I VOTI DI STAGI. LA LOCOMOTORA NON SBUFFA E NON BLUFFA, MA VINCE E FA LA STORIA

I VOTI DEL DIRETTORE | 17/07/2024 | 17:41
di Pier Augusto Stagi

Richard CARAPAZ. 10 e lode. Va come una locomotora del Carchi. Non sbuffa e non bluffa, lui è uno vero, concreto e generoso, che si porta finalmente a casa ciò che si merita dall’inizio di questo Tour (non dimentichiamoci che è stato anche un giorno in giallo). Una vittoria di tappa strameritata: dopo tre tappe al Giro d’Italia e altrettante alla Vuelta, eccolo finalmente primo anche sulle strade incandescenti del Tour. Un due tre: una vittoria di tappa in almeno tutti e tre i Grandi Giri. Anche Richard entra a far parte di questo club esclusivo (ne fanno parte in 110). Corridore di talento e di valore assoluto, questa vittoria è assolutamente meritata: per lui un salto in classifica di quattro posizioni in un colpo solo.


Simon YATES. 8,5. Prova a vincere la tappa, ma sulla sua strada trova uno degli uomini più in forma di questo Tour. Fa il massimo con una condizione che è in chiaro miglioramento. Guadagna tanto tempo in classifica, guadagna una posizione nella generale: adesso è 13° a poco più di 6’ dalla decima posizione.


Enric MAS. 5,5. È una delle grandi delusioni di questo Tour, uno dei protagonisti mancati che oggi provano ad esserci. C’è, lo si vede, ma in una tappa così doveva e poteva fare di più.

Laurens DE PLUS. 6,5. Corsa d’attacco, dall’inizio alla fine, in una frazione filata via a velocità folle. Porta a casa un quarto posto di sostanza che vale ben più.

Oscar ONLEY. 7. Il 21enne britannico del Team dsm-firmenich PostNL mette in mostra una grande condizione nella terza settimana di corsa. Non è da tutti. È da corridori veri.

Guillaume MARTIN. 6,5. Vorrebbe regalare la quarta vittoria di tappa alla Francia, ma riesce a mettere assieme solo una buonissima frazione, che fa bene più alla testa che alla classifica o al palmares.

Magnus CORT. 6,5. Uomo spettacolo, uomo immagine, un corridore coi fiocchi e con i baffi: blu. Uomo “denim”: che stoffa.

Remco EVENEPOEL. 7. Mette pressione a Vingegaard, che anche oggi finisce ad inseguire sempre. Rosicchia qualche secondo, per rafforzare il suo secondo.

Tadej POGACAR. 6. Fa paura anche oggi, con una rasoiata nel finale che fa male e fa tremare i polsi al danese. Oggi gli porta via 2” con una volata maligna che è simbolo del suo modo di fare ciclismo: mai mollare.

Jonas VINGEGAARD. 5,5. Vorrebbe tirare il fiato prima delle grandi montagne, invece gli tocca tirare, anche oggi.

Giulio CICCONE. 6. Difende il suo 8° posto con i denti, dall’attacco di Derek Gee, che è lì a pochi secondi.

Biniam GIRMAY. 6,5. Difende la maglia verde e porta a casa alla fine un punticino in più: ora il suo vantaggio su Philipsen è di 33 punti.

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COMMENTI
Mas merita la sufficienza.
17 luglio 2024 17:59 ghorio
Anche quest'anno per Mas la situazione non è delle migliori. Da bravo scalatore sicuramente avrbbe dovuto far meglio. Non è al meglio della condizione, probabilmente preparazione sabgliata, ma nelle ultime tappe si è inserito nelle fughe. Certo la Movistar dovrebbe fare un esame sulla scelta degli otto corridori inviati al Tour, disponendo nella sua rosa di alcuni scalatori bravi.

Pogacar
17 luglio 2024 18:22 andy48
Magrini ha criticato Pogacar per quella volata a fine gare, classificandola come "mancanza di rispetto" nei confronti di Vingegaard. Ma siamo ad una gara ciclistica o a un funerale?

Pogacar e lo scatto
17 luglio 2024 18:24 9colli
Oggi ho sentito criticare (su Eurosport) Pogagar per lo scatto agli ultimi 200 mt dove ha guadagnato 2 secondi a VINGEGAARD. Vorrei ricordare che Mercks al Giro Italia 1974, si salvò da G.B. per soli 12 secondi..............

Xandy48
17 luglio 2024 18:35 9colli
Concordo in pieno con Te e non solo il Magro, tutti e tre hanno criticato.

9colli
17 luglio 2024 18:56 alerossi
Spiegami il paragone tra questo tour, ampiamente vinto con grande distacco, col giro 74. Come paragonare un'orata con un manzo. Se magrini, capoultras dei fan di pogacar, lo critica è perchè oggi è stato troppo eccessivo. Poteva risparmiarsi almeno oggi per il trittico finale. Il ciclismo non è calcio.

Strategia
17 luglio 2024 19:33 Arrivo1991
Pogacar sara' poco simpatico, ma ribadisce di essere piu' forte. Evitandosi magari imboscate

Carapaz
17 luglio 2024 20:04 Panassa
Mi fa piacere che abbia vinto perché è un corridore bravo e umile e sorriso simpatico.

Xalerossi .......
17 luglio 2024 20:18 9colli
......Sapientone da poltrona/divano e se tra Venerdi e Sabato va in Crisi Pogacar e perde il Tour, Vai Te a portargli l'Orata o il manzo che sia???? i Giri e/o i Tour finiscono quando passi l'Arrivo del ultima tappa.

9colli
17 luglio 2024 20:57 Buzz66
Merckx. X non s ultima lettera.
Mi scusi, non vorrei fare il professore, ma visto che si parla del più forte di tutti…

Pogacar
17 luglio 2024 20:59 berna74
non so, la critica per lo scattino mi sa tanto di cercare la pagliuzza per dire qualcosa, non mi sembra che tatticamente oggia abbia corso male, ovvio che due secondi contano il giusto per la classifica, più che altro possono andare a minare la psiche altrui in vista delle due tappe alpine, è guerra psicologica.

Magrini e Company
17 luglio 2024 23:41 SephoraAA
Hanno capito come creare discussioni...e l' unico che dà argomenti ogni giorno è Tadej...
Hanno fatto commenti inutili oggi e fuoriluogo...sullo scatto e non solo...
Se non ci fosse Pogacar di che parlerebbero?

Pogi ossessionato da Jonas!
18 luglio 2024 00:00 biglux
Comprendo tutto anche lo scattino per 2” perché Pogi sa che Vingegaard può sempre finirlo come l’anno scorso: I’m dead!

Pogacar
18 luglio 2024 07:52 Massimo
Mi ha sorpreso che sull'ultima salita Pogacar non ha cercato di riprendere Evenpoel. Come se i due fossero d'accordo per mettere più pressione a Vingegaard. Fantaciclismo o alleanza?

XBuzz66
18 luglio 2024 08:06 9colli
Giusto, ho fatto un errore non voluto, nella tastiera del pc la S e La X sono accanto.

Massimo
18 luglio 2024 11:52 GianEnri
Hai detto giusto. Era la Visma che doveva chiudere su Remco. Chiaramente Remco e Pogi sono alleati nel triello contro Vingegaard.

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