FAUSTO COPPI ED EGIDIO, AMICI PER SEMPRE

STORIA | 07/01/2024 | 08:12
di Giorgio Viberti

Da oltre 60 anni, nei primi giorni di gennaio, la memoria dei ciclofili, e non solo, corre a quella maledetta mattina degli albori del 1960, quando Fausto Coppi ci lasciò a soli 40 anni per una forma di malaria non diagnosticata. L'Airone distese le ali e volò via.


Ogni anno a gennaio si rincorrono i ricordi, gli aneddoti, le celebrazioni e la nostalgia del Campionissimo, un fuoriclasse e un personaggio che resta attualissimo malgrado sia passato tanto tempo, eternato dalle sue straordinarie imprese di corridore, dalla sua vita rivoluzionaria e da una morte assurda e prematura.


Ma questa volta, alle consuete e puntuali manifestazioni in memoria da parte della "sua" Castellania, ho potuto aggiungere un inedito e struggente aneddoto sulla vita di Fausto, una storia commovente e appassionante. Me l'ha trasmessa, e di questo lo ringrazio, il mio amico Fabio Fossati, classe 1951, ex cestista in Serie A, poi allenatore e ct sempre ad altissimo livello, infine mental coach anche alla Virtus Bologna, nonché apprezzato scrittore.

"Giorgio - mi ha scritto Fabio pochi giorni fa -, ho una bellissima storia di Coppi con mio padre, che mi raccontava spesso di lui perché erano amicissimi. E a chi potevo mai regalarla se non a te?".

L'intreccio è splendido e toccante. Coppi ed Egidio Fossati, classe 1921 (dunque 2 anni più giovane di Fausto), papà di Fabio, si conobbero sotto le armi, da prigionieri degli inglesi a Blida, in Algeria, durante la Seconda Guerra Mondiale. Racconta Fabio Fossati: "Parlartene mi emoziona ancora perché papà e Fausto erano diventati molto amici, un legame fraterno nato nei campi di prigionia. A Blida gli inglesi li facevano lavorare con i camion, Fausto guidava e papà gli era sempre al fianco come secondo autista. Coppi aveva trovato in Africa una cagnolina e se la portava spesso anche sul camion, affidandola a mio padre mentre guidava, quasi un simbolo della loro amicizia. Erano prigionieri e disperati, non sapevano come sarebbe andata a finire quella guerra, perdipiù presero entrambi la malaria per la quale stettero molto male, mio padre anche per molti anni dopo essere tornato in Italia. Papà mi avrebbe poi detto che secondo lui era stata proprio quella malaria presa in Algeria a portarsi via Fausto".

C'era anche Egidio Fossati con Fausto Coppi quando il Campionissimo il 1° febbraio 1945 riuscì a imbarcarsi sul piroscafo Città di Orano in partenza da Algeri e diretto a Napoli, nell'Italia del Sud ormai controllata dagli Alleati. Fausto ed Egidio si salutarono, ripromettendosi di rivedersi presto. "La mia famiglia però stava a Lissone, in Brianza - ricorda Fabio, che sarebbe nato solo qualche anno più tardi - e allora spostarsi non era facile. E poi mio padre, che aveva perso rapidamente tutti i capelli, si vergognava di farsi vedere calvo dalla gente e si rinchiuse un po' in se stesso, nonostante Coppi l'avesse cercato più volte".

Ma l'amicizia per Fausto fu più forte della ritrosia e del pudore. "Ero ancora un bimbo - aggiunge Fabio - quando papà mi portò con sè a vedere una Coppa Bernocchi a cronometro -, quindi era nel 1954 o nel 1956, le uniche due edizioni della corsa lombarda che si disputarono contro il tempo -. Aveva deciso di andarci per rivedere Coppi e quando da bordo strada lo vide arrivare e passare si mise a piangere e a urlare: Blida, Fausto, Blidaaaa!!! Incredibilmente Coppi, pur nel frastuono dei tifosi, sentì come familiare quella voce e riconobbe mio padre: Egidio, amico mio!!! gli rispose voltandosi ma continuando la sua corsa... Ancora adesso, dopo quasi 70 anni, mi viene da piangere ripensando a quel momento".

I due compagni di prigionia, dopo anni, si erano finalmente ritrovati. "Da allora per me Coppi è sempre stato un mito - conclude Fabio Fossati -. Ricordo che quando Fausto morì, in quel modo così assurdo nel 1960, mio padre pianse per un giorno intero. Non sapeva darsi pace per aver perso di nuovo e per sempre un caro amico da poco ritrovato. Per me ancora oggi sentire parlare di Coppi è come rivivere e rivedere mio padre, la loro amicizia, le terribili e magnifiche avventure che avevano condiviso e che papà mi raccontava spesso. E finché vivrò Coppi resterà immortale nella mia memoria, proprio come mio padre". 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È sempre stato un ragazzo misurato e lo è ancora oggi che è un uomo. Stefano Casagranda, classe 1973, buon corridore professionista per sette stagioni, con le maglie di Riso Scotti MG-Boys e Amica Chips, Alessio e Saeco, quattro vittorie...


Come annunciato nei giorni scorsi, in vista del Tour de France oggi c’è stato l’incontro della Soudal-Quick Step con la stampa. I riflettori erano puntati tutti su Remco Evenepoel, che ha spiegato le sue ambizioni per questa Grande Boycle che...


Amalie Dideriksen è la prima leader della Volta a Portugal feminina che oggi ha preso il via da Porto per raggiungere il traguardo di Esposende. La danese della Cofdis si è imposta in volata battendo la neozelandese Michaela Drummond (Arkea...


Sono 64 in totale i corridori che hanno vinto in carriera almeno una volta il Tour de France nelle 104 edizioni effettivamente assegnate, in rappresentanza di 15 nazioni. La Francia padrona di casa guida la classifica all-time con 36 affermazioni,...


L'UCI ha rivelato oggi i suoi programmi di lotta contro il doping e le frodi tecnologiche che attuerà per il prossimo Tour de France (5-27 luglio). Il programma antidoping completo dispiegato al Grand Tour di Francia sarà guidato dall'Agenzia Internazionale...


Nel vasto e affascinante mondo del ciclismo, ci sono vittorie che vanno oltre il mero risultato sportivo, assumendo il sapore di un riscatto, di un'affermazione personale contro ogni pronostico. Due di queste imprese, distanti nel tempo ma unite da un...


Tutto pronto per la randonnèe NOVE COLLI AL COLLE evento non competitivo che oggi scatterà domani, 3 luglio, alle ore 17.00 da Oggiono in provincia di Lecco. L'iniziativa, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, è promosso dal Velo Club...


Egregio direttore, sono Gilberto Riaresi, un appassionato di ciclismo che segue, come secondo allenatore, una squadra giovanile lombarda della categoria allievi. Le scrivo questo messaggio perché vorrei partecipare al dibattito in corso sul suo giornale riguardo agli Swatt e...


E’ rimasto nella quieta di San Pellegrino Terme, la sua casa da sempre. Ivan Gotti è uguale a quando correva, nella gentilezza, nella timidezza, nella vita semplice. Lo incontri e ti racconta di sé, dei lavori in casa per sistemare...


Subito dopo il successo tricolore (il sesto in linea, il terzo consecutivo) Elisa Longo Borghini ha concesso una densa intervista alla nostra Giulia De Maio per raccontare ogni sfaccettatura della sua gioia per il risultato del weekend, compreso un enorme...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024