L'ORA DEL PASTO. LE BICI DI THATO E JOXIAN

LIBRI | 14/08/2019 | 07:39
di Marco Pastonesi

 


Due famiglie. I genitori erano amici. Più i mariti delle mogli. Uno si chiamava Txato, l’altro Joxian.


Joxian “mise la bici in cucina. E’ leggera, da corsa. Un giorno qualunque, Miren, davanti a una montagna di piatti da lavare: ‘Per quel giocattolino di lusso i soldi ce li hai, eh?’. Risposta di Joxian: ‘Sì, e allora? Ce li ho, va bene. E ho anche lavorato tutta la vita come un mulo’. La porta dentro senza difficoltà, senza urtare le pareti, dalla cantina. Meno male che viviamo al piano terra. Se la mette in spalla come quando da giovane partecipava alle gare di ciclocross”.

Spagna. Paesi Baschi. Un paesino vicino a San Sebastian. Thato e Joxian passavano le serate all’osteria, la domenica in bicicletta. Miren, la moglie di Joxian, non capiva il richiamo, il bisogno, il fascino della bicicletta. “Si può sapere che cosa ci fai con la bici in casa? Vuoi sporcarmi il pavimento?”. “Prima di uscire devo aggiustare il freno e passare lo straccio”. “E perché non la pulisci in strada?”. “Perché non si vede quasi niente e fa un freddo becco”.

Poi accadde: che Txato venisse prima ricattato dall’Eta, i separatisti e terroristi baschi, poi minacciato, infine assassinato. “Colpì l’attenzione di Miren il luccichio di una ruota. Le bastò una ridotta concentrazione di luce del mattino sulla bicicletta di Joxian per evocare il lontano episodio… Miren ricordò che si era affacciata alla finestra per vederlo allontanarsi lungo la strada; però stavolta non le fu concesso portare a termine il ricordo, perché all’improvviso Joxian mosse la bicicletta e il luccichio della ruota sparì”.

“Patria”, il romanzo (un romanzone, un capolavoro, del 2016) di Fernando Aramburu (Guanda, 640 pagine, 19 euro), non può fare a meno delle biciclette. “Il gruppo a poco a poco si disgregò. Succedeva. Alcuni andavano più veloci di altri. E il Txato rimase da solo con Joxian, che pedalava sempre due o tre metri dietro di lui senza dire una parola. E salendo il valico di Orio rimase ancora più indietro, anche se come scalatore era più bravo del Txato”.

La bicicletta, nei Paesi Baschi, nella sua storia, nella sua gente, nella sua geografia, nella sua commedia umana, è un elemento umano, familiare, territoriale, decisivo. “A quell’epoca non si portava il casco. Macché. Al massimo qualche stronzo che voleva darsi arie da professionista indossava un caschetto e via. Loro usavano un berretto, occhiali da sole e indumenti da ciclista con l’idea che nessuno potesse riconoscerli… ‘Il mio paese è pieno di gente che va in bici. Nessuno sta lì a badarci’”.

Finché nel 2011 l’Eta si sciolse. Ma ricominciare, riallacciare, ricostruire: un’impresa? Di più. “A meno che piovesse, i due preferivano la bicicletta all’auto e agli autobus per le loro scorrerie in provincia alla ricerca di obbiettivi, la loro principale, per non dire la loro unica occupazione in quei giorni. Le biciclette permettevano loro di andare in uno stesso posto separati, ma senza perdersi di vista. E si erano accordati su un segnale che permetteva a chi pedalava davanti di avvisare di qualunque pericoloso chi veniva dietro. Distanza: non meno di cinquanta, non più di cento metri. E quando arrivavano in qualche paese non entravano mai nello stesso bar. Alla fine delle escursioni, prima l’uno, poi l’altro, portavano su in casa la bicicletta in ascensore. Messe in verticale, c’entravano”.

La bicicletta è una compagna. Una compagna che accompagna. Di qua, di là. Da una parte, dall’altra. Avanti e indietro. “Il Txato appese al chiodo la bicicletta. Per sempre. Un giorno la portò giù in garage ed è ancora lì, appesa al soffitto con due ganci e due catene… E la domenica, Bittori, che prima si lamentava perché, per una volta alla settimana che potevano stare insieme, lui se ne andava con i suoi amici cicloturisti, doveva rassegnarsi dalla mattina alla sera al malumore del marito”.

 

 

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Vélo d’Or 2025 è stato ufficialmente assegnato e Tadej  Pogacar è ancora una volta il miglior ciclista della stagione oltre ad essere il vincitore anche del Premio Eddy Merckx per il miglior corridore da Classiche. Nella sezione femminile il prestigioso...


Dopo aver appeso la bici al chiodo a fine stagione, Alessandro De Marchi rimarrà al Team Jayco AlUla iniziando una nuova avventura come direttore sportivo dal 2026. Il 39enne corridore friulano ha trascorso più di un decennio gareggiando ai vertici...


«Oggi abbiamo scambiato le nostre bici con un tocco e una toga! È stato un onore ricevere una laurea honoris causa dall'Assemblea Nazionale dell'Ecuador. Grazie all'Università Anglo-Ispanica Messicana per questo riconoscimento. Dottor Carapaz». No, Richard Carapaz non è impazzito ma ha...


Un luogo, la taverna di casa e storica sede del sodalizio, tanto caro all'indimenticato Giancarlo Otelli, la celebrazione di un'impresa internazionale di uno dei giovani talenti della squadra, un annuncio importante sul futuro e tante autorità amministrative e del mondo...


Le origini del Trofeo Isaltessari risalgono al 25 marzo 1979. Grazie alle sportività e alla passione dei fratelli Vittorio, Antonio e Vincenzo Tessari la prima edizione fu riservata ai dilettanti di seconda serie e si svolse sulla distanza di 125...


L'Abruzzo è nella storia del Giro d'Italia sin dalla prima edizione, 1909. Il 16 maggio fu arrivo della seconda tappa a Chieti, vinta in volata del piemontese Cuniolo. Due giorni più tardi, il 18, la partenza di nuovo da Chieti...


Se le idee all’ultimo minuto vengono a mancare è decisamente meglio muoversi in anticipo per scegliere il miglior regalo di Natale! Di proposte in casa Ciclo Promo Components ne possiamo trovare molte e per tutte le tasche! per proseguire nella lettura vai su tuttobicitech.it


Per Giacomo Villa sta per iniziare un’avventura tutta nuova in salsa italo messicana, dall’anno prossimo vestirà infatti i colori della Petrolike e proverà a ripartire dopo una stagione estremamente complicata. Il ventitreenne di Monticello Brianza è uno delle “vittime” del...


È stato ufficialmente inaugurato il nuovo punto vendita Decathlon a Como che ha al proprio interno uno store Santini, alla presenza del sindaco Alessandro Rapinese, della Marketing Manager di Santini Cycling Paola Santini, e di Francesco Terrazzani, CEO di Como...


L’unione fa la forza, si suol dire da sempre. E così due realtà del ciclismo giovanile, una bresciana di Castrezzato, l’altra milanese di Senago, hanno deciso di unire le proprie forze e creare una formazione in grado di lasciare il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024