LEGNANESE. Da Auschwitz a Roma nel nome di Bartali

Ed ecco la maglia che indossano i pedalatori

INIZIATIVE | 26/08/2016 | 07:48
È iniziata ieri l'avventura degli amici della Us Legnanese - guidati dal presidente Roberto Damiani - che hanno deciso di percorrere la Auschwitz – Roma in bicicletta nel nome di Gino Bartali, passando per Mauthausen, Dachau, Fossoli ed Assisi prima di arrivare a Roma ed essere accolti dal Santo Padre Papa Francesco.
Perché lo fanno? Per più di un motivo. Il primo, quello che ha generato l'idea, è il fatto che Gino Bartali ha vinto Giri e Tour ma soprattutto ha rischiato la vita per salvare altre vite e merita un gesto dedicato totalmente a Dio, un gesto dedicato alla vita.

Il secondo punto, non meno importante, è dato dalla certezza che tutte le persone che hanno sofferto e sono morte in questi luoghi di dolore hanno sperato e sognato fino all'ultimo di fare questo "nostro" viaggio per tornare a casa dalle loro famiglie , dai loro cari, ed hanno soprattutto amato immensamente la vita.  Il ciclismo e lo sport in generale devono essere portatori attivi di questi messaggi. Condividere, fatica, sudore, mal di gambe e soprattutto quella grande voglia di difendere la vita è il motivo che ci spinge ad affrontare questo viaggio.

Questo è l'invito a chi vuole essere con noi in questo viaggio per la Pace
 
“Pedalare per la Pace”

12 tappe
173 km distanza media
120 km distanza minima
210 distanza massima
1 giorno di riposo a Legnano
6 settembre arrivo a Roma
7 settembre udienza da Papa Francesco con la consegna di maglia e bicicletta ufficiali usate per il viaggio.

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