L'ADDIO DI ORSINI. «UNA BELLISSIMA AVVENTURA, PECCATO CHE IL GINOCCHIO...»

INTERVISTA | 15/01/2021 | 08:20
di Giorgia Monguzzi

Ci sono strade che arrivano ad un bivio e storie che prima o poi finiscono: è il caso dell’avventura di Umberto Orsini come ciclista professionista. Un campionato italiano tra gli junior e l’Oscar tuttoBICI del 2012 alle spalle, il toscano era uno dei giovani promettenti del panorama italiano ma, a soli 26 anni e dopo tre stagioni nel team Bardiani CSF Faizané, ha appeso la bici al chiodo. Una decisione dura che Umberto ha voluto raccontare a tuttobiciweb.


Come è stato il tuo 2020?
«il 2020 è stato un anno molto difficile da tutti i punti di vista. Già arrivavo da una stagione terribile, il 2019, nella quale a causa di una tendinite al ginocchio ho dovuto ritirarmi dal Giro e da quel momento non sono più riuscito a fare nulla. Poi è arrivato il covid con il lockdown, praticamente non ho mai corso e quando a settembre abbiamo ricominciato mi sono fatto male nuovamente. La situazione non ha di certo aiutato perché la pandemia ha gravato molto sul bilancio della squadra e quindi non mi è stato più rinnovato il contratto».


Poi hai annunciato il tuo ritiro…
«È stata una scelta molto difficile da prendere, ma quando a settembre mi sono fatto male ancora una volta sulla stesso ginocchio ho capito che la mia avventura nel mondo del professionismo era finita. Francesco Manuel Bongiorno mi ha parlato del suo progetto con la squadra neozelandese, ma sinceramente non me la sono sentita: in questi due anni ho avuto molti problemi fisici, ho corso poco e buttarmi a capofitto in una squadra completamente nuova sarebbe stato troppo.»

Nel 2012 hai vinto il campionato juniores e l’Oscar di tuttoBICI e hai fatto delle stagioni interessanti tra gli under 23, poi cos’è successo?
«Sinceramente non lo so. Nelle categorie inferiori non ho mai avuto problemi fisici e mi sono trovato sempre bene, poi con il salto nella maggiore categoria tutto è cambiato. Molto probabilmente è stato il chilometraggio maggiore, i ritmi più serrati, il mio fisico non ha retto. Il problema al ginocchio è comparso un po’ per caso, ma da quel momento non mi ha più abbandonato. Nel 2019 mi sono ritrovato a casa senza potermi allenare, non sapevo come fare, ero devastato perché effettivamente non sono mai riuscito a trovare una vera cura, ma più che fisicamente ho iniziato a stare male a livello mentale, in gara ormai pensavo di più al possibile dolore che alla competizione in sé».

Come ti lasci con il ciclismo?
«Sicuramente il rammarico è grande perché non ho mai potuto veramente dimostrare quanto valgo. Il ciclismo è una passione bellissima, ho iniziato a praticarlo quando avevo circa 6 anni seguendo le ombre di mio zio Andrea Tafi e ho sempre sognato di poter correre tra i professionisti. Anche se non ho mai vinto, il mio sogno l’ho raggiunto, partecipare a corse come Milano Sanremo, Lombardia e addirittura al Giro d’Italia è stato pazzesco. Questo sport mi ha dato tanto, mi ha insegnato a lavorare in squadra, ma soprattutto ad affrontare la vita, a non fermarsi davanti a nulla, un insegnamento che porterò sempre con me anche sceso dalla bici».

Quali sono i tuoi ricordi più belli legati a questo sport?
«Sono davvero tanti, ma di sicuro c’è la maglia tricolore tra gli junior, un’emozione grandissima soprattutto perché ero molto giovane. Nella mia memoria è impressa la mia prima gara tra i professionisti, la Coppa Sabatini a Peccioli con la maglia della nazionale, è stato come un sogno, ma ancora più bello è stato il Giro di Lombardia del 2018: io ero abituato a vedere la corsa in televisione e invece mi sono ritrovato in fuga a transitare per primo sul Ghisallo».

Ed ora cosa farai?
«Mi trovo in una situazione un po’ strana, ho appena smesso e non ho ancora capito qual è il mio posto. Ho un diploma da ragioniere e sto cercando lavoro, ma vista la situazione è tutto molto difficile. Il ciclismo avrà sempre un posto nel mio cuore anche se per il momento ho un po’ interrotto le uscite in bici e mi sto dedicando di più alla corsa. Non nascondo che però un giorno mi piacerebbe ritornare in quel mondo, non certo come corridore ma con un altro ruolo, magari in una squadra, chissà, forse usando la mia esperienza come atleta per supportare dei ragazzi giovani».

Foto credits: Bettiniphoto

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tim MERLIER. 10 e lode. Volata condizionata dal colpo di genio di Tadej Pogacar, che nel finale mette tutti alla frusta e scompagina il lavoro di tutti i treni, che deragliano e tartagliano come pochi. Il lupo di Lefevere sceglie...


«Gli sta venendo una gamba ingestibile, che gli va via da sola. Gli scivola via. Però se fossi il fratello maggiore direi a Taddeo di risparmiare perché in ottica classifica generale non è così conveniente bruciare un sacco di energie...


Ha fatto bene, ha fatto male? Il tema di giornata lo detta lui stesso, sua superiorità Tadej Pogacar. Inevitabile, con quella sparata finale assieme a Thomas. Inevitabili anche le diverse prese di posizione, neanche fossimo all'indomani delle elezioni politiche. Come...


Alla partenza della terza tappa della corsa rosa, Tim Merlier aveva giocato un po’ con suo figlio Jules e prima del via da Novara aveva detto che questa frazione per lui sarebbe stata speciale e che avrebbe tentato di cogliere...


Comincia la caccia a difetti e punti deboli di Tadej Pogacar: alla partenza di Novara c’è chi ha visto lo sloveno vestito di rosa infilarsi un dito nel naso. Curiosità al Giro-E dopo che alcuni fra i più anziani concorrenti...


Volete sapere dove andrà in vacanza il prossimo anno Tim Merlier? A Novara! Il belga della Soudal Quick Step aveva vinto una tappa del Giro a Novara e si è ripetuto oggi nella frazione che è partita da Novara! Sul...


Continuano gli appuntamenti con il grande ciclismo su tuttobiciweb: domenica, infatti, vi proporremo la diretta streaming della Challenge Nazionale Giancarlo Otelli che si svolgerà domenica 12 maggio a Sarezzo, in provincia di Brescia. Alle 10.00 scatterà la prova in linea,...


Galfer, marchio rinomato nella produzione di componenti per freni,  ha appena effettuato un restyling dell'imballaggio di tutte le sue pastiglie  freno per biciclette,  una scelta green che porta a diversi e concreti  vantaggi. per proseguire nella lettura vai su tuttobicitech.it  


Pioggia a parte, comincia male la terza giornata di Giro d'Italia per la Jayco AlUla: Eddie Dunbar infatti non partirà questa mattina da Novara. Lo scalatore irlandese è stato vittima di una caduta ieri nel finale di corsa - è...


Anche ad un campione olimpico è capitato di stringere i denti a tal punto da far fuoriuscire la mandibola dalla propria sede. Anche Paolo Bettini ha conosciuto la sofferenza, non certo in quel 30 maggio 1999, lungo i 169 chilometri...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi