Ciclocross: Jonathan Page alle prese con un mancato controllo

| 28/12/2008 | 09:27
Lo statunitense Jonathan Page, 32 anni, specialista del ciclocross è alle prese con uno spinoso caso dovuto ad un mancato controllo antidoping. I fatti risalgono al 29 novembre scorso quando il corridore avrebbe dovuto sottomettersi ad un controllo al termine della corsa di Koksijde, in Belgio, ma non lo ha fatto. Anzi, ha scoperto di essere coinvolto in questo caso solo il 19 dicembre, quando l'Uci lo ha informato dell'apertura di una proccedura nei suoi confronti. A ricostruire la storia è la moglie del corridore, Cori Page, intervistata da Cyclingnews.com: «Quel giorno Jonathan cadde nel corso del terzo giro della gara e fu costretto al ritiro. Ero sul percorso e non vedendolo passare corsi immediatamente al nostro camper: lì trovai Jonathan che si era fatto male ed era intento a parlare con il suo medico, che era in Danimarca, e con il suo agente, per annullare l'impegno di una corsa in programma il giorno dopo. Pochi minuti dopo abbiamo lasciato il campo di gara per dirigerci ad un appuntamento con il medico. Quanto al controllo antidoping, quel giorno era previsto che ci fossero degli addetti a prendere in consegna i corridori sorteggiati, ma nessuno ha seguito Jonathan. E nemmeno tra gli altri corridori, nessuno ha pensato di avvertirci della cosa, avremmo potuto girare il camper e tornare al campo di gara: di solito funziona così, ma quel giorno nessuno ci ha chiamato. Ora aspettiamo di poter spiegare la situazione alla Usada. L'unica consolazione è che quando abbiamo incontrato il nostro medico, prima di iniziarte le cure Jonathan quel giorno è stato sottoposto ad un controllo che ha evidenziato come fosse pulito, cosa peraltro normale per uno come lui. La sola cosa che mio marito vuol dimostrare è che si è trattato solo di un equivoco del quale lui è in parte responsabile ma per certi versi non colpevole».

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