«FARE SQUADRA», NON UN SEMPLICE SEMINARIO SULLA SICUREZZA

NEWS | 05/02/2020 | 07:44

 


Centoventi presenze, provenienti da Emilia-Romagna, Umbria, Toscana, Marche, Veneto, Lombardia, Friuli V.G., Trentino A. A., la metà composta da scorte tecniche ed il resto da direttori di corsa, organizzatori, dirigenti di società, giudici, funzionari della Provincia di Ravenna, responsabili di commissioni regionali direttori di corsa e sicurezza, formatori e dirigenti delle strutture territoriali federali.


Una testimonianza di interesse un po’ fuori dall’ordinario  per i temi proposti dal seminario “Fare squadra”, organizzato dal Gs Progetti Scorta, domenica 2 febbraio, presso l’hotel Il Maglio di Imola.

L’argomento principale, “Il nuovo disciplinare delle scorte tecniche”, non era una vera novità, ma la credibilità dei relatori e le loro diverse analisi, hanno  probabilmente hanno fatto la differenza e acuito l’interesse delle categorie coinvolte, troppo spesso trattate senza la volontà di intercettare le loro effettive necessità, preoccupazioni e sensibilità, nell’ambito di una attività per larga parte di volontariato.

Con la relazione di Silvano Antonelli è stata fatta la radiografia del nuovo Disciplinare, che, seppure ampiamente condiviso nelle sue finalità, insieme ad elementi innovativi e qualificanti, presenta tratti discutibili, di non facile applicazione, associati ad una ripartizione delle competenze che  danno ulteriore peso e centralità alla figura del direttore di corsa. Una figura che oltre ad essere  informata, andrebbe probabilmente riformata, per una responsabilità  che non può essere più gestita, come ancora in tanti casi,  presentandosi solo il giorno della gara, senza averla esaminata e costruita insieme all’organizzatore.

Una triplice e diversa responsabilità, organizzatore, direttore di corsa e capo-scorta,  tracciata con efficacia dall’Avv. Celestino Salami senza scoraggiare nessuno, ma proponendo ogni più utile cautela e comportamento al fine di meglio tutelare se stessi nel prima,durante e dopo la competizione, prendendo spunto anche dall’esperienza offerta da molte vertenze legali e sentenze.

Di grande ascolto la comunicazione della Dott.ssa Caterina Luperto, in rappresentanza del Compartimento della Polizia Stradale dell’Emilia-Romagna, la quale, lei stessa amante del ciclismo ed esperta di gare ciclistiche, ha svolto una sorta di anteprima nazionale dell’illustrazione della recentissima Circolare del Ministero dell’Interno (31.1.20) a firma del Direttore Centrale Prefetto Forgione. Circolare per indicare ai Compartimenti come i servizi e le scorte di Polizia Stradale dovranno essere rimodulati e gestiti alle luce del nuovo Disciplinare, con ridefinizione anche delle modalità di rapporto con organizzatori e  direttori di corsa.

Notizie e precisazioni rese ancora più attrattive dalla efficace comunicativa della Dott.ssa Luperto.

A Raffele Babini, vice direttore del Giro d’Italia e Premio Sicurezza 2018, il compito invece di precisare ed illustrare i capisaldi organizzativi di una granfondo con adeguati standard di qualità e sicurezza, così come è nella filosofia del nuovo Disciplinare, voluto, in gran parte proprio per questo, dalla FCI e dal Ministero dell’Interno.

Ascoltare chi la materia la conosce davvero e che non ha bisogno delle slide per insegnarla, fa sempre un piacevole effetto, quasi dimenticato.

Contributi complementari e preziosi anche dal dibattito, contenuto a pochi interventi per non penalizzare troppo quanti avevano 300 km per ritornare a casa.

Ernesto Bietti (Lario Scorta) ha chiesto garanzie per il capo-scorta, si è dispiaciuto per la mancanza di frequenze radio dedicate, e ha lamentato che la FCI non abbia minimamente consultato i Gruppi di moto staffette nella fase di gestazione del nuovo Disciplinare.

Matteo Poretti (formatore e componente della CRDCS del Veneto) ha sottolineato come il nuovo Disciplinare per larga parte codifichi quelli che già dovevano essere comportamenti corretti da praticarsi, giustamente oggi caricati sulla responsabilità dei direttori corsa, i quali, più che sacrificati, devono sentirsi orgogliosamente valorizzati.

Paolo Bassanello (Responsabile CRDCS del Veneto) nel sottolineare l’importanza di seminari come quello di “Fare squadra”, ha espresso rammarico nel non vederli proposti anche da chi ne avrebbe il compito istituzionale; ha chiesto, per le moto staffette e le scorte tecniche tesserate FCI, tutele complete anche quando operano nelle manifestazioni degli EPS firmatari dei protocolli d’intesa; ha sottolineato la necessità di informazioni precise  per la gestione delle scorte miste.

Egiziano Villani (Componente della CNDCS e del Gruppo Motociclisti Pistoiesi), ha portato delucidazioni in merito alla coperture assicurative, kasko in particolare, rinnovando il suo impegno personale per una loro opportuna estensione.

A conclusione dei lavori una breve replica del presidente Silvano Antonelli, non per ulteriori chiarimenti,  ma per sottolineare come l’analisi delle insufficienze da recuperare attraverso e per la crescita professionale di ciascuno, non deve minimamente intaccare il rispetto e la riconoscenza per  gli organizzatori, figure cardine del ciclismo, i direttori di corsa, le moto staffette e le scorte tecniche.

Tante le attestazioni di apprezzamento arrivate agli organizzatori il giorno dopo. Tra queste, come esempio di sintesi, quella della scorta tecnica Luca Cortese di Bolzano: «Ringrazio ancora e faccio i complimenti per il programma di interventi esaustivi e ottimamente gestiti, sia nei contenuti che nelle tempistiche. Avete trasmesso passione ed entusiasmo a svolgere un compito, a volte, impegnativo e delicato, ma che, se fatto bene, può dare grossi risultati, trasformandolo in un ottimo servizio per il ciclismo».

Gli atti scritti del seminario possono essere richiesti a: info@progettiscorta.it, mentre per avere la registrazione video dei lavori occorrerà attendere il suo definitivo montaggio.

 

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