LE STORIE DEL FIGIO. PERCHE' LA COPPA SAN GEO SI CHIAMA COSI'? DA DOVE ARRIVA QUEL "SAN"? GALLERY

STORIA | 21/02/2025 | 08:18
di Giuseppe Figini

Senza la pretesa di scoprire nulla di nuovo ma, rifacendoci al collaudato detto che “non c’è nulla di più inedito della carta stampata” intendiamo puntare un momento d’attenzione sulla denominazione di una corsa, una classica del calendario chiamiamolo ancora dilettanti, come la Coppa San Geo che lo scorso anno ha festeggiato la centesima edizione. Un traguardo di grande prestigio, anche temporale, poiché la prima edizione si è svolta nel 1925, organizzata dal Comitato Regionale Lombardo dell’allora U.V.I. su un percorso di km. 120 con partenza e arrivo nel capoluogo lombardo e un tracciato che si spingeva dapprima nel comasco e poi nel varesotto prima di rientrare a Milano.


Caratteristica di questa gara era che l’organizzazione della corsa dell’anno seguente fosse affidata e assolta dalla società vincitrice del premio di rappresentanza dell’edizione precedente.


Dal 1982 una sorta di svolta con l’organizzazione della Coppa. Fu infatti affidata, in modo continuativo, al G.S. Lombarda Tacchini di Calcinato, attivo comune della bassa bresciana, a sud del lago di Garda, al confine con la provincia di Mantova, sempre terra di fervente passione ciclistica e, in effetti nel bresciano la “classica d’apertura” della categoria, trova qui passione e risorse per continuare la sua storica tradizione in un “brodo di coltura”, declinato con le due ruote, ottimale.

E questo, unitamente a tanto e molto altro, è stato raccolto con passione dall’amico Angiolino Massolini, giornalista di vaglia della storia ciclistica bresciana oltre che “alpino” orgoglioso e pluripremiato, “penna nera” sensibile e costante nel ricordo della moglie Marilena, scomparsa in ancor giovane età, con varie iniziative benefiche anche nello sport portate avanti con il “Memorial Marilena”.

Il suo libro “San Geo 100” è una riuscita e articolata summa della Gran Premio, poi Coppa, SAN GEO edito da Falsopiano (www.falsopiano.com), con 183 pagine di documentata e piacevole storia sul filo della memora del prime 99 edizioni della corsa inventata da Geo Davidson. Un libro presentato su questo sito il 21 febbraio 2024 – leggi qui - con gustose ed esaurienti notizie in rilievo.

La San Geo è, in pratica, per antonomasia, la classicissima d’apertura del calendario italiano, come una volta era considerata la Milano-Sanremo per i professionisti.

Nel dicembre del 1989 nasce, auspice Gianni Pozzani, noto personaggio del ciclismo bresciano – e non solo - in una trattoria di Soprazocco, frazione del comune di Gavardo, il G.S. San Geo che ha sempre “curato e cura” con precipua passione, la sua corsa con i dirigenti-amici Luigi Borno (già presidente della Lombarda Tacchini) e Rudy Zucca alla testa di una competente e appassionata pattuglia di validi collaboratori.

Ci siamo un po’ dilungati rispetto allo scopo di scoprire perché davanti a GEO appare l’attributo SAN. GEO, si sa, è l’abbreviativo di Georges riferito a DAVIDSON, storico personaggio dello sport italiano con la famiglia di imprenditori nel settore delle forniture navali d’origini scozzesi giunta in Italia nel 1873, a Genova precisamente.

Personalità e atleta eclettico la sua storia e versatilità (ginnasta, ciclista, presidente del glorioso Genoa Cricket & football club) che Wikipedia ricorda con dovizia di particolari. Fu anche il presidente dell’U.V.I. (Unione Velocipedistica Italiana – l’attuale F.C.I.) per vari anni trasferendo la sede federale da Alessandria a Genova.

