
Simon Yates è tanto arrembante sulle salite quanto diplomatico e cauto nelle dichiarazioni alla stampa. Quasi come se uno sforzo di fantasia potesse andare a privare energie da sviluppare in bici. Anche dopo la - per una volta - tranquilla tappa , la maglia rosa del Giro d’Italia 2018 ha ribadito le proprie note posizioni in vista della difficile due giorni di Zoncolan e Sappada.
Il britannico si è concesso alle domande dei giornalisti in sala stampa, soffermandosi ancora sulla sua non completa conoscenza della salita e sulla volontà di guadagnare secondi in vista della cronometro che di sicuro sorriderà al rivale numero uno, Tom Dumoulin. «Sarà sicuramente molto difficile. Non conosco la salita, non l’ho mai pedalata nemmeno in ricognizione, l’ho vista solo in Tv, ma ho buone gambe e proverò a fare qualcosa», ha dichiarato in apertura.
A fondo pagina, il file audio da ascoltare.
Vedremo domani una vera sfida contro Dumoulin e il vero te sulle salite vere?
«In realtà abbiamo già avuto alcune sfide in montagna come ad esempio sull’Etna, Di certo lo Zoncolan è una differente “bestia” da affrontare. Di sicuro scopriremo domani la differenza tra di noi».
Ti preoccupa il fatto che non hai mai provato lo Zoncolan, magari pensi che sarebbe stato meglio provarlo prima o non è un grosso problema?
«Difficile da dire. Come è noto, non ho mai corso tanto in Italia, non conosco le strade né molte salite ma finora è andata molto bene. Magari sarà diverso domani, ma per me non è un problema il non aver avuto precedenti esperienze».
Qual è stata la montagna più difficile che hai affrontato in carriera?
«Ogni montagna è difficile in modo diverso ed è complicato stilare una classifica. Ho avuto giornate difficili nei grandi tour, ma mi è capitato di ripetere nuovamente da fresco le stesse salite trovandole completamente diverse. Persino facili. Finora abbiamo avuto tappe molto complicate e solo oggi ci siamo potuti un minimo riposare, siamo tutti stanchi e domani sarà difficile».
Devi guadagnare più tempo in vista della crono?
«Se avrò le gambe per fare qualcosa ci proverò. Da quel che ho visto in TV non ci saranno grandi gap sullo Zoncolan. So che devo guadagnare tempo, ma non penso che ci saranno grandi distacchi».
Hai fatto qualche scommessa con tuo fratello su chi vincerà per primo un grande giro?
«Non
ho scommesse in corso con mio fratello per chi vincerà per primo un
grande giro, ma ora che ci penso dovrei visto che non ci sono poi così
lontano...».
Quanto ti fa andare più forte la maglia rosa addosso? È vero che migliora le prestazioni, come si suol dire?
«Lo spero. Tutti mi dicono che domani sarà una delle più difficili montagne della mia carriera. Ma mi sento molto bene in rosa e sinceramente non so quanta più sicurezza mi possa infondere. Io mi sento bene».
Magari per te è un peso la maglia rosa?
«Sento la responsabilità della leadership di sicuro, ma non mi pesa e non varia la mia performance in bici. La mia opinione è che finora ho dato un bello show, ho attaccato quando potevo».
Conosci qualcosa a proposito delle altre montagne mitiche italiane come lo Stelvio?
«Sì, le ho viste in tv e anche in video. Non conosco le salite nel dettaglio, ma ad esempio mi ricordo bene di Basso proprio sullo Zoncolan».
Quanto spenderai domani pensando a dopodomani a Sappada?
«Tutti parlano di domani, ma anche dopodomani sarà una tappa estremamente difficile. Se qualcuno andrà troppo forte sullo Zoncolan, potrebbe pagare il giorno dopo avendo dato fondo alle proprie energie. Bisognerà prestare molta attenzione a questo».
Da Nervesa della Battaglia, Diego Barbera
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