Vincenzo NIBALI. 10 e lode. Non è mai facile vincere quando hai tutti alle calcagna. Quando hanno solo occhi per te. Lui lascia fare, si muove con intelligenza tattica e tempismo da vero cecchino. Poi dimostra di essere il più forte in discesa, ma anche in salita. Alla fine è un assolo rossiniano, di questo signore in rosso, che tiene in piedi da solo tutto il movimento azzurro.
Julian ALAPHILIPPE. 8. Si muove nel finale, quando però la frittata è fatta. Si muove per andarsi a prendere l’ennesimo piazzamento: secondo a Freccia, Amstel e Lombardia, terzo alla Sanremo. Il corridore c’è. Per il momento, però, c’è sempre qualcuno davanti a lui.
Gianni MOSCON. 7,5. Una stagione pazzesca, con una Primavera con in fiocchi (5° alla Roubaix) e poi una serie di prestazioni di altissimo livello, che confermano le attese altissime per uno dei talenti più interessanti a livello mondiale. Anche oggi si prende un vaffa da Alexix Vuillermoz (voto 4, come il suo piazzamento), il quale lo accusa di averlo stretto nella volata finale. Con tutto il rispetto: tutti i francesi che hanno da mandare a quel paese Gianni lo facciano entro domattina, poi non rompano più gli zebedei.
Thibaut PINOT. 6,5. In realtà corre un buonissimo Lombardia, ci mette tutto quello che ha, ma sulla sua strada trova un Nibali formato Mundial.
Fabio ARU. 6,5. Arriva a fine stagione in riserva e con le gambe che fanno giacomogiacomo, ma se va così quando non è al top, capiamo benissimo il corridore che è. Fabio ci farà divertire: state sereni.
Domenico POZZOVIVO. 6,5. Si porta a casa un buon piazzamento, accontentando un po’ tutti. La sua squadra (per il piazzamento e per non aver mollato Pinot) e Nibali (con il quale andrà a correre il prossimo anno). Prezioso.
Mikel NIEVE. 6. Lavora tanto per Moscon, ma alla fine forse gli manca qualcosa.
Nairo QUINTANA. 5,5. Ci teneva a far bene in questo finale di stagione, ma la condizione non è quella dei giorni migliori: quella di un anno fa.
Rigoberto URAN. 5. Alla fine forse è il grande sconfitto di giornata. E dire che sembrava poter essere l’uomo più pericoloso per Vincenzo, ma il colombiano si spegne sul Civiglio. Quando Nibali scatta, lui sembra essere da un’altra parte.
GIRO. 5,5. Non si sa ancora come sarà il Giro d’Italia 2018. Sappiamo che partirà da Gerusalemme e poco di più. Non lo sappiamo anche perché non è stato ancora presentato. Il 17 ottobre a Parigi, come da tradizione, il Tour svelerà il proprio tracciato, il Giro, forse, lo presenterà non prima della fine di novembre. I mugugni in seno al gruppo si stanno trasformando in malcontento. Sono in tanti a voler sapere quanto prima i percorsi per programmare la stagione. I grandi campioni vogliono sapere, capire, per scegliere. Chiedono troppo?
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