POGACAR. «WELLENS E' UNO DEI MIGLIORI GREGARI CHE HO MAI AVUTO. SE FOSSI IN JONAS, NON SAREI CONTENTO STASERA...»

TOUR DE FRANCE | 20/07/2025 | 20:05
di Francesca Monzone

Tadej Pogacar è felice per la vittoria del suo compagno di squadra Tim Wellens, perché in questo modo è stato ripagato per tutto l’impegno messo al servizio del suo capitano. Pogacar è contento per il giorno di riposo, il suo intento è quello di riposare prima di affrontare l’ultima e decisiva settimana di corsa. Il campione sloveno ha un buon margine di vantaggio su Vingegaard, si tratta di 4’13”, ma sa anche che nelle tappe di montagna possono accadere tante cose.


«Sono molto felice per Tim. Sono più felice per la sua vittoria che per una delle mie. Oggi è stato incredibile,  sentivo alla radio mentre affrontava quei 45 chilometri in cui ha resistito al gruppo degli inseguitori, è stato incredibile. Il modo in cui ha corso oggi è eccezionale. Tanto di cappello, se lo meritava davvero. Sono più che felice».


Wellens a Carcassonne ha conquistato la sua prima vittoria alla Grande Boucle e anche lui può vantare la tripla corona per aver vinto in tutti e tre i grandi giri. «Tim è uno dei migliori compagni di squadra che abbia mai avuto. Si è sacrificato molto per me, tutto l'anno, anche nelle Classiche. Questa è una delle sue gare preferite. Ha sempre fatto di tutto per raggiungere i suoi obiettivi. Oggi ha avuto la sua opportunità per vincere e l'ha colta al volo e ha dimostrato di essere un campione». Pogacar è felice per il suo compagno, ma sa di dover rimanere concentrato, perché martedì inizierà la terza e decisiva settimana del Tour.  «Sono molto contento per il giorno di riposo. Non vedo l'ora di riposarmi un po', ma non troppo, perché poi ci sarà il Mont Ventoux. È abbastanza chiaro che voglio tenere la maglia gialla e riportarla a Parigi. So che sarà dura, ma sono pronto a lottare. Jonas sembrava fortissimo ieri, ma io sono pronto a lottare».

Pogacar, poi, ancora una volta  ha messo in discussione la strategia della Visma-Lease a Bike, considerando il loro approccio un po’ strano. «Se fossi Jonas, non sarei il più contento stasera. È secondo in classifica generale e ovviamente può ancora vincere il Tour. Ieri ha mostrato un'ottima forma. Capisco che anche la Visma voglia vincere tappe, ma può ancora vincere il Tour. Quindi non sarei contento al suo posto».

In corsa c’è stata una caduta importante e anche al riguardo Pogacar, ha ammesso di non aver compreso bene la strategia del team olandese.
«Dopo la caduta, molti corridori della classifica generale, incluso Jonas, sono dovuti rientrare nel gruppo. Tim Wellens e io abbiamo cercato di rallentare perché potessero rientrare, ma improvvisamente tre corridori della Visma-Lease a Bike hanno preso il comando. Prima Wout Van Aert, poi Victor Campenaerts e infine Matteo Jorgenson. Non capisco a cosa stessero pensando, è stata una situazione piuttosto strana. Non sapevo davvero cosa pensare».

La corsa, dopo il giorno di riposo, riprenderà martedì con il Mont Ventoux e ci sarà subito battaglia. Poi da giovedì a sabato ci saranno i tre giorni finali sulle Alpi, dove si deciderà il vincitore del Tour de France.


Copyright © TBW
COMMENTI
Sempre peggio ?
20 luglio 2025 22:35 jkl1971
Ma smettiamola con queste menate e godiamoci questo sport , e quello lì doveva fa così e quell'altro ha sbagliato a comportarsi così , quello non ha tirato e non è giusto , ma quante menate , godetevi la vita senza tutti questi eccessi di bile

Sempre peggio??
20 luglio 2025 23:02 andy48
L'abbiamo capito, perche' lo ripete a ogni gara, ogni giorno: non Le piace Pogacar, non Le piace la UAE. Portandosi in cuore tutto questo livore fa solo male a se stesso. Se non si diverte cambi canale, cambi sport. Io mi sto divertendo moltissimo, che a vincere sia Pogacar o Vingegaard o altri.

Bullet
20 luglio 2025 23:53 Hal3Al
La rivalità accesa per i media?
E' esattamente quello per cui vivono,altrimenti di cosa scrivono ogni giorno.
Ci siamo scordati i tempi di Moser e Saronni,quella di Pogacar e Vingegaard al confronto fa ridere.
Succhiare le ruote è sempre stata una prerogativa del ciclismo e non sempre si ottiene il risultato sperato,per partire a più di 40 km.dall'arrivo bisogna avere gambe e testa.

@ bullett
21 luglio 2025 00:12 Albertone
Queste parole sono oro colato per quello che non doveva piu' scrivere sul forum. Uuuu se gode x queste cose !

