Di Luca: una vittoria dedicata a chi mi vuol bene

| 04/04/2008 | 00:00
Nella tappa più lunga della Settimana Lombarda, la Vertova-Vertova di km 192,6, Danilo Di luca coglie la sua prima affermazione nella corsa targata Domus. Allo stesso tempo, il campione della Lpr Brakes indossa la maglia giallorossa del leader della classifica, fino a ieri appartenuta ad Alberto Loddo, ritiratosi nel corso della tappa odierna. Soddisfatto e sorridente, il team manager Fabio Bordonali: “La squadra sta bene, lo ha dimostrato ieri ma anche oggi ha lavorato per tutta la tappa. Devo fare i complimenti ai ragazzi, orchestrati molto bene dai due capitani Di Luca e Savoldelli”. In effetti, la tattica nel finale è stata perfetta: attacco in discesa di Savoldelli, e quando il gruppo ha annullato il tentativo, Pietropolli si è messo a servizio di Di Luca tirandogli una volata perfetta. “Savoldelli ha provato le sue carte, non gli è andata bene e allora ci ha provato l’altro, cogliendo il bersaglio. Tra l’altro Pietropolli ha ricambiato a Di Luca il favore avuto a Reggio Calabria. In questi giorni abbiamo fatto il possibile per prendere la maglia, adesso ce l’abbiamo noi e lavoreremo per portarla fino a Bergamo”. Di Luca è stato a lungo applaudito quando sorridente e finalmente sereno è salito sul podio per vestire la maglia del primo della classifica generale e anche quella ciclamino che spetta al migliore nella classifica a punti. “Pietropolli è stato bravissimo: prima ha chiuso due buchi all’ultimo chilometro, poi mi ha tirato una bellissima volata. Dite che mi ha ricambiato il favore? Vero, vuol dire che fare i favori fa bene, perché poi tornano indietro… Questa vittoria la dedico alle persone che mi vogliono bene, e in questi mesi ho scoperto che sono davvero tante; è una dedica importante per loro, che estendo, naturalmente, a tutti i compagni”. Domani è in programma il tappone, la Flero-Flero di 163 km che probabilmente darà il verdetto finale della Settimana Lombarda. Hai già fatto le salite in programma, hai studiato la tappa? “L’ho già fatta una volta qui alla Lombarda, però non la ricordo benissimo. So di certo che è una tappa dura. Domani monterò il 25, perché il Muratello è durissimo”. A questo punto, vinta la tappa, è naturale spostare l’obiettivo sulla vittoria finale della settimana. “Esatto. L’obiettivo di vincere la tappa l’ho centrato, adesso voglio salire sul podio di Bergamo con addosso la maglia del leader”. Come avevi detto sin dal giorno della punzonatura, dovevi testarti giorno dopo giorno. Appare chiaro che la condizione è in netto crescendo. “Oggi è la prima volta che ho sentito buone sensazioni sul cambio di ritmo, mi sono sentito bene anche in salita, poi ho fatto una bella volata. Quindi posso dire che la condizione è proprio in crescendo.” Per i noti problemi hai dovuto stravolgere la preparazione e l’attività. Niente Paesi Baschi dal 7 al 12 e niente Classiche in Belgio. “Sicuramente i Paesi Baschi mi mancano. E’ una gara nella quale ho sempre tenuto molto a far bene, ho vinto diverse tappe e una volta anche la classifica generale; è stata una corsa che mi ha sempre preparato bene per le classiche. Purtoppo quest’anno non farò né l’una né l’altra, l’importante ora resta il Giro d’Italia. L’obiettivo è arrivarci al top, come voglio io; per adesso le cose proseguono bene. Anche questo tipo di gare servono tantissimo, perché vincere è sempre difficile: ogni giorno e in qualunque posto. Qualsiasi gara è importante per cercare la condizione ideale, e poi vincere fa sempre bene per il morale! Certo, questa corsa non è come i Paesi Baschi, ma quando devo correre le gare di più alto livello non ho nessun problema ad adattarmi, perché quando ho la condizione posso fare qualsiasi tipo di gara”. Valerio Zeccato
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