| 21/07/2008 | 16:07 L’età, la carriera e la saggezza gli danno la possibilità di giudicare con estrema pacatezza quel che sta succedendo nel ciclismo e Felice Gimondi non si lascia pregare: «Abbiamo un seguito di appassionati incredibile, lo abbiamo visto anche ieri a Prato Nevoso, ma dopo quanto è successo il problema sara' adesso continuare a trovare sponsor - ha detto il grande campione a Non Solo Sport, trasmissione sportiva di Radio Vaticana -. Riccò? Uun ragazzo che ha sbagliato, ma non e' un delinquente. L’importante è che la maglia si infittisca sempre di più, tutti devono sapere che non passa più nulla. Non parliamo però di novità: se torniamo a dieci anni fa ci fu lo scandalo Festina. Se oggi si guadagna troppo è giusto che questi ragazzi inizino a volare basso e con i piedi per terra. Attorno a loro ci sono troppi venditori di fumo che speculano. Costoro oggi lavorano in modo scientifico e non so se vedremo una tappa senza pensare che il corridore possa aver assunto sostanze. Mi auguro che i laboratori antidoping arrivino prima degli altri a trovare sostanze nocive che possono essere usate per alterare il rendimento. Il fatto è, comunque, che i giovani di oggi sono cresciuti in modo diverso da noi, che avevamo possibilità relative. Ma con tutte le colpe che puo' avere Riccò, mi sembra che l'intervento della polizia sia stato troppo plateale. Non si possono mandare 30 agenti per prendere un ragazzo che avrà sbagliato, ma non è un delinquente''.
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Brinda al primo successo in carriera Nicolas Vinokurov. Nella quinta tappa del Tour of Japan il 21enne figlio d’arte, in gara con la formazione Devo della Astana Qazaqstan, ha tagliato il traguardo di Iida con 3” di vantaggio sul compagno...
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