CARLO BRAIDA, INVENTORE DEL CICLISMO SU STRADA, PRECURSORE DI GANNA E...

LIBRI | 13/10/2022 | 07:55
di Carlo Delfino

Provate a pensare a un velocipedista che, curvo sui pedali affronta le strade pessime e dissestate del Nord Est fine '800 a pochi passi dal confine austroungarico. Treviso Pordenone e ritorno, 120 chilometri percorsi a quasi 27 all’ora. Un calesse andava molto più adagio; un tiro a quattro e un cavallo “a carriera” avrebbero impiegato più tempo. Una locomotiva a vapore viaggiava appena più veloce ma non possedeva certamente la duttilità di manovra del “bicicletto”.


L’atleta è Carlo Braida, interprete della sua forse più nota performance. E’ in sella al suo “safety bicycle” Humber Racer, con la trazione a catena e due ruote di ugual diametro che, progressivamente, stava sostituendo, per semplificare, il biciclo con pedali fissi sul mozzo anteriore del “ruotone”. “Atleta” per la prima volta nel senso moderno del termine perché la sua preparazione è all’avanguardia e consiste nella corsa in salita e pattinaggio; nel periodo agonistico usa le ripetute, il massaggio e studia l’alimentazione più consona e redditizia per il rifornimento in gara. Intelligente, arguto, polemico e in parte sganciato dalla sua condizione nobiliare e aristocratica, Carlo Braida partecipa alle prime corse sotto lo pseudonimo di “Lucio” e, a causa di questa passione per le due ruote, viene scoperto e “diseredato” dal padre, il conte Gregorio De Braida, facoltoso possidente e commerciante.


Studente di legge all’Università di Bologna, si mantiene agli studi universitari con i premi conquistati pedalando e partecipando attivamente alla vita sportiva della vivace città felsinea, essendo infatti annoverato tra i fondatori e competitori del Veloce Club Bolognese. Conseguita brillantemente la laurea dà vita all’inizio ad una attività agonistica breve ma di alto livello passando dalle piste friulane a quelle piemontesi e lombarde, dove incrocia i pedali con i campioni dell’epoca.

Desta stupore l’uso da parte sua di rapporti molto agili, addirittura da metri 4,75 con i quali stabilisce anche due record mondiali ufficiosi: dell’ora (35,100) e dei 100 chilometri (3h e 27’). Con queste credenziali dà del filo da torcere ai francesi Cottereau, Cassignard, Medinger, maestri della pista, ma trova anche il tempo di surclassare sul miglio l’americano Robert Davis, un pioniere dalla chiara fama.

Sono anni di evoluzioni epocali per le due ruote che incontrano anche lo pneumatico in sostituzione della gomma piena mentre fioriscono studi ed esperienze sulle diverse tipologie di trasmissione. Nonostante i suoi non facili trascorsi con la stampa sportiva, viene osannato tra i vari personaggi pubblici come Mascagni e Sarah Bernhardt ed entra nelle grazie delle famiglie Agnelli e Bonacossa. Ma proprio nel fiore degli anni in piena baldanza atletica e un po’ a sorpresa, si smarca dal ciclismo pedalato e si propone come allenatore e procuratore. Chiusa la carriera ciclistica, Braida, sportsmen estroverso, irrequieto e sperimentatore, si interessa a qualsivoglia disciplina emergente: calcio, sci, golf, atletica, tennis, guidoslitta (antenata del bob) ma soprattutto automobilismo, pratica che, a causa di un grave incidente, lo porta a una morte tragica e prematura.

Ci piace pensarlo ancora, smilzo e curvo sul suo mezzo meccanico, a sfidare le buche dello sterrato sassoso, a litigare con la giuria o a discutere sulla supremazia del “bicicletto” nelle corse su strada di cui fu il primo entusiasta antesignano. Non è difficile sostenere che Carlo Braida, uomo baciato da una certa fortunata agiatezza ma soprattutto da un’importante ambizione sempre proiettata nel futuro, fu colui che tenne a battesimo il ciclismo delle corse in linea come lo intendiamo noi ora.

 

Marcello Bolletti

CARLO BRAIDA il conte dei record

120 pag. - euro 18

Alba Edizioni 3385294684- www.albaedizioni.it

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Vi presentiamo due bici che profumano di leggenda, da una parte la bici con cui Ganna ha vinto il suo quinto titolo nazionale, la velocissima Bolide F TT 2024, dall’altra l’innovativa Dogma XC Hardtail 2023, quella con cui Tom Pidcock...


Ormai non fa più "rumore" una vittoria della XDS Astana: il piano di rimonta per la permanenza nel World Tour del team cino-kazako è passato la scorsa settimana proprio per la Cina, patria del nuovo main sponsor. L'eritreo Henok Mulubrhan...


I muscoli che si irrigidiscono, le mani che tremano, l’andatura che si squilibra, la postura che si incurva. Poi la parola che inciampa. Infine, spesso, la depressione che si affaccia. E’ il Parkinson. La malattia di Parkinson. Con l’Alzheimer, la...


In occasione del 50° anniversario del primo arrivo del Tour de France sugli Champs-Élysées, Santini presenta la collezione speciale Arrivée Paris-Champs-Élysées,  parte della collezione ufficiale Tour de France 2025. Un tributo ai luoghi simbolici dell’edizione di quest’anno, che si affianca alle...


Si svolgerà sabato 30 e domenica 31 agosto il 29° GP Fabbi Imola, una delle manifestazioni ciclistiche più prestigiose per i giovani in Italia, organizzata ogni anno dalla Ciclistica Santerno Fabbi Imola. L’appuntamento quest’anno è in programma in una data...


Dopo il trasferimento e il giorno di riposo a Tolosa, la Grande Boucle riprende la sua corsa con una tappa breve che prevede partenza e arrivo proprio a Tolosa. Sono 156, 6 i chilometri da percorrere: si parte in direzione...


Scocca l'ora di un'altra grande avventura internazionale per il Team Biesse Carrera Premac, con la formazione Continental che da domani a domenica sarà impegnata al Giro Ciclistico Internazionale della Valle d'Aosta – Mont Blanc, selettiva corsa a tappe per la...


È un successo davvero importantem quello della squadra femminile di velocità juniores ai camopionati europei di Anadia. Matilde Cenci, Siria Trevisan e Rebecca Fiscarelli hanno conquistato la medaglia d'oro battendo in finale la Germania di Amy Weber, Lara Colberg ed...


La caccia alle medaglie continua per l’Italia agli Europei Under 23 e Juniores di Anadia. Jacopo Vendramin ha conquistato oro e titolo continentale nello scratch juniores precedendo l’irlandese Maximilian Fitzgerald e Matvei Iakovlev, in gara con la maglia degli Atleti...


Argento per Renato Favero (4.07.132)e bronzo per Luca Giaimi (4.10.634) nell'inseguimento individuale under 23. Bravi i due azzurri a conquistare la finale e la finalina soprattutto Favero che ha dovuto vedersela per l'oro con il talento britannico Josh Charlton (già...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024