
Qualche ora dopoa ver emesso il dispositivo che abbiamo pubblicato (leggi qui), sullo stessa pagina del sito del Ministero della Salute, arriva il dietrofront: possono uscire in bicicletta solo gli atleti della massima categoria.
Ecco la nuova versione (delle ore 19.30) che ribadisce che non è ammissibile l'uso della bicicletta per fini di diletto.
L’utilizzo della bicicletta, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, è soggetto alle misure restrittive del Decreto del 9 marzo 2020 definito #Iorestoacasa. Tale provvedimento limita gli spostamenti delle persone in entrata e in uscita dai territori nonché all'interno dei medesimi salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. In caso di eventuali controlli dovrà essere fornita autocertificazione.
Non è giustificato l’utilizzo del mezzo per diletto o per allenamento oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza. In caso di sportivi, professionisti o non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalle rispettive Federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, sono utilizzabili gli impianti sportivi a porte chiuse per le sedute di allenamento. È consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico.
Per la cronaca, in Francia la decisione è ancora più severa: il ministro Roxana Marcineanu ha stabilito che anche ai ciclisti professionisti e ai corridori di interesse olimpico è vietato l'uso della bicicletta per i prossimi 15 giorni.