LINEA VERDE. GIORGIA CATARZI, SULLE ORME DI GINETTACCIO

DONNE | 26/11/2019 | 07:35
di Danilo Viganò

Nella sua ancor verde carriera vanta niente meno che due titoli mondiali e due europei su pista nell'inseguimento a squadre donne juniores (conquistati nel 2018 e quest'anno), e due campionati italiani a cronometro a squadre su strada. Diciotto anni di Ponte a Ema (Firenze), il paese che diede i natali a Gino Bartali, Giorgia Catarzi è una promettente ciclista della società vicentina Ciclismo Insieme di Thiene. E' dotata di grinta e grande passione per le due ruote, che Giorgia ha scoperto grazie al padre Damiano (rappresentante di componenti per lampadari) e allo zio Giacomo che insieme ha visto pedalare durante una Gran Fondo davanti a casa sua.


Oltre a metteresi al collo due splendide medaglie d'oro, la Catarzi ha vinto la gara in linea di Ceparana (La Spezia), è arrivata settima al tricolore su strada e alla Lake Garda Classic con le Elite si è classificata al sesto posto. In famiglia gareggia anche il fratello minore Tommaso, 15 anni allievo nella Società Sportiva Aquila: la sorella Francesca è appassionata invece di cavalli. Giorgia frequenta il Liceo Scientifico al Gobetti Volta di Bagno a Ripoli, e il prossimo anno debutterà tra le Elite con la Bepink di Walter Zini.

Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«E' cresciuto molto negli ultimi anni, anche in campo femminile. La stessa cosa si può dire per la mountain bike e il ciclocross».


A quale età hai cominciato a correre?
«Avevo a 8 anni , ho iniziato con la SS Aquila Ganzaroli. La mia prima bici? Una Vicini di colore rosso».

Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Gino Bartali perché è stato in grande personaggio ed è nato a Ponte a Ema la mia città».

Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«No. Ogni tanto guardo le gare di atletica e la ginnastica artistica».

I tuoi peggiori difetti?
«Sono permalosa, testarda e insicura».

Altruista o egoista?
«Altruista».

Cosa leggi preferibilmente?
«Non leggo».

Cosa apprezzi di più in un uomo?
«Il carattere e la simpatia».

Sei social?
«Nei giusti limiti«.

Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Darei più visibilità al movimento femminile».

Piatto preferito?
«Bistecca alla fiorentina».

Hobby?
«Mi piace studiare, stare con le amiche e fare shopping».

La gara che vorresti vincere?
«Una tappa al Giro d'Italia»

Televisione, cinema o teatro?
«Cinema, soprattutto le commedie romantiche».

I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«Oggi sono attrattatti dal mondo dei social, e vogliono apparire il più possibile piuttosto che vivere momenti ed emozioni di una volta».

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Pioggia a parte, coimincia male la terza giornata di Giro d'Italia per la Jayco AlUla: Eddie Dunbar infatti non partirà questa mattina da Novara. Lo scalatore irlandese è stato vittima di una caduta ieri nel finale di corsa - è...


Anche ad un campione olimpico è capitato di stringere i denti a tal punto da far fuoriuscire la mandibola dalla propria sede. Anche Paolo Bettini ha conosciuto la sofferenza, non certo in quel 30 maggio 1999, lungo i 169 chilometri...


Ad Oropa è stato il giorno di Tadej Pogacar e del ricordo di Marco Pantani, il giorno delle emozioni e del grande spettacolo, ma anche il giorno di Andrea Piccolo. Il corridore milanese della Ef Education Easy Post si è...


Pedalava felice, Martina. Pedalava con quel mix di spensieratezza e sogni in grande che è proprio di una bambina di 7 anni. Pedalava per la Robur Barcellona, squadra giovanile e amatoriale della celebre cittadina messinese il cui nome si completa...


«Quando metti la fatica a disposizione degli altri, le cose diventano più semplici e trovi energie che non t’aspetti»: Fabio Celeghin non ha il fisico da ciclista,  «semmai quello del lottatore di sumo» scherza lui. In realtà è sempre stato uno sportivo,...


Dopo le forti emozioni sugli strappi e in salita delle prime due giornate, cambia lo scenario e al Giro entrano in scena i velocisti. La Novara-Fossano di 166 km e infattio una tappa piatta con alcuni piccoli saliscendi nella parte...


Comincia sul lungomare, all’inizio di corso Italia verso la Foce. E finisce a Boccadasse, alla fine di corso Italia e all’inizio di via Felice Cavallotti. Dallo scorso dicembre questa ciclabile è stata intitolata a Rocco Rinaldi e a Michele Scarponi,...


È sempre il Piemonte alla ribalta esclusiva anche nella terza tappa del Giro 2024. È la prima che, per morfologia e altimetria, rientra nella sfera d’interesse delle ruote veloci del gruppo per proporsi in evidenza, ruote veloci che non mancano...


“Un giro nel Giro”, il circuito di pedalate amatoriali, dedicato a clienti e appassionati ciclisti, sul percorso del Giro d’Italia organizzato da Banca Mediolanum, da ventidue anni sponsor ufficiale della Maglia Azzurra del Gran Premio della Montagna, è pronto a...


Franco per conoscere gente e paesaggi nuovi portando la sua Pat nel cuore, Fiorenzo per il gusto di viaggiare, Giovanni - che è il veterano e lo affronta per la quarta volta - per il piacere di condividere un'avventura con...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi