
«Sono orgoglioso di essere l'unico atleta a rappresentare la mia nazione. Farò del mio meglio per aiutare i miei compagni e per esprimere la massima performance. Sono grato al team di avermi schierato. Nell'ultimo mese ho disputato in Italia due corse di un giorno e mi sono allenato bene per arrivare pronto a questo appuntamento, a cui tengo particolarmente. Quest'anno ho disputato le classiche del nord, è stata un'annata speciale, ho imparato e sono migliorato tanto grazie alle preziose esperienze accumulate».
Il gap del movimento asiatico rispetto ai paesi che hanno fatto la storia resta ancora molto ampio. «Ovviamente abbiamo ancora tanti passi da affrontare, ma stiamo crescendo molto, ci vorrà del tempo. Questa corsa veniva chiamata "water race" (la corsa dell'acqua, ndr) perchè non era considerata di gran livello, ma quest'anno presenta una starting list di tutto rispetto. Ho lavorato tanto per mostrare il meglio del nostro ciclismo al mondo. Sono consapevole che ci sono tanti media presenti e in tanti mi terranno d'occhio ma non sento il peso della responsabilità. Seguirò le indicazioni della squadra, come in qualsiasi altra corsa».
da Beihai, Giulia De Maio
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