Giro, finalmente arrivano le montagne

| 24/05/2008 | 10:11
Dopo due giorni a completo beneficio delle ruote veloci del gruppo, cambia completamente la musica in questa quattordicesima tappa che va da Verona all’Alpe di Pampeago. Verona ripropone ancora, a distanza di un anno, il magnifico complesso scenografico di Piazza Bra con l’Arena, che questa volta ospita la partenza. L’itinerario si indirizza per Stal lavena e Cerro Veronese, nella terra di Damiano Cunego, per giungere a Fosse, il punto più alto dei rilievi che connotano la parte iniziale della tappa. Dopo la discesa, ad Avio, si entra in provincia di Trento e si prosegue per Mori, Aldeno e quindi lo strappo di Vigolo Vattaro per scendere nel la Valsugana e costeggiare il lago di Caldonazzo ed il noto centro turistico di Levico Terme. Da Borgo Valsugana inizia una salita vera, dura, verso i 2047 metri del Passo Manghen. Dopo la di scesa, superata Molino di Fiemme e Ca­valese, il capoluogo della Val di Fiemme, da Tesero ha inizio la salita verso i 1740 metri dell’Alpe di Pampeago. Oramai un classico negli arrivi in salita del Giro d’Italia perché, dopo la prima volta nel 1998, è la quarta volta che il Giro d’Italia fissa un traguardo in questa magnifica località. Dopo il successo di Tonkov su Pantani nel 1998 è Pantani ad affermarsi, in solitario, nel 1999. Successo per Simoni nel 2003 con indosso la maglia rosa fra il tripudio della sua gente. da Guida al Giro d'Italia in reegalo con tuttoBICI di maggio, in edicola
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