CICLISMO CAMPANO IN TANDEM CON DAMIANO

TUTTOBICI | 27/02/2024 | 08:12
di Gian Paolo Porreca

Non ci risulta spontaneo, scrivere di buona lena e a maniche rimboccate di ciclismo da massimi sistemi - sia pure nell’aria il San Va­len­tino dei venti anni dalla tragedia di Marco Pan­ta­ni -, qui a casa nostra, per febbraio 2024.


Di ciclismo a casa nostra, qui dove patiamo lo stato di sussistenza di uno sport dismesso - Napoli/Campania, Sud medio alto - di febbraio 2024, continua a tenere alto un gonfalone virtuale, ogni mattina, solo soltanto Angelo Damiano, la me­­daglia d’oro napoletana nel tan­dem con Sergio Bian­chet­to, alle Olimpiadi di Tokyo 1964.


Anzi, lui solo più che a raccontarci, diciamo viene me­glio a ridestarci provocatoriamente dalla rassegnata nonchalance e dal nostro perduto amore, con quel “buongiorno” gentilissimo quotidiano, che ci dedica da mesi su Whatsapp.

Angelo Damiano, 85 anni e an­cora con il fratello minore Pasquale, anzi ‘Pasqualino’, un incedere in bici mattutino e quotidiano, da San Giorgio a Cremano, hinterland di Na­po­li metropoli, con quel “buon­giorno” e uno sticker come fosse il buon caffè e il primo colpo di pedale, rivolto agli amici ubiquitari e campano-me­ridionali in primis del ciclismo….

Il nostro caro Angelo, e a fron­te sua invece il silenzio assordante di un contesto che continua qui ad equivocare sul ciclismo e sul suo valore.

L’abbiamo già scritto, e ci ri­petiamo a caratteri cubitali, ma il Giro d’Italia a Napoli - per il terzo anno consecutivo - non ha generato una vocazione agonistica o suggerito un tema in classe, o acceso una sensibilità per il ciclismo che si misuri sulle righe di un qualsiasi quotidiano locale che sia uno. E noi allora ci applichiamo - per spirito di servizio - a febbraio 2024, a fronte della impopolarità che abbiamo già nobilmente conquistato sul cam­po, a lanciare ancora ipotesi di incentivo per la cultura del ciclismo a Na­poli.

Da queste parti, ha vigore pie­no l’idea che il ciclismo a Na­poli sia santificato sic et simpliciter con la ennesima rappresentazione scenografica in mon­dovisione del nostro ul­tra­fortunato paesaggio: Cam­pi Fle­grei, Ischia, Capri, Sor­ren­to, Amalfi, Posillipo, Via Ca­­rac­ciolo. Ma in questa ri­presa dall’alto dell’elicottero qual è stato vossignoria il ruo­lo portante e la vittoria del ci­clismo? Basterebbe mandare in onda il documentario ulteriore di un imbonitore noto. E quale invece il promo per il ciclismo e per la sua cultura sul territorio? Chi è stato mai Thomas De Gendt per la me­moria di Napoli?  Forse un centrocampista belga in scadenza di contratto?

Il ciclismo di passaggio costosissimo non è altro, ci sembra, che un fiore all’occhiello, un ga­rofano rosa, una sfilata im­produttiva. Una passerella di alta moda che ci lascerà ennesimamente in jeans sdruciti, metaforicamente.

E di febbraio 2024, allora, ci diciamo e ribadiamo alle istituzioni che non si può aspettare sempre un maggio per addobbare una pseudo festa di piazza con il coreografico ciclismo.

E se abbiamo proposto l’anno scorso - senza nessun riscontro - la riedizione di un Giro di Campania, forse questo di difficile collocazione nel ca­len­dario UCI, di febbraio 2024 lanciamo l’idea di riaccendere di marzo le luci del ci­clismo che conta, in Cam­pa­nia. Con il re­cupero nel 2025, sul nostro ter­ritorio, di quella magica Tirreno - Adriatico che guida da una antica storia la primavera in bicicletta al co­mando.

