GIRO U23. SFIDA AL PIAN DELLE FUGAZZE

DILETTANTI | 22/05/2018 | 07:29
È stata presentata nel suggestivo Teatro Civico di Schio la 7^ tappa del 41° Giro d'Italia Giovani Under 23, che si svolgerà il prossimo 14 giugno.
Il Giro d'Italia Giovani Under 23 Enel è una corsa a tappe di respiro internazionale che si svolgerà dal 7 al 16 giugno 2018 e che vedrà i migliori talenti italiani confrontarsi con il gotha del ciclismo Under 23 internazionale. Saranno 176 gli atleti al via, in rappresentanza dei migliori 15 team italiani e 15 stranieri, per la gara che rappresenta a tutti gli effetti il diploma di maturità per i giovani atleti prima del professionismo.

Nel corso delle sue 40 edizioni, a partire dal 1970, il Giro d’Italia Under 23 ha lanciato alcuni dei più grandi professionisti degli ultimi decenni: da Moser a Battaglin, da Baronchelli a Corti, da Konyshev a Belli, da Casagrande a Simoni, senza dimenticare Marco Pantani che in tre anni arrivò 3°, poi 2° e infine 1°. L’ultima edizione ha visto la vittoria del russo Pavel Sivakov, che è subito dopo passato al Team Sky e quest’anno si è già messo in evidenza più volte tra i professionisti. Subito dopo la fine del Giro d’Italia Under 23 del 2017, 9 dei primi 10 classificati hanno subito trovato un contratto tra i professionisti. L’organizzazione della corsa, fortemente voluta dalla Federazione Ciclistica Italiana e dal Commissario Tecnico Strada Professionisti e Coordinatore delle Squadre Nazionali Davide Cassani, è affidata alla Nuova Ciclistica Placci 2013 presieduta da Marco Selleri, già “patron” del Giro ciclistico Pesca e Nettarina di Romagna Igp.

Ma non solo: un Giro d'Italia pronto a valorizzare i territori, la loro storia e la loro cultura, attraversando 4 Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino e Veneto) animate dal comune amore per il ciclismo, pronte ad ospitare gli arrivi delle tappe ma anche i villaggi di partenza, ricchi di prodotti enogastronomici tipici delle economie locali e di iniziative dedicate alla promozione dello sport tra i giovanissimi e le famiglie.
 
I primi 62 km della 7^ tappa sono pianeggianti fino al transito a Schio, località di partenza, dov’è posto l’intergiro. Lì si inizia a salire verso il Passo Xon a 668 m slm, primo Gran Premio della Montagna di 3ᵃ categoria, valico delle Prealpi Vicentine che collega la Valle dell’Agno alla Val Leogra e Recoaro Terme con Valli del Pasubio. Si scende a Valdagno da dove quindi si sale al Passo Zovo, secondo GPM di 2ᵃ categoria, per poi scendere dal lato più impegnativo e tortuoso. Si transita nuovamente da Schio e da qui in poi si segue il classico percorso Schio – Ossario del Pasubio. La tappa termina 1 km prima dell’Ossario a Pian delle Fugazze. La salita è lunga km 11,360 con un dislivello di 820 m, per una pendenza media del 7,2%.

A guidare i diversi interventi della conferenza stampa, Stefano Retis, vicepresidente dell'A.S.D. Ciclismo Val Leogra, che ha anche presentato il video di presentazione del Giro Giovani 2018 e le suggestive immagini dell'ultimo passaggio a Schio del Giro d'Italia, con la tappa Carpi-Schio del giugno 1998.

A dare il saluto iniziale, Valter Orsi, Sindaco di Schio, che ha sottolineato l'importanza che un'occasione di così grande richiamo mediatico cada nell'anniversario della conclusione della Prima Guerra Mondiale, che sul Pasubio e in questo territorio si è combattuta cento anni fa. Inoltre, il Sindaco Orsi ha anche ricordato e ringraziato le tante amministrazioni comunali, le forze dell'ordine e i volontari che stanno collaborando per la riuscita della tappa che partendo da Schio passerà per i Comuni di: Piovene Rocchette, Santorso, Velo d'Astico, Cogollo del Cengio, Zugliano, Sarcedo, Thiene, Malo, San Vito Leguzzano, Torrebelvicino, Valli del Pasubio, Recoaro Terme, Valdagno per arrivare fino a Pian delle Fugazze in comune di Vallarsa, provincia di Trento.
 
