BICICLETTE | 26/01/2018 | 09:49 Per
andare a scovare il costruttore di telai su misura più evoluti in circolazione
basta passare Genova Pra, proseguire verso Arenzano e lasciarsi poi il mare
alle spalle salendo verso il Passo del Turchino, una delle strade più
amate da chi pratica il ciclismo in riviera. Seguo le coordinate ed ecco che in
pochi minuti mi ritrovo di fronte Sergio Pedemonte, un giovane e
appassionato artigiano che fa fare al carbonio qualsiasi cosa. Dalla
sua officina escono capolavori in carbonio per Ferrari,
Lamborghini e tante altre macchine da corsa ma anche alcune delle bici più belle degli ultimi
anni. Rhinoceros al suo debutto a Cosmobike si è aggiudicata il premio
dedicato a Fulvio Acquati, un riconoscimento importante che va a
sottolineare i valori di bellezza, artigianalità e innovazione di questo progetto.
Sergio
è un uomo diretto, gentile e molto concreto e le sue bici, oltre ad essere
particolarmente originali, lo rispecchiano alla perfezione. Bastano due
chiacchiere da bar per entrare in confidenza e in un attimo ci troviamo a
parlare di pezzi per auto da corsa (gli stampi in officina sono ovunque) e di strade belle da fare in bici
nella zona di Genova, del resto vivo a due passi da questa meravigliosa città e
scopro che bazzichiamo spesso sulle stesse tratte. Qui la pianura è un
miraggio e salite e discese sono il pane quotidiano di chi pedala. L’argomento
va proprio a finire lì: “è soprattutto in discesa che i nodi vengono al
pettine e si capisce subito se la ciambella è riuscita col buco. Ovviamente
serve il manico, ma se prendi Rhinoceros per le corna le fai fare tutto quello
che vuoi.” Posso
solo confermare una cosa, questa bici è fenomenale. È bastato un giretto nel
pomeriggio intorno a casa per battezzarla e rendermi conto che Rhinoceros è
una autentica belva. La tecnica costruttiva con cui Sergio realizza i
suoi telai è unica e, dati alla mano, i suoi telai su misura hanno delle
peculiarità strutturali che superano di slancio i comuni telai fasciati
dimostrandosi anche più rigidi e precisi di molti monoscocca. Il sistema di
fasciatura IWS (Internal Wrapping System), esclusiva di Pedemonte Bike, è una tecnologia che permette di utilizzare
una fasciatura interna nei punti di maggior stress meccanico per poi procedere
a cottura in autoclave a temperature e pressioni elevate, sconosciute ai
normali telai fasciati. Per non parlare della verniciatura, il colore cangiante
è un altro tratto distintivo di Pedemonte Bike, una scelta cromatica che lascia
il segno e completa l’originalità del pacchetto.
In
questa officina si mangia pane e carbonio e Sergio dimostra di avere le idee
chiare su come si realizzano telai da corsa. Perdiamo un po’ di tempo a
parlare del sistema frenante a disco e di quanto alcune scelte possano
influenzare la guidabilità di una moderna roadbike. «Vedi - continua Sergio - i
foderi bassi del carro di Rhinoceros sono un po’ più lunghi del normale ma
possono contare su una rigidità estrema. In questo modo la bici rimane reattiva
e pronta a scattare ma è anche precisa e stabile, l’ideale per pennellare le
curve con estrema precisione».
La
mattinata è scivolata via parlando dei nuovi progetti respirando un buon
profumo di resina e vernice, presto arriveranno due bici entry level,
strategiche per il mercato di oggi. Indubbiamente i vantaggi che derivano dal pedalare su un
telaio su misura sono molti, ma i costi rimangono abbastanza elevati,
similissimi a quelli dell’alta gamma dei marchi più blasonati. Ok, mettiamola
così, sono certo che risparmiando un po’ si potrebbe puntare su un prodotto
simile almeno una volta nella vita, inoltre, Pedemonte Bike è un prodotto al
100% italiano. Per il resto questa occasione è stata preziosa per
comprendere a fondo il carattere di questo giovane marchio, certo che in futuro
le Pedemonte Bike saranno molto più di semplici oggetti di nicchia. Il tour in officina si è concluso con una
breve ma completa spiegazione di quanto Sergio creda anche negli accessori
che produce, infatti, oltre ai telai, qui potete trovare ruote in carbonio,
manubri e selle, prodotti leggerissimi e caratterizzati dal DNA Pedemonte.
Gli attrezzi, gli stampi e la passione di questo ragazzo mi riportano con gusto
alle officine vecchio stampo, qui ci si sporca le mani, qui si realizzano sogni
a due ruote con sudore, precisione e polvere magica. Prestissimo arriveranno
tante novità targate Pedemonte Bike e noi saremo i primi a svelarle.
Una condanna a diciassette mesi di carcere sospesi con la condizionale: questa la pena nei confronti di Rohan Dennis, condannato per aver causato la morte della moglie, Melissa Hoskins, alla fine del 2023, quando il veicolo che stava guidando l'aveva...
Mads PEDERSEN. 10 e lode. Vince quando molti pensano che abbia perso. Vince nel momento in cui si sfila e si lascia scivolare indietro, cercando di controllare la caduta, regolandola con sapienza e acume tattico: quando si dice correre con...
Caro Ciccone, ormai ci siamo. Dopo l'ultima puntata a Napoli, si chiude il tuo Giro spensierato da gregario aggiunto per Pedersen e si apre il Giro tuo propriamente detto. Per quanto tu l'abbia presentato e affrontato senza assilli e ossessioni,...
Successo di Cat Ferguson nella Navarra Women's Elite Classic 2025. Alla conclusione di 134 chilometri spaccagambe caratterizzati da nove “muri” e resi ancora più difficili dalla pioggia, la 19enne britannica della Movistar Team ha conquistato la sua terza in carriera tra le...
La voleva, la prima vittoria in maglia rosa, e Mads Pedersen ha dato tutto per vincere la quinta tappa del Giro d'Italia, la Ceglie Messapica - Matera di 151 km. Una frazione dal finale molto duro, che ha messo in...
Perplessità in Rai dopo aver sentito Fabretti definire meravigliosa e splendida ognuna delle prime tappe: si indaga per capire che programma guardi invece della corsa. Polti VisitMalta e Arkea precisano che Bais e Epis, in fuga...
In un momento difficile come quello che sta vivendo il ciclismo italiano, ogni notizia positiva ha rilevanza doppia. Se da una parte la Solution Tech Vini Fantini sta rimontando la classifica a squadre a grandi passi e al momento è...
Come era prevedibile, la prima tappa del 46° Tour de Hongrie, la Budapest-Győr di 210, 3 km, si è conclusa in volata e ad avere la meglio è stato Danny van Poppel (Red Bull BORA hansgrohe) che, grazie a...
Primo successo con la maglia della Visma Lease a Bike per Axel Zingle. Il 26enne francese di Mulhouse ha vinto in volata il Grand Prix des Hauts de France - prima prova della 4 giorni di Dunkerque - anticipando sul traguardo di...
Dall'alto della sua esperienza, Valerio Piva non si fida di tappe come quella di oggi: «È una frazione impegnativa nella quale bisognerà stare attenti sin dal via. C'è un finale molto impegnativo, penso a corridori che vogliono provare ad anticipare....
TBRADIO
-
00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.