CAPODANNO ITALIANO

GATTI&MISFATTI | 28/05/2022 | 18:30
di Cristiano Gatti

A tarda sera, unità del Cai stanno ancora cercando le schegge del famoso Carlandley, questa strana entità che sembrava granitica e inscindibile, ottenuta saldando per tre settimane le singolarità di Carapaz, Landa e Hindley. Se dio vuole, sotto le pesanti mazzate della Marmolada, il tremendo assemblaggio viene spaccato e finalmente si riconoscono le tre distinte identità. Il pezzo migliore che ne viene fuori è australiano. E se è permesso anche un pezzo di chiacchiera personalissima, direi quanto ne sono felice, perchè di fatto Hindley è un mio concittadino stretto, visto che tutti e due siamo nati nella stessa città, Perth, proprio niente male.


La differenza sostanziale è che io sono comunque italiano, e dunque il compaesano mi perdonerà se mi assento un attimo dalla festona australe per godermi una grande giornata italiana, grande grandissima, perchè sulla più bella montagna italiana, il ciclismo italiano ci regala la più bella tappa italiana.


Vince Alessandro Covi, che ha 23 anni e certamente non salta fuori per caso, trattandosi di una delle personcine su cui più puntiamo in questa disperata ricerca di futuro. E mentre il ragazzino vince, là dietro si batte come un leone e difende il suo quarto posto il meno ragazzo Vincenzo Nibali, spettacolo commovente e struggente, così nobile da indurre un altro ragazzino del Giro, quel Lopez in rosa per tanti giorni, a voltarsi e ad abbracciarlo come si abbraccia un padre, un esempio, un mito.

E' un imprevedibile e indimenticabile sabato italiano, sulle Dolomiti più aristocratiche, in mezzo alla gente italiana che sa festeggiare senza sbrachi da movida. In queste ore finalmente nostre, stavolta senza malinconie e senza complessi d'inferiorità, il made in Italy dispensa generosamente regali e consolazioni, compreso l'Enrico Gasparotto che firma il suo capolavoro leonardesco dall'ammiraglia, e compreso persino il Matteo Tosatto, che perde il Giro con Carapaz, ma insegna a botta calda, quando di solito la bollitura del momento porta a galla rabbia, proteste, rancori, proprio in quegli attimi insegna come si perde, pronunciando poche parole giuste e lapidarie, ha vinto il più forte, i miei complimenti a Hindley.

In questo sabato italiano il Giro d'Italia avaro e taccagno risarcisce un po' del suo debito, contratto usando il braccino in tre settimane noiose come un film in bianco e nero.

La Marmolada diventa simbolica al massimo grado, dall'alto della sua bellezza e della sua cattiveria: per un Nibali carico di ieri e di passato che se ne va salutando nel modo migliore, ecco entrare in scena un Covi stracarico di domani e di futuro. E' come se i due si scambiassero un testimone immaginario e definitivo: è lo scambio tra una grande certezza che purtroppo finisce qui e una grande speranza che invece proprio qui comincia.

Il ragazzo piace subito perchè sa dire parole sincere, per niente banali, per niente ipocrite: “Questa vittoria è solo l'inizio di una lunga serie”. Credere in se stessi, senza montarsi la testa, ma anche senza dirsi stupide bugie. Da parte sua, il non-ragazzo indirettamente gli manda a dire come si può fare, andando avanti negli anni, quando viene il difficile: “Dopo l'ultimo periodo complicato, ho fatto come mi ha consigliato il mio tecnico Martinelli: Vincenzo, risali in bici e fai quello che ti piace”.

Le due strade che sulla Marmolada si sono incrociate, da qui in poi inesorabilmente si separano: Nibali svolta verso casa, Covi tira dritto verso le nuove salite. In qualche modo, avviene quello che ci si augura quando un anno termina e un altr'anno si apre: buona fine, miglior principio. A modo suo, questa Marmolada è uno struggente Capodanno italiano. 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Bravo a Covi
28 maggio 2022 19:25 Angliru
Grande giornata, la piu' bella e scoppiettante del Giro. Applausi a questo ragazzo

1998
29 maggio 2022 01:00 mandcu
1998, baby! ragazzini all'arrembaggio!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
I tre anni nell’incubatore della VF Bardiani hanno dato i loro frutti. Matteo Scalco ha ventun anni e un bel bagaglio di esperienza in corse di spessore, ora è il momento di spiccare il volo. Passato direttamente dagli juniores a...


Dopo il notiziario di Paolo Broggi, non perdetevi il quarto d'ora di chiacchierata tra il nostro Federico Guido e il campione italiano Filippo Conca: metà intervista sul momento vissuto dal lariano della Jayco AlUla, la seconda metà sull'evoluzione del ciclismo...


Il 2025 di Alessandro Romele non è andato come il corridore dela XDS Astana sperava. Non per colpa sua ma per quella maledetta caduta durante il campionato italiano su strada a Gorizia in Friuli in cui Romele riportò escoriazioni e...


Dopo 10 anni il Giro d’Italia ritorna a Cassano d’Adda (Milano). Lo anticipa Alessandro Brambilla su Tuttosport in edicola oggi: nell’edizione 2026 del Giro la tappa del 27 maggio partirà da Cassano d’Adda. Il castello di Cassano farà da sfondo ai...


Il nuovo Codice della Strada interviene sull’utilizzo delle piste ciclabili, ma lo fa in modo discutibile, introducendo nuove regole che finiscono, paradossalmente, per peggiorare la tutela dei ciclisti. La “riga bianca” che dovrebbe proteggerli non è più un confine sicuro:...


Circa un mese fa in terra africana assistevamo ad una delle più grandi sorprese del ciclismo femminile degli ultimi anni. La canadese Magdeleine Vallieres vinceva il titolo mondiale in linea da totale outsider battendo non solo le atlete favorite, ma...


Il mondo del ciclismo bergamasco è in lutto per la scomparsa, avvenuta nei giorni scorsi, di Fausto Carrara. Primogenito di Gianni e Tonina Carrara, Fausto aveva ereditato dal padre la grande passione per il ciclismo, impegnandosi dapprima nella S.C.Leffe e, soprattutto,...


Il mondo del ciclocross è preoccupato: uno dei suoi personaggi principali, Eli Iserbyt, potrebbe non correre in questa stagione a causa di ulteriori problemi all’arteria femorale della gamba sinistra. Il belga, che difende i colori della Pauwels Sauzen - Altez...


Elia Viviani il Profeta, il Capitano:  chiamatelo come volete. Il campione veronese vanta dei trascorsi fondamentali per la sua carriera ciclistica, guarda caso, nella provincia di Treviso, dove sono passati diversi atleti nelle squadre dilettanti che poi sono diventati campioni...


Il campionato europeo di ciclocross in programma nel weekend a Middelkerke in Belgio perde una delle favorite per la vittoria e la nazionale “orange” una delle sue punte: Fem van Empel, campionessa mondiale e continentale, non difenderà il titolo conquistato...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024