BEAT YESTERDAY. IL TRIATHLON DI CRISTINA NUTI: «ESSERE UTILE A ME E AGLI ALTRI»

NEWS | 10/12/2022 | 08:18
di Pier Augusto Stagi

L’hanno premiata, ma non si sente assolutamente la migliore, tutt’al più la più fortunata. Anche nelle situazioni difficili, esiste una gradualità. Puoi essere affetta da sclerosi multipla, ma puoi medicare la situazione con farmaci e attività sportiva, anche se alla base di tutto, per dirla con Cristina Nuti «occorre una buona dose di fortuna, perché sarebbe un errore far passare il messaggio: se vuoi, puoi. Questo non è vero, questo non è giusto per chi è meno fortunato di me e per tanti che si trovano a vivere la mia stessa situazione».


L’hanno premiata con il Beat Yesterday Awards di Garmin il 2 dicembre scorso. Cristina Nuti, 50 anni compiuti quest’anno, milanese di San Donato, è chiaramente felice per questo riconoscimento, ma quello che a lei sta più a cuore è raccontare la sua storia, che non vuole essere quella di una eroina, ma di una donna che affetta da sclerosi ha saputo correre e concludere una gara di Triathlon. «È probabile che sia l’unica in Italia e in Europa, mi risulta che ce ne sia una negli Stati Uniti - ci racconta -, ma questo riconoscimento l’ho preso più che volentieri per mandare un messaggio a quanti si trovano in una situazione anche più grave e complessa della mia. Dopo una prima fase molto difficile e dolorosa, adesso sto discretamente bene. Diciamo che vivo piuttosto bene, sotto controllo, ma senza tanti patemi. Ma le storie non sono tutte uguali, purtroppo».


La malattia diagnosticata nel 2008, le prime corse a piedi nel 2017. Prima le maratone e poi, dal 2019, il Triathlon. «La molla è stata proprio la malattia, oltre ad una serie di accadimenti personali: separazione, perdita del lavoro e altre cose che preferirei non elencare. Diciamo che tra il 2013 e il 2014 mi è successo un po’ di tutto. Pensi che avevo anche una bellissima cagnolona che mi ha lasciato anche lei. Ero sola, e mi sono dovuta reinventare. Con calma, con pazienza, mettendo in fila i pensieri e le priorità. La prima? Alzarsi dal letto. Fare quel primo passo: difficile, duro, doloroso».

Oggi Cristina lavora in una multinazionale americana, la Dell Tecnologies, come marketing manager a livello europeo, ma la sua rinascita, il suo tornare in gruppo non è stato assolutamente facile. «Proprio così, la prima cosa che ho fatto è stata quella di trovare un gruppo di corsa a Milano – ricorda -, composto da sole ragazze. È stato un modo per resettare tutto e ricominciare daccapo. Un modo per trovare nuove amicizie, nuovi modi di stare assieme. Per quanto riguarda la competizione, ho cominciato per gradi: all’inizio 5 km, poi 10, poi la Maratona di Milano nel 2017 e da lì in poi altre nove. I tempi? Non sono importanti, quello che conta è correre e arrivare, in ogni caso sono sulle 4 ore e 10 minuti. Come è nata la passione per il Triathlon? Come spesso accade, per puro caso. Nel 2018 ero andata a vedere una gara di Triathlon sprint a Milano e mi sono detta: adesso ci provo anch’io. È troppo divertente! Piccolo dettaglio: non sapevo nuotare».

A gennaio 2019 ha iniziato a prendere lezioni di nuoto e a giugno era pronta per fare la prima gara di sprint. «In sei mesi più che imparato mi sono tolta la paura dell’acqua - dice -: galleggiavo. Nuotavo da piccola, poi mi sono spaventata e ho avuto una pausa di riflessione durata circa 40 anni, ma con determinazione sono riuscita a mettermi tutto alle spalle, anche la paura dell’acqua. La prima gara di Triathlon a Milano, all’Idroscalo. Ricordo che ho fatto le prime bracciate a stile libero, fin quando le alghe non si sono impossessate delle mie braccia come dei mostri marini e allora mi sono girata a dorso e con quello stile ho finito. Il Covid, come potete bene immaginare, ha fermato e rallentato un po’ tutto questo mio processo di crescita. L’anno scorso, però, ho fatto il primo olimpico, sempre a giugno a Milano, mentre a settembre ho corso il primo mezzo Ironman. Quest’anno ho fatto il secondo mezzo Ironman e a luglio il primo e vero Ironman, a Klagenfurt».

