I MONDIALI ESPORTS, I RULLI ELITE E IL TRIONFO DELLA TECNOLOGIA ITALIANA

TECNICA | 28/10/2024 | 08:12
di Francesca Monzone

Nel mondo del ciclismo internazionale, l’Italia può vantare diversi brand che fanno scuola per stile, tecnologia e precisione: tra questi c’è la Elite, azienda che ha sede a Fontaniva, vicino a Cittadella in Veneto. Ad Abu Dhabi, durante i campionati del mondo di Esports, abbiamo incontrato proprio la Elite - rappresentata da Giulio Bertoldo e Marco Cavallin - che,in questa sfida altamente tecnologica, ha fornito i rulli usati gara. “


«Quello che abbiamo portato ad Abu Dhabi è il nostro prodotto migliore, si chiama Justo2 ed è interamente prodotto in Italia - ha spiegato Giulio Bertoldo - È l’unico in commercio che misura la deformazione di un albero di un materiale molto sofisticato, appositamente studiato e posto all’interno, capace di misurare alla perfezione qualunque movimento e parametro”.


Per capire meglio il funzionamento di questa macchina, bisogna entrare nei dettagli, perché nello studio che ha portato alla realizzazione di Justo2 tutto è stato misurato fino al particolare più piccolo. “C'è un sensore all'interno del rullo che misura la potenza. È un brevetto tedesco, del quale noi abbiamo la licenza. Viene  misurata la deformazione di un albero che è sagomato in un modo particolare ed è costruito con un acciaio speciale, che ha un'alta sensibilità alla deformazione e che ci garantisce di misurare potenze molto basse fino a potenze molto molto alte. Attraverso questo meccanismo, il corridore vede sul suo monitor la potenza che sviluppa sul pedale, in funzione del suo peso e della pendenza che c'è sul tracciato, variando la velocità. Quindi sottoposto a certe pressioni l’albero si torce e invia dati estremamente precisi”.

La Elite, che produce anche la maggior parte delle borracce che vediamo nelle squadre World Tour, non nasconde la propria tecnologia e a tuttoBiciweb ha voluto spiegare ogni dettaglio. «La parte sensorizzata è lunga 60-70 mm fino ad  80 mm, perché può variare da rullo a rullo a seconda della precisione e  in questi casi abbiamo una lunghezza più ampia”.

La maggior parte delle squadre del World Tour, utilizza Justo2, ma questo prodotto è perfetto anche per i cicloamatori.

«Il modello che abbiamo portato ad Abu Dhabi è per tutte le persone che vogliono fare allenamento in casa, con obiettivi di prestazione abbastanza elevati, come i cicloamatori, quelli che fanno le Gran Fondo, o gli agonisti e poi arriviamo ai corridori specializzati nel ciclismo esports”.

Solitamente, quando pensiamo ai professionisti, li immaginiamo mentre pedalano sulle strade e non su un rullo nel salotto di casa. Ma sempre di più, questo supporto, è diventato un elemento importante dell’allenamento del ciclista. «La metodologia del professionista sta cambiando per quanto riguarda gli allenamenti. Diciamo che certi lavori si possono fare molto più facilmente con i rulli che sulla strada. Quando si esce in allenamento, trovare la pendenza giusta, il percorso più adatto in quel momento diventa difficile. Ad esempio, sui rulli si fanno bene quelle che chiamavano ripetute. Per intenderci meglio, si tratta di ripetere per 10 secondi, 30 o altro, a 300 watt o 400. Questo è un esempio, poi ogni corridore ha la sua tabella”.

Il mercato va bene e il fatturato è aumento, questo però, non solo perché abbiamo avuto la pandemia e la gente non poteva allenarsi su strada. L’incremento nasce per una maggiore attenzione e richiesta da parte del pubblico e anche un prezzo  che per un prodotto top di gamma come questo non è irraggiungibile.

«Justo2 ha un costo al pubblico che si aggira sui 1.100 €  e considerando il prodotto altamente performante, è anche un prezzo abbastanza competitivo. Ma noi dobbiamo soddisfare tutti i gusti, le esigenze e tutte le tasche, offrendo sempre e comunque un prodotto interamente Made in Italy e di alta qualità. Quindi abbiamo il gamma di top, ma anche un prodotto entry level che si aggira sui 450-500 euro. E con una gamma come la nostra possiamo veramente accontare un pubblico molto vasto».

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