AIRACE 2022. COVILI: «USCITO BENE DAL GIRO, ORA SI PUNTA ALLE PRIME POSIZIONI»

PROFESSIONISTI | 05/06/2022 | 08:10
di Carlo Malvestio

Luca Covili sta, settimana dopo settimana, ritagliandosi uno spazio sempre più importante all’interno della Bardiani-CSF-Faizanè. Dal Giro d’Italia è arrivata una conferma importante, con il 6° posto nella tappa di Cogne e il 24° posto in classifica generale a scacciare gli ultimi brutti ricordi che aveva della Corsa Rosa, l’esclusione per tempo massimo nella crono inaugurale di Palermo nel 2020 e poi la mancata convocazione nel 2021.


«Stanco dopo il Giro? In realtà non troppo, credo di essere uscito con una buona gamba – racconta il corridore di Pavullo nel Frignano a tuttobiciweb -. Il Giro mi ha dato buoni riscontri, non mi aspettavo di andare così bene, deve essere un punto di partenza e spero di continuare così».


All’Adriatica Ionica Race 2022 ha spazio per provare a dare continuità di risultati. I segnali arrivati dopo la prima tappa di Monfalcone sono incoraggianti, dal momento che il classe 1997 è stato tra i più brillanti salendo verso San Michele del Carso, provando poi a mettere in difficoltà il gruppo in discesa. «L'altro giorno al Giro dell'Appennino stavo bene ma mi è venuta una piccola congestione, forse a causa dell'acqua fredda, che mi ha costretto a rimanere nelle retrovie. Peccato, ma spero di rifarmi qui all'Adriatica Ionica Race, oggi capirò quali potranno essere le mie ambizioni sul Monte Grappa».

Con lui e Filippo Zana, la squadra dei Reverberi ha buone possibilità di fare bene in classifica generale: «Partiamo sempre per vincere, in questa corsa abbiamo la possibilità di puntare a risultati importanti e ottenerli sarebbe importante da un punto di vista personale ma anche per la squadra – ha ammesso ancora Covili -. Anche se il livello può non sembra altissimo, posso assicurare che in gara si va davvero forte e non c'è spazio per respirare».

Senza tanti giri di parole, da qui a fine anno l’obiettivo è uno: «Un desiderio da qui in avanti? Semplice, vincere una corsa, qualsiasi essa sia».

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