Garmin segue Cristina, e lei scrive la sua storia a Garmin, per il Beat Yesterday. «Poi incontro alcuni dirigenti di Garmin a Cervia e mi dicono che sono rimasti colpiti dalla mia storia - ci racconta -, io spiego loro che tutto questo era stato possibile da una malattia che mi ha permesso di farlo, che sono in ogni caso fortunata. Ho la fortuna di allenarmi costantemente tutti i giorni, con sedute di allenamento molto importanti. E poi c’è la dieta priva di tante cose; alimenti infiammatori come il Nikel, è dappertutto, e bisogna lasciarli perdere. Poi dopo ho scoperto di essere intollerante al glutine e al latte, ma anche che tutte le farine e il sale fanno alzare lo stato infiammatorio. Al momento, non sto prendendo farmaci, ma ne ho presi. Sono monitorata costantemente, con esami periodici e check-up annuale».

Da ragazzina amava il tennis, pensava di essere anche portata e uno dei suoi sogni era quello di giocare a livello agonistico ma la mamma temeva che questo l’avrebbe distolta dallo studio. Oggi va di corsa, e si fa in tre: il prossimo obiettivo è la lunga distanza e sempre con il Triathlon. «La testa dura l’ho sempre avuta - aggiunge lei con un sorriso luminosissimo -, anche se come le ho detto il messaggio non vuole essere assolutamente: se vuoi, puoi. Anche perché spesso e volentieri non puoi o non riesci perché il tuo fisico magari è in una situazione peggiore del mio e non risponde. Però se vuoi ci provi, vedi dove arrivi ed hai già vinto. È questo il messaggio che voglio dare. Spesso e volentieri, per certe persone che sono in una situazione molto più complicata della mia, fare divano-cucina è già un successo. Anche per me non è stato facile, quando sono stata in ospedale è stata durissima. Se dai retta alla testa sei fritta. Il messaggio non è fare l’Ironman, ma provare a fare un passo in più. Difatti diverse persone mi hanno scritto. Una ragazza ha cominciato ad andare in bicicletta, un papà mi ha scritto che la sua bimba ha cominciato a fare atletica. Era questo il mio scopo: essere utile a me stessa e agli altri. Ormai è risaputo: fare del bene fa bene. Basta un passo in più».

GIA' PUBBLICATI

BEAT YESTERDAY. SABRINA SCHILLACI: «LA MIA VITA E' IN SALITA? ALLORA VOGLIO PEDALARLA»

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Elisa Balsamo ha battuto un colpo, anzi due. Questo è l’attacco scelto dalla cuneese della Lidl Trek, che da grande vorrebbe lavorare come giornalista, per questo pezzo dedicato al suo inizio di stagione. La 26enne laureata in Lettere moderne e...


Molto spesso ci capita di parlare coi corridori o coi loro dirigenti e direttori sportivi. Meno spesso capita di accendere i riflettori sulla preparazione di ieri e di oggi. Sabato scorso abbiamo approfittato del convegno Centro Ricerche Mapei Sport per...


Gianni Rossi, di anonimo, ha solo – ed è un paradosso – nome e cognome, che suonano così comuni da sembrare uno pseudonimo. Ma tutto il resto è speciale. La sua voglia, la sua curiosità. La sua effervescenza, la sua...


La pianta della città di Milano attraversata da tante linee colorate potrebbe far pensare alla Metropolitana ma, quella che vi proponiamo in copertina, non è la mappa dei treni del capoluogo lombardo bensì lo schema della “Bicipolitana” o, più correttamente,...


Un progetto sportivo ma soprattutto culturale, un interscambio che offra a tanti ragazzi la possibilità di fare esperienza in un Paese diverso, con background e culture differenti: la Bustese Olonia, storica formazione juniores lombarda, e la Fundacion Contador, nella fattispecie...


Reduce da altre due medaglie ai Mondiali di paraciclismo su pista a Rio de Janeiro, che proseguono la serie di podi iridati innescata a Glasgow tra inseguimento, scratch e omnium, la classe '96 Claudia Cretti è ufficialmente tra i cinque...


Concluso il primo trimestre con quattro successi ottenuti in Sudamerica, la Petrolike Forte Sidermec ritorna  a correre in Europa, più precisamente in Italia, dove parteciperà a: Giro del Belvedere (1/4), Gran Premio Recioto (2/4), Trofeo Piva (7/4), Giro d'Abruzzo (9/4...


Dopo le prime due edizioni che hanno marcato un crescente successo, anche nel 2024 il Giro della Franciacorta, abbinato al Gran Premio Ecotek e al Gran Premio MC Assistance, tornerà ad essere uno degli appuntamenti più attesi ed affascinanti del...


Natale coi tuoi, Pasquetta a Cantù. Lunedì primo aprile nella città comasca nota nel mondo per la produzione di mobili ci sarà un grande show ciclistico dedicato alla categoria juniores. In mattinata i maschi juniores disputeranno la quarantaquattresima Coppa Città...


Con Belleri in stato di grazia e un gruppo più che mai motivato l’Hopplà Petroli Firenze Don Camillo si candida a ruolo di favorita per le gare del prossimo fine settimana. Sarà un lungo week-end che culminerà martedì 2 aprile...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi