
Brianzolo, già cinque maglie tricolore nel cassetto, forte in strada, in pista, nel ciclocross: Matteo Fiorin è il figlio di Daniele Fiorin che per un certo periodo è stato al servizio della FCI settore Giovanile, ora manager e punto di riferimento della formazione di casa, la Cicli Fiorin-Systems Cars Primo Costruzioni società di Baruccana di Seveso (Monza e Brianza) con ben 66 tesserati.
Matteo non poteva fare altro che andare in bicicletta visto che il ciclismo è una passione di famiglia: hanno corso papà, il nonno Guido, corre tuttora la sorella Sara, che la nostra rubrica Linea Verde ha già presentato. Di gare, Matteo, ne ha vinte davvero parecchie, in tutte le discipline. Come detto vanta cinque titoli italiani, due conquistati nel 2018, strada esordienti primo anno a Comano Terme, e corsa a punti in pista: tre figurano nel carnet dello scorso anno, omnium, velocità a squadre in coppia di Milo Marcolli, e ciclocross all'Idroscalo di Milano. Al tricolore su strada 2019, svoltosi a Chianciano, ha sfiorato il bis battuto soltanto dal trentino Thomas Capra. Un crescendo di successi che lo hanno portato fino a diventare il primo giovanissimo italiano a vincere la Mini-Parigi Roubaix: «Quella gara mi è piaciuta tantissimo. Sono andato in fuga con altri quattro corridori nel secondo dei sei tratti di pavè previsti dal percorso - la gara misurava 36 km in totale - un settore di 1300 metri a Cysoing Bourghelles che sulla cartina era disegnato come categoria a cinque stelle. Nel velodromo di Roubaix ho vinto allo sprint, è stata una belissima esperienza, un emozionante trionfo, una vittoria che non si dimentica».
Fiorin abita Seveso, in Brianza, con il padre Daniele, la madre Marianna, commercialista a Molinello di Cesano Maderno, e la sorella Sara che quest'anno debutta tra le juniores. Frequenta l'Istituto "Leonardo Da Vinci" di Carate Brianza indirizzo Liceo Scientifico Sportivo. Matteo debutta tra gli allievi in difesa dei colori della System Cars-Cicli Fiorin.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
"«arlano chiaro i risultati in campo internazionale, specialmente nelle corse in linea danno l'idea di come sia in crescita il nostro ciclismo. E lo è anche per quanto riguarda la pista».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 7 anni per il GS Cicli Fiorin, avevo una bici Fiorin blu e verde».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani per le grandi cose che ha fatto».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Solo il ciclismo».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono permaloso».
Il tuo modello di corridore?
«Il belga Wout Van Aert».
Cosa leggi preferibilmente?
«Principalmente articoli di sport».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Ridurrei il numero delle moto al seguito delle gare».
Piatto preferito?
«Pizza».
Attrice o attore preferito?
«Sylvester Stallone».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Sono in sintonia con tutti i compagni di squadra».
Sei religioso?
«Sì, ma frequento raramente».
Paese preferito?
«Il Belgio per i suoi bellissimi percorsi di gara».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono un ragazzo umile, che si impegna e sa raggiungere gli obiettivi».
Hobby?
«Videogiochi».
La gara che vorresti vincere?
«Giro delle Fiandre».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Con i miei genitori per i tanti sacrifici che fanno».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
»Vincere qualche gara».
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