La “Tirreno” nuovamente al rientro sui nostri lidi, nel 2025, dopo aver conosciuto in passato Forio d’Ischia, Bacoli, Pom­pei, San Giuseppe Ve­su­viano, Baia Domizia e tanto a lungo e mirabilmente - a ca­vallo del 2000, con Carmine Castellano, quanti ricordi, ma noi non pos­sediamo più il fia­to degli aedi - Sorrento e la sua costiera.

Possibile che a nessun Am­mi­nistratore, a nessuna Isti­tu­zio­ne locale, a nessun Parco tu­ristico e paesaggistico, interessi legare il proprio nome ad un evento di ciclismo internazionale - in fondo, da ribalta TV pari al Giro - come la Tir­reno - Adriatico? E ratificando un progetto che si ancori però al territorio regionale, e alla sua base ciclistica augurabilmente, per più anni?

Di febbraio 2024, orsù, sursum corda come ci ammonisce licealmente Angelo Da­mia­no, ci si cominci a pensare sin da ora per la prossima stagione. Adesso. Perché il ciclismo non resti qui da noi, a val­le del Ga­rigliano, una Be­fana che si di­legua sgaiattolando senza traccia, neanche di carbone. Come il Giro d’I­ta­lia - se e fin quando passa - semel in anno.

da tuttoBICI di febbraio

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tutto pronto per la randonnèe NOVE COLLI AL COLLE evento non competitivo che oggi scatterà domani, 3 luglio, alle ore 17.00 da Oggiono in provincia di Lecco. L'iniziativa, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, è promosso dal Velo Club...


Egregio direttore, sono Gilberto Riaresi, un appassionato di ciclismo che segue, come secondo allenatore, una squadra giovanile lombarda della categoria allievi. Le scrivo questo messaggio perché vorrei partecipare al dibattito in corso sul suo giornale riguardo agli Swatt e...


E’ rimasto nella quieta di San Pellegrino Terme, la sua casa da sempre. Ivan Gotti è uguale a quando correva, nella gentilezza, nella timidezza, nella vita semplice. Lo incontri e ti racconta di sé, dei lavori in casa per sistemare...


Subito dopo il successo tricolore (il sesto in linea, il terzo consecutivo) Elisa Longo Borghini ha concesso una densa intervista alla nostra Giulia De Maio per raccontare ogni sfaccettatura della sua gioia per il risultato del weekend, compreso un enorme...


Dopo essere giunta terza nella classifica assoluta del campionato italiano su strada di Darfo Boario Terme e aver indossato la maglia tricolore destinata alla campionessa nazionale U23, Eleonora Ciabocco si appresta a partecipare al Giro d’Italia Women che domenica inizierà...


C'è ancora qualcosa da scoprire su Fausto Coppi? La risposta - ovviamente un sì - è contenuta in un libro di ormai imminente uscita: Fausto, il mio Coppi. Storia di un amore in salita nel diario della moglie Bruna,  ...


Saranno 11 i corridori italiani al Tour de France, tre in più rispetto allo scorso anno e correranno per 8 diverse squadre del World Tour. Il corridore che tutti aspettano è Jonathan Milan, che con la Lidl-Trek cercherà di vincere...


Sono tanti i corridori italiani che hanno scritto pagine eroiche del ciclismo e tra questi è impossibile non ricordare Claudio Chiappucci, che con le sue fughe e i suoi attacchi in salita incollava davanti alla televisione tutto il pubblico del...


Nel 2024, in Italia, sono stati pubblicati più di 85mila titoli di libri. Significa quasi 240 titoli nuovi ogni giorno, compresi Capodanno e Ferragosto. Una enormità di libri per una minoranza di lettori. Eppure ci sono almeno cinque buone ragioni...


Un tornante dopo l’altro fino alla cima brulla e arida del Mont Ventoux, la “bestia della Provenza”. Quasi 21 chilometri di salita con pendenze fino al 20%, sotto il sole d’estate e sopra un paesaggio lunare. È qui, nella tappa...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024