Bullet
21 luglio 2025 00:32 Edo Graziuso
Caro Bullet,
per chi frequenta questo sito, purtroppo non ce ne sono molti altri dedicati al ciclismo, si imbatte spesso nei suoi commenti.
Mi permetto di darle due consigli non richiesti.
Il primo (a lei e a tanti altri): usate nome e cognome per commentare; sarebbe un buon modo per superare questa virtualità da social, che credo sia tra le ragioni dietro a molti commenti astiosi.
Secondo consiglio: è chiaro che a lei non piacciano determinati corridori o squadre; cerchi però di apportare delle critiche basate su fatti o azioni e non su dichiarazioni riportate magari fuori contesto. Insomma, non si faccia trasportare dal sentimentalismo, perché la possibilità di poterci confrontare sotto gli articoli è rara ed è un peccato che il livello del dibattito debba essere determinato da mere esternazioni personali.

Potere della rete
21 luglio 2025 01:06 fransoli
il web è bellissimo perché permette a chiunque di scrivere le sue belle castronerie, così Wellens che si è comunque fatto 40 chilometri in solitario è un succhiaruote mentre Van Aert nella tappa degli sterrati del giro che allo scoperto si è fatto si e no 150 metri è stato in quell'occasione un corridore di gran classe che ha approfittato sapientemente della situazione. PS gira che ti rigira Trine ci aveva visto lungo, Visma sembra quasi più interessata a vincere le tappe che il Tour

Bullett
21 luglio 2025 09:08 De Vlaemink69
Concordo con te....

Polemica montata ad arte
21 luglio 2025 10:03 VanDerPogi
Bullet, se ascolti le interviste originali in inglese, capirai che il tono non era polemico, e che la traduzione è imperfetta. Tadej con fair play cercava di aspettare Jonas, mentre i Visma attaccavano. Ha solo fatto notare che la situazione di corsa era anomala, e ha nominato i Visma solo perchè i giornalisti gli hanno fatto 3 domande di fila su di loro. L'unico accenno di polemica è arrivato da Campenaerts (con cui peraltro concordo) che ha detto che Wellens è un suo amico fuori dalle corse, che è il peggiore compagno di fuga possibile perché è molto forte e perché è esperto e "sneaky" (furbetto). È piaciuto poco anche a me vedere Wellens farsi trainare per 40 km prima di dare il primo cambio

Dare a Wellens del succhiaruote
21 luglio 2025 10:23 Cobbles
è imbarazzante e fuori da ogni logica!! Oggi con la giornata di riposo con chi te la prenderai?

X Fransoli
21 luglio 2025 11:37 Angliru
Ti è stato già spiegato (ma non ci arrivi), che Van Aert al Giro aveva dietro Yates. Doveva dare i cambi a Del Toro per distaccare un suo capitano ? Davvero ne capisci di tattica.

All'1 di notte
21 luglio 2025 11:40 Albertone
All'1 di notte, ritira in ballo Van Aert e la moglie di Vingegaard. Oramai vede giallonero h 24 🤣

Benvenuto Edo!
21 luglio 2025 19:15 Arrivo1991
Alè, altro utente che entra a fare sermoni e difese di immagine. Top

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tra i personaggi più attesi alla presentazione del Tour of the Alps 2026 il commissario tecnico della nazionale italiana Marco Villa: «Il valore del TOTA a pochi giorni dal Giro d’Italia è indiscutibile, sono molte le squadre che lo scelgono...


È un giorno in qualche modo storico, per il ciclismo femminile, per l'Africa e per tutto il movimento del pedale mondiale: il Team Amani annuncia infatti la nascita della prima squadra ciclistica Continental UCI femminile africana, con un obiettivo ambizioso:...


Pinarello annuncia ufficialmente la sua nuova partnership con il Q36.5 Pro Cycling Team, segnando un traguardo storico: il marchio diventa per la prima volta Title Sponsor. Dal 1° gennaio 2026, il team correrà ufficialmente con il nome "Pinarello – Q36.5...


Un grave lutto ha colpito Stefano Di Santo, apprezzato cartografo – e non solo – del Giro d’Italia e delle altre corse di RCS Sport. È improvvisamente e serenamente scomparsa oggi, a quasi 99 anni, sua mamma, la signora Teresa Iaracitano....


Le tradizioni restano, questo è chiaro, ma nel mondo del ciclismo, come nell’automotive in generale, è sempre importante attualizzare anche i concetti che fanno da sempre parte del DNA di un marchio. Questo è quello che accade oggi in casa Passoni...


Era l’inizio della stagione 2025 e Q36.5 insieme al suo team professionistico Q36.5 Pro Cycling Team si è posta l’obiettivo di sviluppare un kit da gara tecnico e performante, un kit di valore assoluto pensato per affrontare freddo e pioggia e...


C’è una novità in arrivo per quanto riguarda l’ultima settimana del Giro d’Italia, la cui presentazione è prevista per lunedì 1° dicembre a Roma. La novità, come scrive L’Adige, riguarda la sede di arrivo della tappa che dovrebbe partire, probabilmente,...


Samuele Zoccarato sarà un nuovo corridore del team MBH Ballan CSB Colpack e si aggiunge al roster 2026, che ormai è stato per gran parte svelato. Il potente passista di San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova, nato il 9...


La trasformazione di Filippo Fiorelli in calabrone è cominciata. Ancora qualche settimana di attesa e il 1° gennaio lo vedremo sfoggiare la maglia giallo-nera della Visma | Lease a Bike, che sancisce il suo passaggio nel WorldTour dopo 6 stagioni...


Quarto agli Europei dopo essere stato prezioso scudiero di Finn ai Mondiali Under 23, dopo due stagioni nel vivaio Intermarché, Simone Gualdi è pronto a passare nel World Tour all'interno della nuova struttura scaturita dalla fusione con la Lotto. In...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024