IZAGIRRE. «ERA IL MOMENTO DI CAMBIARE»

PROFESSIONISTI | 09/12/2017 | 07:45
Gorka Izagirre ha iniziato a 31 anni una nuova avventura: dopo quattro stagioni alla Movistar, il basco ha iniziato in Croazia il suo primo raduno con la Bahrain-Merida dove, tra l’altro, ritrova suo fratello Ion. E in ritiro Izagirre è arrivato dopo aver disputato anche delle gare di ciclocross.

Come mai la scelta del ciclocross?

«Lo correvo da giovane, da anni avevo desiderio di farlo ma non avevo avuto la possibilità. Stavolta c’è stata l’occasione e ne ho subito approfittato. Mi è sempre piaciuto il ciclocross e se fosse per me nei correrei molti di più. Ne disputero tre in totale in questo inverno chissà che in futuro il numero possa crescere: l’ultimo sarà il Campionato dei Paesi Baschi il 30 dicembre».

Ha potuto pedalare con i ragazzi del Goierriko Txirrindulari Bultzatuz (Ampo), team che lei e suo fratello sostenete.

«In squadra ci sono diversi ragazzi che praticano ciclocross. Ion è il presidente del team e io uno dei consiglieri. Purtroppo la nostra attività non ci consente di seguire la squadra come vorremmo, ma ogni volta che possiamo pedaliamo con loro».

Torniamo alla strada e alla sua scelta di approdare alla Bahrain Merida lasciando la Movistar: come mai?
«Sentivo di aver bisogno di un cambiamento e così ho fatto, ora vedremo come andrà la stagione. Penso di aver concluso un ciclo alla Movistar e poi volevo tornare a correre con mio fratello. In Movistar ho vissuto stagioni importanti, la squadra ha sempre avuto fiducia in me e mi ha sempre fatto sentire il suo appoggio e da parte mia penso di aver risposto bene. Ho imparato molto e ho avuto la fortuna di pedalare con Nairo e Valverde…».

Ed ora è già tempo di ritiro…

«Resteremo in Croazia fino al 19 dicembre. Ho voglia di conoscere i nuovi compagni, il funzionamento della squadra, i metodi di allenamento… C’è un ambiente differente e quindi una cultura differente. Ma come Ion al mio fianco sarà tutto più facile».

Quali saranno i suoi obiettivi?
«La squadra ha fiducia in me, soprattutto per le corse a tappe di una settimana. L’idea è quella di puntare a salire su podi importanti e sono contento di questo».

Le toccherà lavorare anche per Nibali e suo fratello Ion.

«Sono un corridore abituato a lavorare e sono contento di farlo. Così come so che avrò delle opportunità e sarà mio compito sfruttarle».

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