L'ORA DEL PASTO. IL MITO DELLA VELOCITA'? SI', C'E' SPAZIO ANCHE PER COPPI

LIBRI | 25/04/2024 | 08:13
di Marco Pastonesi

Una Bianchi da pista. Del 1946. Scatto fisso, misure 90x160, ruote a 32 raggi, gabbiette ai pedali. E quel colore, tra l’azzurro e il verde, acqua, seducente. Apparteneva a Fausto Coppi. Da Coppi in dono a un albergatore, dall’albergatore in vendita a Tarcisio Persegona, da Persegona in prestito al Museo dei campionissimi di Novi Ligure. E riprodotta sulla pagina 233 del volume “Il mito della velocità”, arte, motori e società nell’Italia del ‘900. L’unica bici fra auto e moto, aerei ed elicotteri.


Coppi era un fuoriclasse anche da pistard nella prova più da stradisti: l’inseguimento. Due titoli mondiali (1947 e 1951) e cinque italiani (1940, 1941, 1942, 1946 e 1947). Più il record dell’ora (45,798 il 7 novembre 1942 al Vigorelli). Più una Sei Giorni (a Buenos Aires, nel velodromo amico del suo compagno, l’argentino Jorge Batiz). Nell’inseguimento vanta un record straordinario: 84 sfide conquistate su 95 disputate, e 28 volte raggiungendo l’avversario prima della fine, come una vittoria per ko nel pugilato. Non solo li inseguiva, gli avversari, ma li ruminava e l’inghiottiva.


La velocità è un concetto relativo. C’è velocità e velocità. Trenta all’ora su strada è una velocità di sicurezza, anche per un’auto considerando le bici, trenta all’ora in garage è la scena di un film. La velocità di una Alfa Romeo Gran Premio Tipo 159 Alfetta del 1951 (pagina 51) è meno della metà di quella dell’idrovolante C29 Fiat del 1929 (pagina 163). La velocità della Ferrari 250 Testa Rossa del 1957, ma in versione modellino della Burago in scala 1:18, corrisponde a quella del braccio di chi la sposta o alla fantasia di chi la immagina.

La velocità è silenziosa, come canta Paolo Conte. La velocità è una forma di estasi, come filosofeggiava Milan Kundera. La velocità può essere perfino lenta. La velocità è una volata e un traguardo, una schiavitù e una dipendenza, un brivido di ebbrezza e un pericolo di vita. Nel libro pubblicato da Giunti nel 2008, curato da Eugenio Martera e Patrizia Pietrogrande, acquistabile (allora) a 48 euro, e donato da Giuseppe Castelnovi alla Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza, si approfondisce

il concetto di velocità anche nel cinema e nella moda, nel design e nella fisica nucleare.

Di ciclismo, oltre alla bici da pista di Coppi, compaiono anche due maglie: quella biancoceleste della Bianchi del 1946 e quella iridata di campione del mondo del 1953. Tutt’e due di Coppi. E tutt’e due patrimonio del Museo di Casa Coppi a Castellania. A differenza della bici da pista, queste due maglie di lana apparentemente infeltrita sembrano stare in surplace, immobili non solo in una cornice e sotto il vetro, ma anche nel tempo. A braccia aperte. Come nell’attimo in cui si supera la linea d’arrivo, istantaneamente fermi per la foto-ricordo, per quel momento di gloria, eterno e infinito.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Parla ancora uruguaiano il traguardo di Huzhu che, dopo la vittoria nel 2024 di Eric Fagundez, quest'anno ha visto trionfare al Tour of Magnificent Qinghai un altro rappresentante della nazione sudamericana, ossia Guillermo Silva. L'alfiere della Caja Rural-Seguros RGA,...


Anna Van Der Breggen mancava al Giro da 4 anni, si era ritirata da vincitrice ed ora è tornata con la voglia di viversi appieno una delle sue corse preferite. Proprio in rosa a Cormons aveva parlato del suo ritiro...


Se non fossimo nel Nord della Francia, la Valenciennes-Dunkerque (178, 3 i km da percorrere) sarebbe tappa perfetta per i velocisti, anche alla luce dei soli 800 metri di dislivello da affrontare. Che restano i logici favoriti ma... anche oggi...


Nei giorni scorsi vi abbiamo proposto un’intervista in cui Giorgia Bronzini ci ha svelato le ambizioni della Human Powered Health che sta guidando dall’ammiraglia al Giro d’Italia Women. Alla direttrice sportiva emiliana abbiamo chiesto anche un parere sullo stato del...


La carovana del Giro Women non perde tempo e propone già nella seconda giornata di gara una tappa veramente interessante che chiamerà a raccolta tutte le pretendenti alla generale. La Clusone – Aprica di 92 km, con 1.400 metri di...


A differenza di quanto accaduto sabato nella prima tappa del Tour de France, Remco Evenepoel ha superato la seconda tappa senza problemi e questo lo rende sereno. I rivali, Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard si sono aggiudicati qualche secondo di...


Jonas Vingegaard si è preparato bene per questo Tour ed è pronto a sfidare Tadej Pogacar su tutti i terreni offerti dalla corsa gialla. Così come avevamo visto al Delfinato, anche nella tappa di ieri, con arrivo a Boulogne sur...


È iniziata il 29 gennaio la stagione, la prima con la maglia della Unibet Tietema Rockets, di Giovanni Carboni e da allora il nativo di Fano si è preso davvero pochissime pause. Quasi senza soluzione di continuità il suo...


Il Team F.lli Giorgi esce di scena. Alla soglia dei trent'anni di attività (1996 la prima affiliazione) la celebre formazione della categoria juniores chiude i battenti a fine stagione. Un altro pezzo di storia scrive la parola fine. Carlo Giorgi...


Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla seconda tappa del Tour de France. 2: MVDP E IL NUMERO MAGICO DELL'ALPECINMathieu Van der Poel ha ottenuto la sua seconda vittoria al Tour in questa2a tappa. Aveva già vinto una...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024