E proprio grazie ad Angiolino Massolini abbiamo appreso che il SAN è dovuto a un successore di Geo Davidson alla guida dell’UVI e FCI, il milanesissimo “presidentissimo” per antonomasia Adriano Rodoni, mani di ferro in guanti di velluto, quando, ancora alla guida dello Sport Club Genova con sede sui Navigli Milanesi, nella zona di Porta Genova, società storica e anche organizzatrice di varie

San Geo. Per onestà intellettuale, Massolini attribuisce la fonte di questa informazione a un altro giornalista, orobico questa volta (aldilà della proverbiale rivalità calcistica fra BG e BS) a Luciano Pasinetti, pure lui giornalista, che l’aveva raccolta direttamente da Rodoni. Luciano Pasinetti bergamasco e omonimo del compianto, eclettico Titta Pasinetti, pure lui scomparso in giovane età e penna disincantata, brillante, sbarazzina e anche di più.

Ecco l’origine – laica – del SAN che appare davanti a GEO, una colonna portante di un ciclismo che fu ma che, grazie alla passione, dedizione, caparbietà e capacità “di ferro”, per ricordare un sempre pregiato prodotto della provincia della Leonessa d’Italia, raccorda la tradizione con l’attualità per la COPPA SAN GEO in un ricercato e riuscito “mix” di piacevoli paesaggi e sostanza agonistica pedalata che saranno proposti da immagini televisive spettacolari.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Red Bull – BORA – hansgrohe ha completato la pianificazione della formazione per il 2026 e inizierà la nuova stagione con 30 corridori. A completare l'organico è Arne Marit, che rafforza il gruppo di velocisti e specialisti delle corse...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè si riunirà il 5 e 6 dicembre presso i Poliambulatori San Gaetano per le visite mediche di inizio stagione. La struttura sanitaria con sedi a Thiene e Schio accompagna il team per il terzo...


Paul Seixas va veloce ed è praticamente il primo corridore ad annunciare i suoi programmi per la prima parte della stagione 2026. Programmi ambiziosi... «Abbiamo costruito il mio inizio di stagione attorno a gare in cui posso davvero esprimermi e...


L'australiano Hamish McKenzie approda al WorldTour nel 2026 dopo aver firmato un nuovo contratto biennale con il Team Jayco AlUla. Il ventunenne aveva inizialmente firmato un accordo con GreenEDGE Cycling prima della stagione 2024, dopo un'eccellente esperienza come stagista. Il...


Sebastián Mora e Robbe Ghys hanno conquistato la leadership della Sei Giorni di Rotterdam al termine della seconda serata di gare e pedalano con un giro di vantaggio sugli avversari. Mora e Ghys hanno iniziato bene la seconda giornata, vincendo...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. E torna con una retrospettiva davvero molto emozionante. Potremo rivivere, infatti, la tappa bresciana del Giro d'Italia Next Gen, scattata da Albese con...


Vingegaard sì o no? Evenepoel sì o no? L'attesa per il prossimo Giro 2026 ruota attorno a questi due fuoriclasse, e l'ex ct Davide Cassani è entrato nel dettaglio. «Il primo arrivo in salita sul Blockhaus farà male: verrà scalato...


Sabato 20 dicembre Officina Battaglin apre le porte della sua sede di Marostica per un Open Day riservato agli appassionati di ciclismo. Un'occasione rara per entrare nell'officina dove vengono costruiti a mano alcuni dei telai strada e gravel più esclusivi...


Tra pochi giorni sarà il 7 dicembre: una data epocale poichè esattamente 140 anni fa nacque l’UVI, l’Unione velocipedistica Italiana. Un po’ di storia.. Già nel 1884 si era incominciato a pensare che anche in Italia potesse nascere, sulla scia...


A chiudere la puntata numero 299 di BlaBlaBike, non perdetevi l'intervista doppia che abbiamo realizzato con Pietro Mattio e Alessandro Borgo, due talenti che hanno condiviso (insieme a Simone Gualdi) sia la vittoria di Finn ai Mondiali U23, sia una...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024