GIANNI VIETRI: «IL CICLISMO E' FATICA MA A ME HA INSEGNATO IL VALORE DELLA LEALTA'»

INTERVISTA | 30/12/2020 | 07:40
di Franco Bocca

Fino allo scorso 13 dicembre il canellese Gianni Vietri, 41 anni, ex-promessa del ciclismo piemontese, era il Presidente del Comitato Regionale della Federciclo. Ma il suo trasferimento all'estero per motivi di lavoro (è dirigente all'Human Resource nella sede Fiat di Parigi) gli ha impedito di ricandidarsi alla guida del ciclismo piemontese per il prossimo quadriennio. Al suo posto è stato eletto l'avvocato Massimo Rosso, di Cherasco.


Rammaricato, Gianni, per aver dovuto lasciare la carica?


«Non potevo fare altrimenti. E comunque, anche se non posso ancora definirmi anziano, dopo vent'anni da dirigente federale era giusto lasciare la strada aperta ad altri, che con più entusiasmo ed idee fresche possano innovare questo ciclismo che è profondamente cambiato negli ultimi anni».

Un ciclismo che lei conosce bene, visto che lo frequenta  da trent'anni...

«Sì, ho cominciato a correre nel 1990, quando avevo 11 anni, con la maglia del Pedale Castagnolese. Ho fatto la prima corsa della mia vita a Cavatore, vicino ad Acqui, e l'ho vinta. Così ho deciso di continuare...».

Che cosa l'aveva spinta a correre in bici?

«Il ciclismo è una tradizione di famiglia, visto che sia mio padre Beppe sia mio zio Gerardo sono stati ciclisti, come del resto anche mio cugino Teo e mia sorella Marina, che adesso si è trasferita ad Oslo, dove fa la ricercatrice biologa».

Come è proseguita la sua carriera da corridore?

«Nel '91, tra i G6, ho ottenuto 12 vittorie. Poi sono passato alla Rostese, dove sono rimasto per quattro stagioni, due da Esordiente e due da Allievo, collezionando complessivamente una trentina di successi. Tra gli Juniores, con la maglia della Sassi-Katoxyn, ho vinto otto corse (due il primo anno e sei il secondo), mentre da dilettante, tra il 1998 e il 2000, ho corso per il Pedale Chierese e la Italfinish Podenzano di Piacenza».

Tra le sue oltre cinquanta vittorie, ce n'è una che le è rimasta nel cuore?

«Sono due: il campionato italiano degli Esordienti del primo anno, che ho vinto nel '92 a Lariano di Roma, e la tappa della Tre Tre Bresciana juniores nel '97 a San Colombano. Ma ho conquistato anche tre titoli di campione regionale».

Perchè allora ha deciso di smettere a soli 21 anni?

«Dopo il servizio militare e tre anni da dilettante ho deciso di continuare gli studi universitari, poichè all'epoca non c'era ancora quella concezione per cui le due cose potessero coesistere come accade oggi».

Qual è stato il corridore con cui ha gareggiato che l'ha impressionata di più?

«Senza dubbio Fabian Cancellara, già da giovane era un vaporetto».

Ci sono persone, nell'ambito del suo percorso ciclistico astigiano, che ricorda con affetto e riconoscenza?

«Innanzitutto Luigi Cordero, direttore sportivo e maestro di vita al Pedale Castagnolese; poi Ettore Bolognesi, il primo tecnico che mi ha seguito alla Rostese, un vero signore e uomo d'altri tempi. Infine Rocco Marchegiano, che al Sassi, ma anche dopo, per me è stato come un secondo padre».

In definitiva, che cosa le ha insegnato il ciclismo pedalato?

«Solitamente si parla della fatica e della sofferenza, che sono certamente due caratteristiche del nostro sport. Ma io credo che la bici mi abbia insegnato soprattutto la lealtà. Quanto alla passione, nel nostro mondo ce n'è davvero tantissima: ma quando vado alle corse vedo poca gente che sorride. Forse il problema è che prendiamo troppo sul serio il ciclismo, dimenticandoci che in fondo è solo uno sport».

da La Stampa - edizione di Asti

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Una puntata composta da un'intervista sola? Già successo, e succederà ancora, quando ci troveremo a realizzare singole interviste così dense e ricche di contenuto come quella che costituisce l'appuntamento numero 301 con BlaBlaBike: 23 minuti e mezzo al telefono con...


Lidl-Trek annuncia che il vincitore dell'Amstel Gold Race, Mattias Skjelmose, ha firmato un'estensione del contratto che lo vedrà con il team fino al 2028. Skjelmose è entrato a far parte di Lidl-Trek nel 2021, la sua prima squadra professionistica, presentandosi...


Varato dalla Struttura Tecnica Regionale presieduta da Giovanni Nencetti – Settore Strada – la bozza del calendario gare élite e under 23 per la stagione 2026. Complessivamente al momento sono 30 le gare in programma. La novità è che la...


Il 2025 è stato l’anno in cui l’Italia è tornata a mettere la firma sul Giro del Belvedere, e lo ha fatto con il suo talento più fulgido: Lorenzo Finn. Il genovese si è imposto di forza sulle strade trevigiane...


Sam Welsford, velocista australiano, ha firmato un contratto biennale con la INEOS Grenadiers a partire dal 2026. Considerato un ottimo velocista, con sei vittorie di tappa al Tour Down Under, Welsford lavorerà a stretto contatto con il velocista e pluricampione...


La Red Bull – BORA – hansgrohe inizia la stagione 2026 insieme a Specialized con un nuovo look, pur rimanendo fedele alla propria storia. La nuova maglia è più di un semplice aggiornamento del design. È l'evoluzione costante della divisa...


L'esordio stagionale di Mathieu Van der Poel nel ciclocross, con il ritorno alle gare dopo un lungo stop, non è stato facile come quello dello scorso: per conquistare la vittoria l’olandese ha dovuto lottare contro un Thibau Nys veramente agguerrito....


Il prossimo anno non sarà più la Firenze-Empoli, come avvenuto dal 1988 ad oggi (prima edizione vinta dal siciliano Giovanni Scatà), ad aprire la stagione ciclistica in Toscana. La classica organizzata dalla Maltinti Banca Cambiano, si svolgerà anche nel 2026...


Carlo Giorgi non riesce a trattenere le lacrime, Samuele Privitera era uno dei suoi ragazzi, uno dei suoi figli aggiunti. Accanto a lui Luigi, il papà di Samuele, e mamma Monica Fissore, che lo abbraccia e lo consola. Si, lo...


Alla presentazione della sua Red Bull – Bora Hansgrohe, il general manager del team tedesco Ralph Denk è apparso sorridente, pronto a partire per una stagione nella quale vuole essere protagonista. «Siamo riusciti a prolungare i contratti di giovani talenti...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024