
Da venti giorni a questa parte, la polemica sull'assegnazione delle wild card del Giro d'Italia numero 100 e sull'esclusione di due team italiani - la Androni Sidermec e la Nippo Vini Fantini De Rosa - tengono banco nel mondo del ciclismo. E oggi scende nuovamente in campo Gianni Savio, team manager della Androni, che lancia una nuova proposta: «Riteniamo sia giunto il momento di porre fine alle polemiche seguite
all’assegnazione delle wild card per il Giro. Pur avendo preso atto che sarebbe pressoché impossibile
realizzare le soluzioni prospettate finora, non ci siamo arresi e
proponiamo una deroga al regolamento per assegnare una quinta wild card a
una squadra mista, composta da quattro corridori della Androni-Sidermec e quattro della Nippo-Fantini. Al riguardo abbiamo inviato una richiesta ufficiale alla RCS Sport,
alla Federazione Ciclistica Italiana e alla Lega del Ciclismo
Professionistico. Tale deroga sarebbe giustificata dall’eccezionalità
dell’evento: il Giro d’Italia del Centenario. Già nel 2011, la RCS Sport
richiese e ottenne una uguale deroga per un evento altrettanto
eccezionale: il Giro d’Italia dei 150 anni dell’Unità Nazionale. La deroga riguarderebbe sia la composizione delle squadre sia il numero
dei partecipanti al Giro che, con gli 8 corridori in più, passerebbe da
198 a 206, uno ‘sforamento’ decisamente ininfluente in termini di
sicurezza in corsa rispetto al tetto massimo di 200 previsto dal
regolamento UCI».
E ancora: «Confidiamo nella sensibilità etica e sportiva delle Istituzioni (UCI, FCI, Lega Professionisti e Rcs Sport) e riteniamo che tutte comprendano il momento drammatico che sta vivendo il Ciclismo Italiano in termini di squadre. Con l’uscita della Lampre, tutte le squadre italiane sono scomparse dal World Tour e sono rimaste solo quattro Professional. Se, come annunciato, gli sponsor delle due escluse – Androni e Fantini – lasceranno il Ciclismo, crediamo non sia esagerato pronosticare che l’intero movimento professionistico italiano rischi la sopravvivenza».