È stata poi la volta di Massimo Plazzer, Sindaco di Vallarsa, che si è detto molto orgoglioso di ospitare l'arrivo dei giovani ciclisti under 23, dopo che gli stessi avranno superato le salite e le asperità della montagna che da sempre formano chi vi abita. “Questi nuovi campioni di domani – ha concluso il Sindaco Plazzer – porteranno via dalle nostre salite quella marcia in più che servirà loro per affrontare i prossimi impegni sportivi e il loro futuro nel migliore dei modi”.
 
Armando Cunegato, Sindaco di Valli del Pasubio e Presidente dell'Unione Montana Pasubio Alto Vicentino, ha sottolineato anch'esso la straordinaria coincidenza del passaggio dei giovani ciclisti con le commemorazioni per la fine della Grande Guerra: “Concludere attraverso lo sport  il centenario della Grande Guerra – ha dichiarato Cunegato - è una cosa veramente molto importante e ricca di significato”.
 
Un saluto e un “in bocca al lupo” sono poi stati espressi da Giuseppe Falco, delegato del Coni Provinciale e da Francesco Enrico Gonzo, delegato della Provincia di Vicenza.
Il primo ha ricordato come la Provincia di Vicenza sia tra le province più sportive d'Italia e il Giro Under 23 un importante trampolino di lancio per i futuri professionisti.
Il delegato Gonzo ha invece messo in evidenza come eventi di questa importanza e impatto servano ancor più a mettere in rete e far collaborare tra di loro amministrazioni comunali, forze dell'ordine e volontari di ben 17 comuni, anche con il contributo della Provincia.
 
"Grazie alle amministrazioni locali, agli organizzatori del Giro Under 23, ai volontari - è il saluto di Daniela Isetti, vicepresidente vicario della Federazione Ciclistica Italiana -. Grazie anche all'entusiasmo del nostro CT Davide Cassani, che ha creduto in questa manifestazione verso cui la FCI ha grandi aspettative, sia dal punto di vista tecnico sia per i messaggi che la corsa e la carovana possono portare: amore, passione, promozione del territorio. Senza dimenticare l'importanza e la valenza di un appuntamento dedicato ai giovani, sia dal punto di vista agonistico che di educazione sociale".
 
In conclusione, un ringraziamento a Schio, alla provincia di Vicenza, a tutto il territorio circostante e ai volontari è arrivato anche da Davide Cassani, Commissario Tecnico Strada Professionisti e Coordinatore delle Squadre Nazionali, che il percorso lo ha provato in bicicletta: "La Federazione Ciclistica Italiana ha voluto ripristinare una corsa storica: da qui sono partiti ragazzi che poi sono diventati campioni come Moser, Battaglin, Baronchelli, Simoni e Pantani. Io ho partecipato al Giro d'Italia dilettanti nel 1981 con l'Emilia-Romagna, mettendomi in evidenza con vari piazzamenti nei primi dieci. Il selezionatore era Bruno Reverberi, che l'anno successivo mi diede la possibilità di passare professionista. Oggi abbiamo parlato di giovani e di sicurezza - ha concluso Cassani -. I Giovani sono il nostro futuro, e se vogliamo invogliarli a salire sulla bicicletta dobbiamo lavorare anche per la sicurezza sulle strade".
 
È intervenuta alla presentazione anche Paola Gianotti, che, dopo aver compiuto il giro del mondo in bicicletta, quest'anno percorre in bici, con un giorno di anticipo rispetto alla carovana, le tappe del Giro d'Italia in corso, promuovendo il suo progetto "Io rispetto il ciclista", ideato insieme a Marco Cavorso, una campagna di sensibilizzazione per stimolare il rispetto e la convivenza tra ciclisti e automobilisti.
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