IMOGEN COTTER SI FERMA: «I SORPASSI DELLE AUTO IN ALLENAMENTO MI FANNO PIANGERE E IN GARA NON SONO FELICE, VOGLIO VIVERE IL CICLISMO TRANQUILLAMENTE»

DONNE | 16/04/2024 | 08:09
di Luca Galimberti

Imogen Cotter lascia con effetto immediato il ciclismo agonistico. La 30enne, campionessa nazionale d’Irlanda nel 2021 e da quest’anno compagna di squadra di Sara Casasola al Team Hess Cycling, ha ufficializzato la sua decisione in un lungo post sulle proprie pagine social.


Con grande forza di volontà e molti sacrifici, Cotter era tornata in gruppo dopo il terribile incidente del gennaio 2022 quando, impegnata in allenamento in Spagna, fu investita da un’auto: dieci mesi dopo partecipò al Giro dell’Emilia concludendolo in quarantaduesima posizione; lo scorso anno arrivò ad un passo dal podio nel campionato irlandese a cronometro e a gennaio di quest’anno si era presentata al via delle gare spagnole.


La decisione di dire stop è maturata dagli albori di questa stagione, come spiega la stessa Imogen nel messaggio ai tifosi: «Mentre questa stagione iniziava, mi sono resa conto che le gare non mi rendevano più felice ma ansiosa e spaventata. Molte volte durante gli allenamenti mi sono ritrovata a piangere a bordo strada dopo aver subìto dei sorpassi ravvicinati e così ho iniziato a chiedermi perché mi stessi mettendo in una situazione del genere, non sono quasi morta 2 anni fa solo per trascorrere le mie giornate su questo pianeta sentendomi infelice, abbiamo solo una vita. Da allora ho capito che era il momento di cambiare. In molti dubitavano che potessi tornare in gruppo dopo l’incidente ma io ci sono riuscita, sono orgogliosa dei risultati che ho ottenuto in bici ma ancora di più di aver avuto la forza mentale per prendere la decisione di smettere».

La ragazza della contea di Clare aggiunge: «Amo ancora pedalare e la bici rimarrà per sempre una parte importante della mia vita ma ora voglio vivere il ciclismo in modo più tranquillo».

Imogen, che in questi anni è diventata testimonial di molte campagne per la sicurezza, conclude ringraziando i famigliari, il compagno, il team Hess per il supporto e saluta con queste parole: «Sono impaziente di vedere quali altre avventure mi porterà la mia bici nei prossimi tempi, fuori dal gruppo».

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COMMENTI
Due cose diverse
16 aprile 2024 15:58 Angliru
Che possa aver paura dopo l'incidente ci sta,a qui mi sembra abbia ben altri problemi. Perche' se una persona si mette a piangere perche' le auto le passano accanto, non e' sicuramente una cosa normale

Non Voglio fare il dottore
16 aprile 2024 21:46 JeanRobic
Ma da come la racconta credo ci sia alla base uno stress post-traumatico di qualche tipo, un disturbo d'ansia che andrebbe valutato con un professionista. Comunque è una decisione sua e sembra non abbia particolari rimpianti.

Comprrensibile
17 aprile 2024 16:34 Malcom
Ovviamente l'incidente le ha creato un trauma e ogni volta che viene sorpassata da un auto le torna in mente l'incidente e ha paura. Le ammiraglie probabilmente le fanno lo stesso effetto e aggiungiamo ci le cadute sempre più frequenti e per fortuna non è in Italia dove i ciclisti sono odiati dagli automobilisti per colpa di certi politici e del dibattito sulle ciclabili. Ho avuto un esperienza simile e vado spesso in bici. A differenza sua ho superato il trauma avendo un altro carattere verosimilmente più forte. Io di fronte a certi comportamenti provo forte rabbia e non sconforto inoltre odio panico e condizionamenti . Tuttavia la capisco. In tre se ho ven capito ha 30 anni e quindi sarebbero gli ultimi anni da Professionista.

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