ARRIVA CICCONE NEL “MURETTO DI LAIGUEGLIA“

NEWS | 17/08/2020 | 11:11

I muri solitamente non sono una cosa bella, dividono, creano angoscia, impoveriscono l’uomo e non potano la civiltà, ma solo egoismo. Nel ciclismo, invece, è tutt’altra cosa, basti pensare al “muro di Grammont” in Belgio, oppure al “muro di Sormano” che si affaccia sul lago di Como. Muri che hanno fatto la storia del ciclismo. Per quanto riguarda il  “Sormano”, i belgi sono sempre stati molto più severi, ha fatto persino la storia dei “spingitori” categoria ormai in disuso, che agli inizi della seconda metà del secolo scorso, era nutritissima e, in alcuni casi, persino apprezzata dai corridori.


Ma noi oggi non parliamo di un muro, bensì un “muretto”, quello di Laigueglia, dove sono impresse le firme dei ciclisti. L’ora migliore per fare una visita al “muretto” è l’alba, sperando che la nottata sia stata umida. Le piastrelle saranno bagnante, gocciolanti, sembra di vedere la fatica e il sudore dei corridori. Se poi arriva lo scirocco all’Africa, persino qualche granello di sabbia della splendida spiaggia di Laigueglia arriva a lambire il “muretto”. Fatica, sudore e polvere, per chi ama il ciclismo è pura magia.


Sarà che il Trofeo Laigueglia è nato nel 1964 come una favola, da un’idea di Pino Villa, il primo vincitore è stato Guido Neri, un “indipendente”. Il giorno dopo, grazie al successo, ha trovato subito un contratto e che contratto, alla Molteni, già allora uno squadrone. Il Comune di Laigueglia non ha fretta nell’aumentare il numero delle piastrelle. Fanno bene, devono essere assaporate con cura, in quanto ognuna di esse racchiude la vita, la storia di un uomo, di un ciclista.

Bisogna guardalo con calma, senza fretta carpendo l’atmosfera  dell’epoca in cui ha corso il ciclista. C’è persino quella di Fausto Coppi, scomparso giusto quattro anni prima che iniziasse l’avventura del “Laigueglia”. Non può mancare Eddy Merckx  ha vinto la corsa per due anni di fila, 1973 e 1974, si arrivava ancora in via Badarò, dopo il traguardo bisognava tirare subito i freni  per non finire contro il muro di una casa. Quanti ricordi rievoca quella di Jacques Anquetil un campione che come pochi sapeva incarnare tutti i pregi e difetti dei “cugini d’oltralpe” . Ma dal “bianco e nero” passiamo al colore. Nell’albo d’oro e sul muretto, troviamo un ligure Mirko Celestino, primo nel 2001; Filippo Pozzato, 2004, 2004 e 2013; Moreno Moser, 2012 e 2018 e tanti altri ancora. Vincitori e comprimari, tutti lì in fila sul “muretto” a ricordare la storia del “Laigueglia” e del ciclismo.

Da poco è impresso Giulio Ciccone, ha vinto la corsa quest’anno, a febbraio, quando pensavamo che la pandemia fosse un tema che non ci riguardasse. La settimana dopo era già tutto cambiato. Ne arriveranno altre, da gustare con calma, c’è tempo. Il libeccio e l’umidità per segnare la fatica dei corridori non mancherà mai. A posare la piastrella, nei giorni di Ferragosto, la mitica “maglia nera” del Giro d’Italia Bruno Zanoni da sempre l’anima ispiratrice del “muretto”.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Nel giorno della festa nazionale di Francia al Tour di parla inglese: il britannico Simon Yates ha conquistato la vittoria nella decima tappa - la Ennezat-Le Mont-Dore (Puy de Sancy) di 165, 3 km - mentre l'irlandese Ben Healy ha...


Il mese di agosto porterà con sé le emozioni del grande ciclismo, e Valsir sarà al fianco di Lang Team come partner ufficiale del prestigioso Tour de Pologne UCI WorldTour, in programma dal 4 al 10 agosto. Un impegno...


Dopo il Team Giorgi Brasilia ISI Service, un altro storico team Juniores annuncia che nella prossima stagione non sarà in gruppo: si tratta della Aspiratori Otelli Alchem Cwc. Come scrive Angiolino Massolini su BresciaOggi, la società di Sarezzo tiene però...


Non finisce di stupire il Gruppo Sportivo Mosole nel 50° anno della fondazione. Gli atleti del presidente Luca Pavanello hanno sbancato il 13° Trofeo Albergo Montegrappa vincendo sei corse tra esordienti e giovanissimi. Hanno cominciato al mattino i giovanissimi vincendo...


Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step sta correndo il Tour de France 2025. Aero Race 8S Jersey e Free Aero Race S Bibshort sono posti da Castelli al vertice della propria...


Dal sito ufficiale Team Polti VisitMalta Tre domeniche, tre vittorie per il Team Polti VisitMalta. Dopo il titolo nazionale maltese in linea di Aidan Buttigieg e la volata inaugurale vincente di Peñalver in Cina, ieri lo stesso Buttigieg ha fatto il pienone di campionati maltesi conquistando...


Nel cuore della bassa Toscana, tra le colline sinuose della Maremma, i borghi in pietra e le strade bianche che hanno fatto la storia del ciclismo, prende vita uno degli eventi gravel più originali del panorama italiano: InGravel. Un appuntamento...


Se le iniziative, come logico, vengono fatte per dar conto delle intenzioni e dei contenuti che animano i loro promotori, è praticamente impossibile non osservare che la tavola rotonda promossa l’11 luglio dalla Lega Ciclismo insieme all’ Acsi, ha fondamentalmente...


Come è possibile che un corridore con i numeri di Simon Pellaud, capace fino all’anno scorso d’infiammare con le sue fughe corse World Tour e non solo, sia finito in Cina? Cosa l’avrà spinto, lui che vive in Colombia,...


Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla nona tappa del Tour de France. 3: PIÙ ALLEGRO, MAI DUE SENZA TRETim Merlier alza le braccia per la 3a volta al Tour, dopo sue volate vittoriose a Pontivy 2021 (tappa...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024