita e sono andato da solo verso il traguardo».


Il team Q36.5 è la vera rivelazione della quindicesima edizione del Tour du Rwanda. Con Calzoni al terzo posto della classifica generale e secondo nella classifica per i giovani e la vittoria di Badilatti. Lo svizzero è un corridore esperto e dopo essere cresciuto nella Israel Cycling Academy, ha trascorso gli ultimi due anni nella Groupama FDJ. Da quest’anno è entrato nella Q36.5 Pro Cycling Team e il suo intento è quello di contribuire a raggiungere gli obiettivi della squadra.  «Il successo di ieri aiuta sicuramente il morale, ma la corsa non è finita e abbiamo ancora due giorni che saranno pieni di insidie, ma noi cercheremo di dare il nostro meglio».

Matteo Badilatti sa come si corre in Africa e il modo di correre delle squadre locali, è molto diverso rispetto all’Europa. «In Africa si corre in un modo meno controllato e diverso dall’Europa, all’inizio non lo sai ma dopo la prima giornata di gara capisci come funziona. La qualità dei partecipanti è più bassa e questo può essere un vantaggio, ma non dobbiamo dimenticare che corriamo sempre in altura e questo può creare problemi ai corridori europei che non sono abituati. Noi siamo riuscita ad adattarci bene e abbiamo capito  il modo di correre dei nostri avversari».

Lo svizzero Badilatti dopo il Ruanda tornerà in Europa e nelle prossime gare vuole mettere impegno e portare a casa risultati importanti.  «Dopo il Ruanda torneremo a correre in Italia e cercherò di arrivare ai prossimi appuntamenti con una bella gamba. La corsa in Ruanda è sicuramente importante e mi sta dando l’opportunità di costruire il prossimo periodo in Europa».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Jonathan Milan (Lidl - Trek) ha vinto la grande sfida tra velocisti e ha conquistato il successo nel Kampioenschap van Vlaanderen disputato oggi sul circuito di Koolskamp, in Belgio. Al termine degli undici giri in programma (180 chilometri) il friulano ha...


Va a Mattias Skjelmose la tappa regina dell’85° Tour de Luxembourg. Sfoderando un’ottima progressione nelle ultime centinaia di metri dell’impervia salita in lastricato verso il castello di Vianden, sede d’arrivo di una frazione da 311° metri di dislivello partita...


Il 12 settembre 2025, SRAM ha presentato un reclamo formale all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (BCA) belga contro l'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), contestando il Protocollo UCI sul Rapporto Massimo. Il 17 settembre 2025, dopo aver esaminato il reclamo...


I nostri inviati sono arrivati in Ruanda e ci stanno mandando le prime immagini da Kigali, sede del campionato del mondo di ciclismo che scatta domenica. Questa mattina il nostro Aldo Peinetti ha visto gli azzurri partire dal Kigali Delight...


Era rassicurante, con quella sua presenza che non passava inosservata. Un uomo di livello assoluto, compiuto e per questo ascoltato. Un vero professore che amava profondamente il nostro sport e la nostra “piccola parrocchia”, come ebbe modo di definire il...


Non c’è due senza tre per Paul Magnier all’Okolo Slovenska. Grazie all’ennesimo sprint senza storia, lo sprinter francese della Soudal Quick-Step ha conquistato infatti anche la terza tappa della corsa a tappe slovacca, la Kežmarok-Banská Bystrica di 191.7 chilometri,...


Lorenzo Cataldo si è imposto nella quinta tappa del Tour of Poyang Lake. Il 25enne atleta della Gragnano Sporting Club ha concluso i 120 chilometri della frazione disputata con partenza e arrivo a Lianhua regolando l’estone Norman Vahtra, 28enne della...


Nuovo arrivo per la Q36.5 Pro Cycling Team: si tratta del britannico Thomas Gloag. Il 24enne ciclista britannico corre già tra i professionisti da tre anni con la Visma-Lease-a-Bike, ha disputato un Grande Giro e alcune Classiche. Nelle prossime due...


È un giorno triste per il mondo del ciclismo: se n'è andato il professore Giovanni Tredici, il "dottore del Giro". Era ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, aveva 81 anni e negli ultimi tempi aveva accusato qualche problema di salute. Giovanni...


Si sta componendo sempre di più il puzzle della Coppa Agostoni - Giro delle Brianze 2025, che il prossimo 5 ottobre ospiterà alcuni dei prezzi pregiati del ciclismo mondiale. A Lissone arriveranno infatti 22 squadre, 8 appartenenti al circuito WorldTour,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024