L'ORA DEL PASTO. CENCIO MANTOVANI, SVELTO NELLA VITA E FORTE SULLA BICI

STORIA | 17/04/2025 | 08:12
di Marco Pastonesi

Lo chiamavano Cencio. Nessun riferimento a panni o stracci, ma solo il diminutivo, familiare e affettuoso, di Vincenzo. Vincenzo Mantovani detto Cencio: un argento olimpico e due argenti mondiali nell’inseguimento a squadre da azzurro, la Milano-Tortona e la Milano-Bologna da dilettante, podi al Giro d’Italia e alla Tirreno-Adriatico da professionista. Sabato 19 aprile, nella sua Castel d’Ario, l’edizione numero 36 del Memorial Vincenzo Mantovani per élite e under 23.


Nato durante la Seconda guerra mondiale (nel 1941), elementari e poi a lavorare, il posto in una ditta che produceva i primi dadi da brodo, la svolta quando in macchina con il padrone si fermarono davanti a una drogheria dove il padrone non era mai riuscito a vendere la sua novità. E mentre il padrone entrava in un bar per un caffè, Cencio s’infilò nella bottega, ne uscì con un ordine e con quello conquistò credito e fiducia. Ma c’era anche la bicicletta: una passione, addirittura una febbre legata alla velocità e anche al territorio (di Castel d’Ario era anche Tazio Nuvolari, “il mantovano volante” a due ruote con Norton e Bianchi e a quattro con Ferrari e Maserati, Auto Union e Bugatti). Forte del suo successo commerciale, ingaggiato dalla prestigiosa squadra ciclistica Excelsior, maglia a scacchi bianchi e azzurri, il diciottenne Cencio fresco di patente fu autorizzato ad andare, gareggiare e tornare da Milano a bordo della Topolino padronale, bici smontata nel bagagliaio.


Un talento naturale, Cencio, a raccontarlo è suo fratello Claudio. Sveglio nella vita, sveglio anche in corsa. Svelto nella vita, capiva al volo, e forte sulla bici, tanto da diventare il favorito del c.t. Guido Costa, che gli affidava la regia del quartetto della pista: con Roncaglia, Rancati e Testa, con Benfatto, Rancati e Testa, con Roncaglia, Chemello e Spadoni. E la strada: un anno con la Salamini (Adorni, Armani, Casalini, Grazioli, Guerra, Sgarbozza, Soave…), due con la Germanvox (Taccone, Ritter, Laghi, Bocci…), un Giro d’Italia, abbastanza per capire che aria tirava. Finché – era un tipo sveglio, appunto – ad alcune ragazze amiche magliaie chiese di confezionare qualche maglia e pantaloncino da ciclista. Fu un trionfo. La società che ne sarebbe nata, oggi presieduta dal fratello Claudio, è la Moa Sport-Nalini, tra le leader del settore nel mondo.

Quella volta che, nel 1964, Cencio portò a Milanello (Claudio giocava come portiere nel Milan) l’intera nazionale di ciclismo in procinto di partire per le Olimpiadi di Tokyo. Quella volta che, Coppa Caldirola 1965, ultimo chilometro, volatona, Alberto Morellini prima si affiancò poi spinse quanto bastava, quella ventina di centimetri in modo da salvare la pelle. Primo Ferruccio Manza, a mezza ruota Morellini, e a mezza ruota proprio Mantovani. Morellini si fermò tra moglie, direttore sportivo e amici, poi con la coda dell’occhio vide Mantovani che stava arrivando da lui. Ma i due erano amici, così, bluffando, Morellini gli disse: senti, so di averti stretto, dammi uno sberlone e la finiamo lì. Mantovani lo prese quasi alla lettera e gli mollò un cazzotto in faccia. Ma te se matt?, sbottò Morellini. E Mantovani: è una vita che avevo voglia di metterti le mani addosso. Quella volta che Cencio archiviò il fondello in pelle di daino e lanciò quello in fibra sintetica. Quella volta che Cencio seguì una tappa del Giro d’Italia a bordo di un’ammiraglia, ma l’ammiraglia era un aereo bimotore. E fu un incidente aereo a spezzargli la vita, quattro giorni dopo aver compiuto 48 anni.

Nel ricordo di Cencio, appuntamento internazionale a Castel d’Ario, 144 km pianeggianti e volanti. I Mantovani e i mantovani sono fatti così. Volano.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Nella nona giornata di corsa alla Vuelta di Spagna, la maglia rossa è rimasta sulle spalle di Torstein Træen mentre Jonas Vingegaard con uno straordinario assolo ha conquistato la tappa con arrivo in salita a Valdezcaray. «Mi sono sentito benissimo...


Jonas VINGEGAARD. 10 e lode. Ha trovato il colpo di pedale e quindi l’ispirazione per anticipare ciò che aveva nel cuore e nella mente. Si sentiva bene, come dirà nel dopocorsa, per questo il Re pescatore ha chiamato Matteo Jorgenson...


La domenica ciclistica sulle strade bretoni di Plouay continua e,  dopo la vittoria di Giovanni Lonardi nel  Grand Prix de Plouay, arriva il successo di Arnaud De Lie (Lotto) che in volata - alla conclusione di 261 chilometri di gara - ...


Fabio Segatta rompe il ghiaccio e come prima vittoria in stagione si aggiudica  la decima Medaglia d'Oro Alba Rosa per juniores che si è svolta a Calvagese della Riviera con la regia organizzativa del GS Città di Brescia di patron...


La Freccia dei Vini si consegna nelle mani di Dennis Lock. Il danese della General Store Essegibi F.lli Curia vince la 53sima edizione della classica nazionale per elite e under 23 che si è corsa da Voghera a Rivanazzano Terme...


L'assolo del campione, la firma del fenomeno. Jonas Vingegaard trionfa nella nona tappa della Vuelta a España 2025, la Alfaro-Estacion de Esqui de Valdezcaray di 195, 5 km. Un successo che stravolge la classifica generale e spaventa Torstein Træen: il...


Volata vincente di Lorenzo Cataldo alla prima tappa del Giro di Bulgaria, la Primorsko-Burgas di 122 chilometri. Il pratese della Gragnano Sporting Club si è imposto davanti al greco Nikiforos Arvanitou, del Team United Shipping, e al tedesco Albert Ghatemann...


Dopo una lunga serie di piazzamenti raccolti nell'arco della stagione, Giovanni Lonardi ha rotto il ghiaccio vincendo allo sprint il Grand Prix de Plouay disputato sulle strade della Bretagna sulla distanza di 186, 9 chilometri. Nella prova di categoria UCI...


Assolo del lettone Georgis Tjumins nella 53sima edizione del Trofeo Emilio Paganessi internazionale juniores che si è disputata a Vertova nella Bergamasca. Il portacolori del Team GRENKE Auto Eder ha preceduto di 17" il figlio d'arte Patrik Pezzo Rosola (Petrucci...


Un trentino Pietro Valenti, e un mantovano Marco Casciano hanno messo il proprio sigillo sul traguardo di Cavalgese della Riviera, nel Bresciano, dove gli esordienti si sono confrontati nel Trofeo Riccardo Stanga e nel Trofeo Comune di Calvagese. Dicevamo di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024