GAVAZZI E LA SANREMO DI 40 ANNI FA: «QUEL GIORNO DIVENTAI CAMPIONE»

STORIA | 25/03/2020 | 07:44
di Paolo Venturini

Le voci di Enrico Ameri e Claudio Ferretti durante il programma Tutto il calcio minuto per minuto hanno raccontato 40 anni fa per radio (in tivù c’era il mitico De Zan) la magnifica vittoria alla Milano-Sanremo di Pierino Gavazzi, il secondo e ultimo successo bresciano nella Classicissima di primavera. Corsa all’epoca di domenica dopo la soppressione della festività di San Giuseppe, la classica monumento che apriva la stagione dei grandi appuntamenti di ciclismo doveva fare i conti con la crescente popolarità del calcio anche se lo «scontro» era ancora quasi alla pari.


Il finale. In viale Roma, stesso traguardo riproposto anche nell’edizione moderna (quest’anno non si sa quando e se si correrà per via dell’emergenza sanitaria mondiale), Gavazzi si presentò con un gruppetto forte di una trentina di corridori sui 230 che presero il via sei ore prima dal Castello Sforzesco di Milano al termine di una corsa tattica.


«I grandi si controllavano tutti - ricorda Pierino Gavazzi dalla sua abitazione di Provezze - ma nel finale si volava, facemmo il Poggio a tutta e io fui lesto a battezzare allo sprint la ruota di Moser».

Lo riteneva allora il più forte?
«No, semplicemente Francesco era solito fare una volata molto lunga, quindi l’ideale per uno sprinter puro come me per piazzare la stoccata vincente. Quel giorno fui io il campione. E pensare che quella corsa rischiai di perderla».

Perché?
«Volevo alzare le braccia al cielo, ma mi accorsi con la coda dell’occhio che avevo un corridore che stava rimontando alla mia sinistra. Scoprii poi che si trattava di Saronni».

Podio sontuoso. Gavazzi che difendeva i colori della Magniflex Olmo diretta da Franco Cribiori si mise alla sua ruota tutti i migliori dell’epoca. Detto del secondo posto di Saronni, vincitore l’anno precedente del suo primo Giro d’Italia, terzo fu l’olandese Jan Raas all’epoca campione del mondo, quarto il giovane irlandese Sean Kelly, fra i più grandi vincitori di classiche della storia, quinto il belga De Vlaeminck altro grande di questo sport, infine sesto Francesco Moser. Nella top ten di questa corsa anche un altro bresciano, Beppe Martinelli, nono, che quell’anno fu battuto ancora da Pierino Gavazzi nello sprint conclusivo del Giro d’Italia a Milano, il primo Giro vinto da Bernard Hinault.
Per la cronaca in quella Sanremo del 1980 ci fu spazio e gloria nelle battute iniziali anche per un altro bresciano, Angelo Tosoni, in fuga con altri due corridori, un italiano e un belga, ripresi poi all’inizio dei tre Capi che precedevano il Poggio (la Cipressa fu introdotta solo nel 1982). Pierino Gavazzi, detto anche la Peste perché sapeva mettere nel sacco i grandi campioni, quel giorno compì il suo capolavoro, la sua vittoria più prestigiosa, ma forse non la più bella.
«Indimenticabile resta due anni prima il successo al campionato italiano a Odolo, davanti alla mia gente - ricorda Gavazzi - quando battei Moser e Saronni che litigavano fra loro». Il terzo incomodo Gavazzi tuttavia fu protagonista del ciclismo professionistico per almeno tre generazioni, pro dal 1973 al 1992.

L’evoluzione. «Ho visto cambiare molto in quegli anni il ciclismo e oggi ancora di più, è quasi un altro sport. Oggi le squadre sono più numerose e l’attività è decuplicata, la preparazione è curata nei minimi dettagli, per non parlare delle bici e dell’abbigliamento, la competizione è poi esasperata. Vedo alcuni giovani interessanti affacciarsi alle competizioni, ma sono tutti stranieri. Il ciclismo italiano invece sta soffrendo, e poi questo coronavirus rischia di dare la mazzata finale. Speriamo bene, quanto a me, mi auguro solo di aver un briciolo di salute in più».

da Il Giornale di Brescia

Copyright © TBW
COMMENTI
Un grande
25 marzo 2020 08:37 blardone
Grande corridore grande uomo e soppratutto un grande Ds . Sei stato importante per i tuoi corridori era un piacere correre per te ...Un grazie da un tuo ex corridore paracarro .In bocca al lupo Direttore .Blardone Andrea

Super
25 marzo 2020 14:40 thered
Grande Ciclista Grande D.S Grande Uomo Super Pierino ne hai fatti sudare di Campioni. In parole povere UNICO

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Volata a tre a Terralba nella manche italiana della Coppa del Mondo elite di Ciclocross e successo di Michael Vanthourenhout. Il belga vince nel il duello con l'olandese Joris Nieuwenhuis (secondo) e il connazionale Laurens Sweeck. Nel fango sardo in...


Si può definire un matrimonio ciclistico quello celebrato questa mattina nella Chiesa di S.Agnese in Pescaiola. Hanno coronato il sogno d’amore, infatti, Federica Occhini giudice di gara nazionale e componente la Commissione Regionale Giudici della Toscana, e Manuel Baccanelli, direttore...


Sarà un luogo di memoria nel ricordo di Giovanni Iannelli il tratto pratese della ciclovia che collega Prato a Firenze lunga 12 chilometri. È stato il vicecommissario prefettizio Lo Castro, in rappresentanza del Comune di Prato, presenti numerose autorità civili...


Lucinda Brand vince la prova della Coppa del Mondo in Sardegna è consolida il primato in classificato. Grande prestazione della olandese a Terralba nella manche italiana di Coppa in cui anticipa le connazionali Van Alphen e Van Anrooij. Buona la...


Prestazione di rilievo per il campione europeo Filippo Grigolini, Tommaso e Filippo Cingolani che si sono cimentati nel Ciclocross Internazionale Ciutat de Xativa settima manche della Coppa di Spagna per la categoria juniores. Ma il più forte è stato il...


C'è stato anche uno spicchio d'Italia sul palco delle premiazioni del Velo d'Or, il premio assegnato da Velo Magazine. A salire sul palco è stato Matteo Trentin al quale è stato attribuito il Premio Gino Mäder, giunto alla sua seconda...


Tutto sul filo di pochi punti, due per la precisione. Fabio Van den Bossche e Lindsay De Vylder hanno conquistato il comando della classifica al termine della quinta giornata della Sei Giorni di Rotterdam scavalcando di due lunghezze la coppia...


Nelle ultime settimane sono stati due i grandi temi di discussione: la proposta di Pogacar di un cambio nel calendario tra Giro e Vuelta, con la corsa rosa spostata ad agosto, e la questione del ciclismo a pagamento con un...


“Sono Bruna Coppi, moglie e vedova di quell’uomo che il mondo intero conosceva come il Campionissimo. Per me era Fausto, l’unico uomo della mia vita, il padre di Marina”. Cominciava così il diario di Bruna Ciampolini, che fin dall’inizio, nelle...


Riuscita, anzi riuscitissima, presentazione per il libro che rievoca diversi episodi legati alla lunga, lunghissima, proteiforme, eccellente attività nel ciclismo di Nino Ceroni di anni 98, portati con peculiare orgoglio abbinato a vigoria discreta ed esercitata in diversi ambiti d’interesse....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024