AMADOR. «IO IL GIRO LO VOGLIO FARE. E BENE»

PROFESSIONISTI | 18/12/2017 | 16:49
Andrey Amador sta lavorando a Barcellona dal mese di novembre per preparare una grande stagione.

Il via si avvicina: come si sente?
«Sono carichissimo. Il mese prossimo nascerà la mia prima figlia, sono molto motivato e mi piacerebbe vivere una stagione da protagonista».

Il 2017 non è stato il suo anno migliore.
«Certamente no, ma le cose stanno evolvendo al meglio e questo mi dà una grande determinazione. E il prossimo anno avrò l’occasione di recuperare terreno».

A che punto è con la preparazione?
«Ho ripreso a metà novembre, un po’ in ritardo perché ho concluso la stagione in Cina appena un mese prima. Finora mi sono concentrato su esercizi da ginnastica e pedalate con la bici da fuoristrada e da ciclocross. Ma adesso è il momento di far crescere la qualità del lavoro. Lo ripeto, sono molto concentrato e carico, vorrei davvero dedicare a mia figlia un podio importante».

Quale sarà il suo calendario?
«Non vorrei cambiare molto, quindi Mallorca, anche se dipende dalla nascita di mia figlia, Valencia, Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, poi Gand, Harelbeke e Fiandre, quindi un po’ di altura con la speranza di fare il Giro che è la corsa che più mi piace».

Con Quintana, Landa e Valverde non le mancherà il lavoro...
«So di essere un corridore che pedala in appoggio ai suoi capitani, lo farò al Giro e in qualsiasi altra corsa. E spero di avere l’occasione di potermi giocare le carte in qualcuna delle corse alle quali parteciperò».

A che gare si riferisce?
«La Strade Bianche è una gara importante che mi è sempre piaciuta, così come la Tirreno-Adriatico. E poi ci sono le classiche, voglio prepararle ben».
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